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La delicata situazione dell'Orlandina Basket

Ultimo Aggiornamento: 10/10/2008 09:37
21/09/2008 10:28
 
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dalla gazetta del sud del 19 settembre 2008
basket serie a la società convocata alla procura federale per i presunti mancati pagamenti enpals

Orlandina, arriva il giorno della verità

Le replica alle voci su una richiesta di penalizzazione di 8-10 punti: «Non rischiamo neanche una multa»


Giuseppe Lazzaro
Capo d'Orlando
Il giorno della verità. Tra ipotesi, illazioni, smentite e sussurri, alla fine la convocazione vera e propria è arrivata e oggi, presumibilmente nel pomeriggio, i rappresentanti dell'Orlandina Basket dovranno presentarsi negli uffici della Procura federale a Roma dove viene contestata la posizione riguardante presunte irregolarità contributive all'Enpals. I quotidiani sportivi a tiratura nazionale specificano che la Com.Tec. potrebbe proporre una penalizzazione di 8-10 punti per la società paladina, anche se è sbagliato il principio visto che, in questi casi, davanti alla Procura federale le eventuali pene non sono richieste dall'organo di controllo ma dal procuratore federale, praticamente come avviene nei procedimenti giudiziari.
Alla fine di agosto, come si ricorderà, la Com.Tec. aveva convocato la società e, in quella sede, sia il presidente Enzo Sindoni che il consulente Giovanni Cipriano dimostrarono – stando alla versione societaria – la regolarità dei contributi Enpals versati. La settimana scorsa era trapelata la possibilità di una convocazione davanti alla Procura federale, della quale è così arrivata la conferma: la sentenza, come avvenuto per il caso-Napoli (molto più grave rispetto a quello, presunto, di Capo d'Orlando), potrebbe aversi già questa sera anche perché, successivamente, la società può appellarsi alla Corte Federale (alla quale oggi ricorre Napoli contro i 15 punti di penalizzazione) e la Camera di Conciliazione e Arbitrato del Coni. Niente lungaggini burocratiche: tutto, appelli compresi, dovrà essere definito entro fine mese per avere chiaro il quadro iniziale del campionato di serie A al via il 5 ottobre.
E adesso? «Innanzitutto – è la risposta della società dalla sede di via Beppe Alfano – non vi è alcuna contestazione disciplinare. Il Procuratore federale vuole dei chiarimenti in relazione al fatto che noi abbiamo dichiarato e documentato, a nostro giudizio, il 28 agosto di essere in regola con la contribuzione Enpals e il mancato riscontro dell'Enpals su alcuni chiarimenti richiesti dalla Com.Tec. Crediamo che si sta sbagliando a valutare il punto in discussione: noi abbiamo dato un'interpretazione e un calcolo dell'aliquota da versare all'Enpals determinata, secondo noi, dalle disposizioni di legge. L'Enpals, da tempo, non riscontra la nostra richiesta di adeguare i loro parametri a quelle che sono le nostre valutazioni. Quindi noi abbiamo dichiarato di avere pagato tutto quanto dovuto perché così è. Così come il 28 agosto dichiarammo che, se l'Enpals avesse documentato di dover avere una somma superiore o diversa, noi l'avremmo immediatamente versata purchè ci venisse chiarito da dove sarebbero derivati questi importi che, fino ad oggi, non ci sono stati in alcuna maniera richiesti. Oggi vedremo quello che il Procuratore avrà da dirci».
E sulla eventuale richiesta di penalizzazione, la società fa quadrato: «Sorprende che su qualche quotidiano sportivo venga indicata la Com.Tec. come l'organo che richiede le penalizzazioni, perché conosciamo il regolamento e sappiamo che, in caso di infrazioni, sono previste una multa e/o penalizzazioni in punti come è successo a Rieti nell'ultima stagione o a Livorno due anni fa; ma proprio perché conosciamo i regolamenti, riteniamo che l'Orlandina non corra alcun rischio, neanche di una sanzione pecuniaria».
Ovviamente, questa notizia tiene con il fiato sospeso tutto l'ambiente e quella di oggi sarà una giornata lunga ed appassionante prima del verdetto, dal quale si intuirà quali saranno le prossime mosse in tema di appelli (anche la Procura federale lo potrebbe presentare).
La squadra, intanto, prosegue a lavorare in vista della gara di domani sera a Messina per la Coppa "Cesare Lo Forte" contro la Enel Brindisi alle 19,30.
21/09/2008 10:29
 
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dalla gazzetta del sud del 19 settembre 2008
domani e domenica la Coppa "Lo Forte"

A Messina anche Maifredi Alle 19,30 la gara con Brindisi


Domenico Bertè
messina
Ci sarà anche il presidente della Federazione italiana pallacanestro Fausto Maifredi alla giornata conclusiva della Coppa "Cesare Lo Forte" a Messina. Una visita a sorpresa quella del massimo dirigente della Fip, per presenziare a un convegno sul movimento del basket giovanile organizzato a corollario della "due giorni" che si svolgerà sul parquet del PalaRescifina domani e domenica.
Il programma domenicale della manifestazione, giunta alla sua 39. edizione, ha subìto così una lieve variazione d'orario: alle 18 si disputerà la finale per il 3. e il 4. posto, alle 20 è invece fissata la gara che assegnerà il trofeo intitolato alla memoria del tenente cestista messinese Cesare Lo Forte.
Per quanto riguarda la prima giornata in programma domani, invece, la prima palla a due è confermata alle 19,30 con il match tra l'Orlandina di Meo Sacchetti e il Brindisi del suo predecessore sulla panchina paladina (ed ex allenatore della Pallacanestro Messina in serie A) Giovanni Perdichizzi.
Alle 21,15 scenderà in campo la vincitrice dell'ultima Coppa Italia, l'Air Avellino, che sfiderà Pistoia, formazione di Legadue che in extremis ha sostituito i turchi del Besiktas.
Con il forfeit dei bianconeri di Turchia, Avellino diventa la "stella" designata della manifestazione con Zare Markovski, il suo allenatore, che farà altre prove dopo il lungo precampionato in Valtellina e un fugace passaggio dall'Irpinia dove però i biancoverdi hanno difficoltà ad allenarsi per via dei lavori di ristrutturazione del PalaDelMauro, dove a ottobre giocheranno la loro prima, storica Eurolega.
La sfida con Pistoia, sia pur tecnicamente meno probante di quella che in un primo momento avrebbe dovuto essere con il Besiktas, rappresenterà comunque un test interessante sotto il profilo atletico visto che i toscani di Lasi sono imbattuti in precampionato, con un sette su sette rincuorante anche per lo spettacolo riservato agli appassionati del PalaRescifina.
Al convegno organizzato alle 10 di domenica al Royal Palace Hotel sul tema "Attività giovanile e campionati d'Eccellenza: quale futuro per il Sud?" non parteciperà solo il presidente Maifredi, ma anche i due consiglieri federali messinesi Vittorio Smiroldo e Simone Cardullo.
Ci saranno anche il presidente del Comitato regionale siciliano della Fip, Gaetano Tuttolomondo, quello calabrese, Alessandro La Bozzetta, quello campano, Gianni Del Franco, e quello pugliese, Margaret Gonnella. Con loro, anche tanti dirigenti di società cestistiche del Meridione d'Italia.
Nel corso del convegno, il comitato organizzatore della Coppa "Cesare Lo Forte ha previsto la consegna dei premi alla memoria di Santo Cardullo, per anni presidente dell'Interzona della Federbasket . I riconoscimenti andranno per il 2007 all'ex arbitro di massima serie Nunzio Guglielmo e per il 2008 al membro della Corte federale Carmelo Gemelli.


21/09/2008 10:31
 
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dalla gazzetta del sud del 20 settembre 2008
basket serie a il procuratore federale prende tempo per le verifiche, la com.tec. chiede 8 punti di penalizzazione

L'Orlandina resta con il fiato sospeso
Oggi la società biancazzurra annuncia il nuovo sponsor: è l'Univer, prestigioso marchio della Valsesia


Giuseppe Lazzaro
Capo d'Orlando
«La partita per il momento è sullo 0-0». Utilizzando una terminologia calcistica, il direttore generale paladino Francesco Venza commenta con questa battuta la lunga giornata romana di ieri dell'Orlandina Basket convocata alla Procura Federale per presunte irregolarità in merito ai contributi da versare all'Enpals.
Innanzitutto non è arrivata alcuna sentenza e non è detto che venga istruito un procedimento. I contorni della vicenda si definiranno nei primi giorni della settimana prossima quando anche il quadro sarà più chiaro soprattutto su un punto.
«Il presidente Enzo Sindoni - ha spiegato Francesco Venza al termine dell'audizione conclusa nel primo pomeriggio - è stato convocato come persona informata dei fatti. Noi abbiamo prodotto ulteriore documentazione attestante la nostra posizione che riteniamo essere assolutamente in regola. Documenti in aggiunta a quelli che avevamo già inviato dopo il 28 agosto, quando il presidente venne convocato dalla Com.Tec.».
Per quel che concerne questo primo punto, sarà il procuratore federale Roberto Alabiso dopo ulteriori verifiche a decidere, e dovrebbe essere entro una settimana, se prosciogliere la società Orlandina Basket da ogni addebito o se istruire un procedimento disciplinare nei confronti della società stessa ed eventualmente di suoi tesserati.
All'udienza, oltre a Sindoni, era presente l'avvocato Riccardo La Cognata, del foro di Roma, che ha tutelato gli interessi orlandini.
L'altro punto in discussione è la richiesta che la Com.Tec. ha avanzato al Consiglio Federale convocato in queste ore: penalizzare l'Orlandina di 8 punti in classifica a cui aggiungere 45.000 euro di multa.
Quale il motivo? «Non lo sappiamo - risponde Venza -, le motivazioni saranno rese note solo lunedì. Posso solo dire che noi, sempre se questa richiesta venisse accolta anche parzialmente dal Consiglio Federale, contro la decisione potremo presentare ricorso in tre gradi di giudizio: Commissione Giudicante Nazionale, Corte Federale e, in ultimo, Camera di Conciliazione dell'Arbitrato del Coni».
La contestazione della Com.Tec. riguarderebbe una presunta infrazione ai sensi degli articoli 29 e 30 del regolamento esecutivo (irregolarità di bilancio).
Ieri sera Sindoni e Venza sono rientrati a Capo d'Orlando e l'attesa per tifosi, giocatori e addetti ai lavori continua.
SPONSOR – Stamani, intanto, l'Orlandina annuncerà il prestigioso marchio che la accompagnerà in questa stagione. È l'Univer, azienda di vernici di livello internazionale, con sede nella Valsesia.
Il nuovo sponsor è già stato nel basket, a Castelletto Ticino in serie B1, quando il coach era proprio Meo Sacchetti.
Un paio di settimane fa, durante il ritiro dei biancazzurri, si è realizzato l'importante contatto e la Univer ha sposato con entusiasmo il progetto Orlandina.
Già oggi saranno resi noti i dettagli dell'operazione che avrà durata annuale e che potrebbe comprendere anche l'avventura in Eurocup.
VISITA – Stasera, prima di scendere in campo al PalaSanFilippo per la prima partita della "Cesare Lo Forte", l'Orlandina alle ore 18 sarà ospite a Contesse del centro commerciale "La Via Lattea" che fa parte del pool di sponsor.
21/09/2008 10:32
 
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dalla gazzetta del sud del 20 settembre 2008
39. coppa "cesare lo forte" stasera si gioca alle 19.30 e 21.15

L'ex Perdichizzi sfida i paladini Avellino presenta la stella Dickau


Domenico Bertè
messina
Torna il buon basket al PalaRescifina e l'occasione è la tradizionale Coppa Cesare Lo Forte.
Alla vigilia del suo quarantennale, il quadrangolare che lega i ricordi cestistici di tre generazioni di messinesi, si presenta agli appassionati di tutta la provincia con al via una Cenerentola pronta al ballo delle debuttanti in Eurolega, i padroni di casa alla loro prima uscita in terra siciliana e due sfrontate protagoniste della seconda serie.
Si parte stasera alle 19,30 e la prima chiamata sarà per l'Orlandina che non potrà non richiamare diversi tifosi dalla sua culla paladina. Il quintetto di Meo Sacchetti se la vedrà contro Brindisi, la più ambiziosa delle outsider della Legadue, manovrata da un allenatore vincente come Giovanni Perdichizzi.
Il tecnico di Barcellona ha compiuto l'ennesimo miracolo cestistico l'anno passato portando i pugliesi dal settimo posto in stagione regolare alla promozione. Ma a Brindisi la sete di canestri è forte e in un ragionevole arco di tempo il progetto potrebbe portare ancor più in alto.
Intanto Perdichizzi, per l'unica volta di questa stagione, potrà giocare in casa. Un'occasione unica per incrociare il suo vecchio palazzetto e la sua ex squadra. Capo d'Orlando, gioca il suo primo test dopo il ritiro di Varallo Sesia e lo farà ancora senza Flamini, con il finlandese Haanpaa appena arrivato e Tyus Edney a mezzo servizio e destinato al ruolo di osservatore speciale della manifestazione che l'anno scorso ha visto imperversare, non solo in campo, Gianmarco Pozzecco.
E in forte dubbio sino all'ultimo ci sono anche i lunghi Greg Brunner e Adam Wojcik per affaticamento muscolare.
Quanto a Brindisi coach Perdichizzi ha il suo bel da fare a smorzare gli entusiasmi di una piazza esaltata dalla promozione. Al pacchetto di italiani della B1 ha aggiunto il forte duo ex Scafati formato da Marcus Hatten, rapida guardia, e Marco Killingsworth, centro non altissimo ma molto efficace.
Oltre a Marco Caprari, a Brindisi in un singolare concentramento di ex che la 39. "Cesare Lo Forte" involontariamente offre , c'è anche Davide Bruttini l'anno scorso alla corte di Meo Sacchetti per la sua prima esperienza assoluta in massima serie.
Per l'Enel di Perdichizzi nessun rilevante problema in organico.
Alle 21,15 sarà poi la volta di Avellino con il ritorno di coach Zare Markovski al PalaSanFilippo dopo la sfortunata esperienza alla guida di Milano dell'anno scorso.
Tutt'altro che trionfale il precampionato dell'Air che conta i giorni che la separano dal debutto in Euroleague (23 ottobre contro l'Olympiacos Pireo). Dopo il lungo ritiro in Valtellina, i "lupi" sono tornati al Sud per un veloce passaggio in Irpinia, prima di affrontare i tornei di Messina e Reggio Calabria.
Arriveranno in città solo poche ore prima della loro partita con Pistoia, a differenza di Brindisi che già ieri era a Messina ad allenarsi. La vincitrice dell'ultima Coppa Italia non avrà con ogni probabilità il tiratore Peter Lisicky, che i tifosi paladini ricordano in una spaventosa serie di triple sparata al PalaFantozzi nei playoff.
Saranno del gruppo, ma è un'incognita il loro utilizzo, gli azzurri Cinciarini e Crosariol che non si sono mai allenati con il coach macedone e quindi potrebbero aver bisogno di ambientamento. Tutto il resto del gruppo ci sarà con il centrone Eric Williams, la guardia Chris Warren, l'ala Marko Tusek e poi Radulovic, l'immancabile ex paladino Tamar Slay e poi forse la vera stella della manifestazione, specie se Edney non ce la dovesse fare, vale a dire l'ex playmaker Nba, Dan Dickau.
Infine c'è Pistoia, chiamata come una vera riserva dopo il forzato addio ai turchi del Besiktas, e che viene da ben sette vittorie in precampionato tra amichevoli ufficiali e scrimmage. Recentemente ha battuto Rimini, Livorno, Varese e Sassari e la sua condizione generale garantirà quantomeno buon ritmo nonostante il confronto con una squadra di altra categoria. Anche nelle file di Pistoia non mancano facce note al basket siciliano. Dagli americani Tyler e Darby (ex Ragusa e Trapani) a Rabaglietti e Santolamazza che un po' si sentiranno a casa.
21/09/2008 10:35
 
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basket incredibile e ingiusta decisione del consiglio federale che revoca l'ammissione dei paladini e del napoli

Orlandina esclusa dalla A, ma non è ancora finita
La motivazione: mancato pagamento dei contributi Enpals. La società pronta a ricorrere al Coni e al Tar


Max Passalacqua
Un terremoto. Ma di quelli inattesi, che né i sismografi né le previsioni degli esperti possono anticipare. Dunque improvviso e catastrofico. Sotto le macerie, con Napoli (che però era in "zona sismica" conclamata), restano anche la storia, la magia, la grande avventura dell'Orlandina che il Consiglio federale ha escluso, nella tarda mattinata di ieri, dal campionato di serie A di basket perché non in regola con la documentazione per l'iscrizione.
Nello specifico, il motivo dell'esclusione sono i mancati pagamenti dei contributi Enpals già "sotto la lente" della Procura federale e oggetto della seduta della Corte federale fissata per mercoledì 24 sul caso Napoli.
Attenzione, però: c'è una sostanziale differenza tra la posizione del club partenopeo, che avrebbe falsificato i documenti per l'iscrizione e, comunque, non risulta aver a tutt'oggi pagato le somme contestate (anche se ieri il presidente Maione ha definito la decisione «assurda, ingiusta ed incomprensibile»), e il caso dell'Orlandina. È stato lo stesso presidente federale Fausto Maifredi a chiarire i termini della questione: «Per Capo d'Orlando, invece (a differenza di Napoli, ndr), non si trattava di falsificazione, ma comunque di pagamenti non effettuati e quindi scaduti», ha dichiarato il n.1 della Fip al termine della seduta.
E allora viene spontaneo chiedersi come mai due violazioni così diverse siano state punite allo stesso modo: il sospetto che, dopo la (doverosa, sembrerebbe) esclusione di Napoli si sia scelta la "linea dura" per evitare la scomodità di un campionato a 17 squadre, è legittimo ma getta una luce sinistra su un Consiglio federale ormai alla canna del gas (anche ieri si sono dimessi sei consiglieri, tanto che il numero legale è stato mantenuto a fatica con 12 presenti su 20 ma appena 11 votanti sull'argomento, visto che il consigliere Roberto Di Lorenzo non ha partecipato alla discussione e alla votazione), guidato da un presidente ormai sfiduciato e delegittimato e che, dopo una gestione fallimentare che si ripercuote a diversi livelli sul movimento, fino alla Nazionale, potrebbe essere costretto a dimettersi prima della scadenza del suo mandato nel 2009.
Vediamo di ricostruire, a grandi linee, la vicenda che riguarda l'Orlandina: il segretario della Com.Tec., sentito ieri dal Consiglio federale, ha sostenuto l'esistenza di irregolarità amministrative nella documentazione prodotta dall'Orlandina che, però, era già stata valutata positivamente dall'organo di controllo, che aveva infatti ammesso la società paladina al campionato; successivamente, dunque, sarebbe pervenuta una cartella esattoriale riguardante il pregresso (per una cifra di circa un milione di euro) a causa della quale il presidente Sindoni e il consulente della società sono stati convocati dalla Com.Tec. a fine agosto. Una convocazione – come si ricorderà – durata appena mezz'ora, al termine della quale Sindoni affermava di aver «fornito ragioni e documentazioni attestanti la regolarità della propria posizione».
Ma c'è di più: pur continuando a sostenere che quei pagamenti non fossero dovuti, nelle scorse settimane la società paladina avrebbe addirittura versato per intero la somma oggetto di contestazione, ritenendo di potersi così mettere in regola e – in caso di conferma delle proprie ragioni al termine dell'istruttoria – far valere tale somma come anticipazione. Pagamento, però, non effettuato entro i termini: di qui l'esclusione (all'unanimità dei presenti) dell'Orlandina dai campionati professionistici, con la facoltà di chiedere l'affiliazione alla Lega Pallacanestro e ripartire dalla Serie A Dilettanti (la ex B d'Eccellenza).
Ad avvalorare la matrice "politica" dell'esclusione dell'Orlandina, non si possono trascurare alcuni elementi: innanzitutto, non si capisce perché il Consiglio federale si sia affrettato a prendere questa decisione senza attendere, per dirne una, le verifiche promesse dal procuratore federale presso l'Agenzia delle Entrate nella prossima settimana; perché la Com.Tec. avesse in prima istanza ritenuto valida la documentazione prodotta dall'Orlandina, che – come sappiamo – non era falsificata, se esisteva una cartella esattoriale non pagata (trattandosi di pregresso, la Com.Tec. avrebbe dovuto già esserne in possesso; se al contrario la cartella è stata emessa successivamente a quella data, è evidente che il termine «perentorio» non può più essere tale). Infine, tornando alla "strana" equiparazione tra Napoli e Orlandina, non si capisce perché una violazione comunque veniale come un ritardo nel pagamento dei contributi sia stata punita in maniera così sproporzionata, con un'esclusione dal campionato che grida vendetta.
Resta la possibilità di ricorrere alla Camera di conciliazione e arbitrato del Coni (e successivamente al Tar del Lazio, la cui giurisprudenza sulla perentorietà dei termini negli adempimenti per le società sportive annovera alcune sentenze favorevoli tra le quali una riguardante il Messina Calcio), ma la Legabasket – dopo che il "solito" Maifredi aveva comunicato la decisione di non effettuare ripescaggi – ha annunciato che il nuovo calendario di Serie A sarà pubblicato tra martedì e mercoledì, quindi prima di un'eventuale seduta della CCA che dovrebbe aversi tra il 28 e il 30 settembre: l'ennesima "beffa" cui l'Orlandina dovrà far fronte per difendere i propri diritti.






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dalla gazzetta del sud del 21 settembre 2008
il presidente attacca «È un'imboscata, ma non siamo un agnello sacrificale»

Sindoni: il 5 ottobre giocheremo a Cantù


Capo d'Orlando Dal canestro alla carta bollata, dal parquet alle aule dei tribunali. Sulla scia di altre società siciliane escluse (chi non ricorda il clamoroso caso che coinvolse Acr Messina e Catania nell'estate del 1993?) il presidente dell'Orlandina Enzo Sindoni lancia accuse, difende il suo operato e quello dei suoi dirigenti e si dice certo che il 5 ottobre la sua creatura, che aveva portato in A nel 2005 dopo essere partito dalla C2 nel 1996, sarà presente a Cantù nella prima giornata del campionato di serie A.
È un Sindoni persino sereno quello che si accinge, con la famiglia, a presenziare in serata a una cerimonia pubblica e che ricostruisce le tappe di una vicenda incredibile, che promette ulteriori colpi di scena.
«Rispetto alla convocazione di venerdì a Roma davanti alla Procura federale – esordisce Sindoni – dico subito che, dopo quanto accaduto oggi (ieri, ndc), si tratta di due procedimenti diversi. Per quanto riguarda quello della Procura ritengo che nelle prossime ore, lunedì o martedì, tutto si chiuderà con il proscioglimento dell'Orlandina Basket e dei suoi tesserati perché è dimostrato e dimostrabile che non è stata violata nessuna norma, non c'è stata alcuna frode e alcun atto ispirato ai principi della non correttezza. Lo avevo detto qualche giorno fa che avremmo dimostrato la linearità del nostro comportamento e così è stato. Allo stesso modo mi sento di dire adesso che sventeremo quella che io ritengo essere una imboscata: perché assumere un provvedimento di tali dimensioni, che non ha precedenti, è assurdo. Tra l'altro, il presidente federale Maifredi dichiara che non c'è alcuna falsificazione di atti nei nostri confronti, ma l'esistenza di un debito che viene ritenuto scaduto mentre, a nostro giudizio, questo debito non c'è e non c'è neanche secondo la Commissione tributaria, che il 17 gennaio scorso lo ha annullato. Oggi questo debito, che non esiste, doveva comunque essere iscritto in bilancio e la cosa non sta né in cielo né in terra, per tante ragioni sulle quali non mi dilungo. Ma ne dico una per tutte: la cifra di questo debito non la si dovrebbe versare, perché già prescritta al di là del merito. Ma voglio evidenziare il fatto che nessuno aveva mai chiesto un provvedimento di questo tipo, e con amarezza sottolineo che il voto unanime del Consiglio federale spaccato, con il presidente che dichiara la sfiducia, con la competenza che è quella che è perché non ci sono commercialisti o consulenti, mi sorprende e mi amareggia da un lato, ma dall'altro mi dà la forza per ricorrere subito».
– Quali saranno adesso le prossime tappe di questo ricorso?
«Lunedì attenderemo di conoscere le motivazioni sfociate nel provvedimento della nostra esclusione dal campionato, una decisione che abbiamo appreso da Sky e dai siti internet prima che dalla Federazione. Presenteremo un ricorso immediato al Tar per chiedere la sospensione del provvedimento e la sospensiva della compilazione di qualsiasi calendario in riferimento a quello esistente e che prevede, il 5 ottobre, la gara Cantù-Orlandina. Partita che, sono sicuro – precisa Sindoni – si giocherà comunque. Quindi ricorreremo alla Camera di Conciliazione del Coni, come prevede l'ordinamento sportivo, per far valere le nostre ragioni e ottenere non solo la revoca dell'esclusione dal campionato, ma anche il riconoscimento delle nostre ragioni che porteranno zero penalizzazioni e zero multe».
Sindoni ha aggiunto che il provvedimento è stato «stimolato dal fatto che un campionato a 17 squadre sarebbe stato un problema per tutti, ma Capo d'Orlando non è un agnello sacrificale».
Intanto, la società ha accolto con rammarico la comprensibile decisione della squadra di non partecipare alla coppa "Cesare Lo Forte" a Messina, che ieri sera avrebbe dovuto mettere di fronte Orlandina e Brindisi dell'ex coach Perdichizzi: «Questo – conclude Sindoni – è il primo dei danni subìti dalla società e dei quali chiederemo conto».(g.l.)
21/09/2008 10:37
 
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dalla gazzetta del sud del 21 settembre 2008
Il punto

Paolo CuomoUn provvedimento "politico" di una Federazione in confusione


La botta è stata fortissima, un vero maremoto che in pochi attimi ha spazzato via anni di successi, di gloria, di ribalta non solo nazionale, di storie da raccontare, di ricordi indelebili.
A sorpresa e ingiustamente, con un provvedimento spropositato, Capo d'Orlando è stata cancellata dalla mappa del basket da una Federazione in confusione, presieduta da un Fausto Maifredi che da tempo avrebbe dovuto avere la dignità di dimettersi dopo anni di gestione disastrosa, come del resto dimostrano i recenti flop della Nazionale e un movimento in crisi verticale.
Proprio ieri mattina anche la Gazzetta dello Sport, a proposito dei problemi della società paladina, titolava: «Le irregolarità di Capo d'Orlando verso l'archiviazione». Insomma da nord a sud, tutti gli addetti ai lavori si aspettavano una richiesta di otto punti di penalizzazione formalizzata dalla Com.Tec. al Consiglio Federale.
Le decisioni clamorose dovevano invece riguardare Napoli, già penalizzata di 15 punti dalla Commissione Giudicante. Invece la Fip ha voluto stupire il mondo dello sport, equiparando (nella revoca dell'affiliazione) Napoli a Capo d'Orlando. Con la sostanziale differenza che il club partenopeo – secondo quanto dichiarato da Maifredi – ha presentato documenti falsi, mentre per quello messinese la questione è legata a pagamenti Enpals non effettuati e per i quali nelle ultime settimane il presidente Sindoni è stato convocato a Roma per fornire spiegazioni prima alla Com.Tec. (la commissione che vigila sui bilanci) e poi alla Procura federale.
È chiaro – come ha annunciato lo stesso Sindoni – che l'Orlandina non ha nessuna intenzione di arrendersi e che la "partita" non è certamente chiusa.
Esiste ancora la speranza di vedere ribaltata una decisione così eccessiva attraverso il ricorso alla Camera di Conciliazione e Arbitrato del Coni ed eventualmente al Tar. Anche se non bisogna farsi illusioni.
Capo d'Orlando a luglio aveva ricevuto il via libera dagli organi di controllo per disputare la massima serie. Una Federazione seria, considerato che al momento dell'iscrizione non sono stati presentati documenti falsi, avrebbe dovuto avviare subito accertamenti. Invece l'ok è arrivato senza problemi (i successivi esami amministrativi hanno preso il via solo ad agosto inoltrato) e i biancazzurri hanno potuto varare la stagione dello sbarco in Europa, dopo l'esaltante campionato scorso, chiuso al 6. posto.
La beffa però era in agguato. Per la Federbasket, verificato che salvare Napoli (anche con una pesantissima penalizzazione) era impossibile, ridurre la A a 16 squadre è stata la soluzione più comoda, perché così non ci sarà un campionato "zoppo" e soprattutto si eviteranno battaglie legali per i ripescaggi. Un disegno "politico" proprio ben fatto.
Capo d'Orlando e tutta la provincia sono sotto choc perché questa squadra era diventata un simbolo di gioia, soprattutto dopo l'esaltante passaggio in biancazzurro di un fuoriclasse come Gianmarco Pozzecco.
La squadra ieri non se l'è sentita di scendere in campo nella Coppa "Cesare Lo Forte". Giocatori e staff tecnico erano increduli e tutti hanno dimostrato sensibilità e un cuore grande così.
21/09/2008 10:38
 
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basket l'esclusione dell'orlandina dal campionato di serie a

I paladini non giocano la "Lo Forte" Sacchetti: sotto choc, ma restiamo


Giuseppe Lazzaro
Capo d'Orlando
Delusione, rabbia, quadrato intorno alla società e al presidente. L'autentico macigno abbattutosi intorno alle 14 di ieri a Capo d'Orlando con la notizia – inizialmente un paio di righe di agenzia su Internet, poi ampliatasi a macchia d'olio sotto il tam-tam dei media – relativa all'esclusione dell'Orlandina dal campionato di serie A, è piovuta peggio di un fulmine a ciel sereno.
Capannelli di tifosi si sono riuniti per commentare la notizia, ma dopo l'iniziale smarrimento sono state le prime parole del presidente Sindoni (e, soprattutto, la sua infuocata intervista a Sky) non tanto a far tornare la speranza quanto ad alimentare la rabbia per un provvedimento che, per la piazza, poteva essere evitato. In particolare, ha colpito la prima affermazione secondo la quale la società aveva falsificato qualche documento all'atto dell'iscrizione al campionato, poi smentita.
Ovviamente, a risentirne maggiormente – colpita veramente al cuore – è stata la squadra, che si stava preparando a partire per Messina e disputare l'attesa gara contro la Enel Brindisi dell'ex coach paladino Giovanni Perdichizzi. Nel primo pomeriggio atleti e staff tecnico si sono riuniti al "PalaFantozzi" per analizzare la situazione avendo bene in mente, tra perplessità e confusione, quello che il presidente ha cominciato a dire nelle prime dichiarazioni: «Noi in A il 5 ottobre a Cantù ci saremo». E la squadra e lo staff tecnico si sono riuniti a casa dell'assistant coach Peppe Condello per una commovente riunione nella quale hanno manifestato l'intenzione di non muoversi da Capo d'Orlando.
«Sono allibito – dice il tecnico Meo Sacchetti – perché abbiamo saputo una notizia che non ci aspettavamo proprio di dover apprendere. Tutti siamo scioccati, dal sottoscritto agli assistenti Ugo Ducarello e Peppe Condello ai giocatori, rimasti costernati. Ma noi andiamo avanti».
– Cosa vuole dire?
«Saltata, per forza di cose, la nostra presenza a Messina alla Coppa "Cesare Lo Forte", siamo ligi ai regolamenti societari e lunedì mattina ci presenteremo regolarmente all'allenamento. E ci saremo tutti, dai tecnici ai giocatori».
Dopo avere ascoltato le dichiarazioni di Sindoni, per il quale la serie A verrà riconquistata nelle aule dei tribunali, Sacchetti dichiara e conclude: «Siamo tutti nelle sue mani».
Una maledizione sembra inseguire l'Orlandina proprio dopo la famosa e storica serata del 17 aprile scorso quando, vincendo a Biella, conquistò l'accesso ai playoff scudetto, l'apice più bello della sua favola. Il giorno dopo il presidente venne arrestato dalla Guardia di finanza a Siracusa, al rientro con la squadra, per la vicenda della presunta truffa all'Unione europea attinente la sua attività di imprenditore agrumicolo; quindi la scomparsa di tifosi storici quali l'assessore Antonio Librizzi e i giovani Salvuccio Reale e Giuseppe Marotta nel giro di tre mesi; e adesso, l'esclusione dal campionato di serie A.
21/09/2008 10:38
 
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dalla gazzetta del sud del 21 settembre 2008
l'ex coach biancazzurro a messina con brindisi

Perdichizzi: «Una mazzata» Pistoia sorprende Avellino


Domenico Bertè
messina
Un clima irreale al PalaRescifina per la giornata d'apertura della Coppa "Cesare Lo Forte", evidentemente nata sotto una cattiva stella. Dopo aver incassato il forfeit dei turchi del Besiktas, la 39. edizione ha dovuto anche fare a meno della squadra di casa.
Alle 18 è arrivata all'organizzazione del torneo la notizia che il pullman di Capo d'Orlando non sarebbe mai arrivato; intanto Brindisi faceva capolino dagli spogliatoi, in testa il suo allenatore Giovanni Perdichizzi che non ha mai nascosto di essere il primo tifoso di Capo d'Orlando. «Sono sinceramente dispiaciuto da questa notizia – dice l'ex coach di Pallacanestro Messina e Orlandina – è una vera e propria mazzata per tutto il movimento del basket e soprattutto per quello del Sud. Mi auguro che, in sede di Camera di Conciliazione, Enzo Sindoni possa far valere le proprie ragioni e vedersi restituito il suo gioiello».
Brindisi si è dovuta accontentare di un allenamento fuori ordinanza. Con qualche minuto d'anticipo sul previsto, è toccata poi ad Avellino e Pistoia dare un significato al torneo dedicato al tenente cestista. Non più di 50 gli spettatori, a completare il quadro di una giornata desolante. L'ultimo colpo alla "Lo Forte" lo infligge Avellino, risparmiando per il mal di schiena la sua vedette Dickau. Sulla carta c'è una categoria differenza, ma Pistoia fa finta di non saperlo e sull'asse Darby-Rosselli supera Slay e compagni. Oggi alle 19 finale Brindisi-Pistoia.
Air Avellino-Pistoia 74-81
Air Avellino: Warren 20, Radulovic 7, Porta 8, Cinciarini 2, Crosariol 4, Lisicky ne, Slay 24, Tusek 3, Williams 6, Dickau ne. Allenatore: Markovski. Carmatic Pistoia: Darby 18, Santolamazza 9, Tyler 11, Rosselli 13, Toppo 2, Baroncelli, Infanti 14, Rabaglietti 2, Ancillai, Kazlauskas 12. Allenatore: Lasi.


22/09/2008 11:23
 
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dalla gazzetta del sud del 22 settembre 2008
BASKET L'ESCLUSIONE DEI PALADINI DAL CAMPIONATO DI SERIE A

Parte la controffensiva dell'Orlandina
Oggi le motivazioni della Com.Tec., poi la richiesta di sospensiva e i ricorsi a Camera di Conciliazione e Tar


Giuseppe Lazzaro
Capo d'Orlando
Le speranze riposte nella Capitale. Parte oggi da Roma la sfida alle istituzioni cestistiche dell'Orlandina nel tentativo – difficile, forse arduo ma non impossibile – di ribaltare la sentenza-choc di sabato mattina con l'esclusione dal campionato di serie A al quale la squadra si stava alacremente preparando.
Non è il momento di pensare a quel giocatore o a quella partita, ma solo di affidarsi agli avvocati dello studio Coccia e De Angelis, del foro di Roma, che tuteleranno gli interessi della gloriosa società paladina che mai (neanche quando c'erano evidenti crisi finanziarie, ma si navigava tra serie D e C nella prima metà degli anni '90) aveva conosciuto quanto ha amaramente subìto due giorni fa. A Roma dovrebbe essere già da oggi il presidente Enzo Sindoni, forse insieme al dirigente accompagnatore Carmelo Perrone e al consulente dell'Upea, il commercialista Giovanni Cipriano. E sono ben quattro gli appuntamenti giudiziari che attendono i paladini da oggi e fino alle prossime ore.
Nell'ordine: oggi la Com.Tec., la Commissione Tecnica, organo di controllo della Federazione, dovrebbe far conoscere le motivazioni che la indurrebbero, secondo quanto emerso nell'udienza svoltasi venerdì scorso davanti alla Procura Federale, a chiedere la penalizzazione di 8 punti in un ipotetico ritorno dell'Orlandina in serie A. Una richiesta che, però, a questo punto potrebbe anche non aversi vista la decisione del Consiglio federale che è l'unico ente preposto alla eventuale esclusione di una squadra per delle irregolarità.
E, sempre a seguito dell'udienza di venerdì scorso, domani o al massimo mercoledì il procuratore federale Roberto Alabiso alla Procura federale avanzerà le sue richieste: o proscioglimento con annessa archiviazione nei confronti della società Orlandina Basket e/o di suoi tesserati, oppure apertura di un procedimento disciplinare che non avrebbe, a quel punto, effetti in caso i ricorsi presentati dal sodalizio di via Beppe Alfano dovessero essere rigettati.
Il presidente Sindoni si è detto fiducioso sull'archiviazione del procedimento così come scritto sabato da un quotidiano sportivo nazionale, sempre secondo le previsioni perché l'Orlandina avrebbe dato ampi chiarimenti. Ed eccolo il nocciolo della questione, quello che avrebbe determinato l'esclusione dal campionato dei paladini. Al centro della vicenda ci sarebbe una cartella di pagamento di 281 mila euro che l'Enpals contesta di non avere ricevuto quale versamento, mentre Sindoni e il dott. Cipriano rispondono all'unisono: «Questa cartella di pagamento è stata annullata dalla Commissione tributaria il 17 gennaio scorso». Ma, in ogni caso, pare che la società avesse ugualmente coperto il pagamento, seppur in ritardo. Ed è su questo che si giocherebbe tutto l'inghippo.
Usiamo il condizionale perché è bene attendere, probabilmente stamane, le motivazioni che il Consiglio federale dovrebbe rendere pubbliche per giustificare la drastica esclusione di Orlandina e Napoli e la conseguente riduzione del campionato, senza ripescaggi, da 18 a 16 squadre. E sulla base delle motivazioni si potranno muovere gli avvocati verso le due tappe fondamentali per cercare di sovvertire il provvedimento di esclusione. Sul piano sportivo, la società ricorrerà alla Camera di Conciliazione e Arbitrato del Coni per chiedere la revoca dell'esclusione dal campionato ed essere riammessa al torneo; sul piano giudiziario, il ricorso che verrà presentato al Tar del Lazio sarà improntato ad ottenere due sospensive: dello stesso provvedimento di esclusione dal campionato e della compilazione di qualsiasi calendario. Come dire: bloccare il campionato.
I tempi burocratici saranno strettissimi. La Camera di Conciliazione del Coni dovrebbe riunirsi il 30 settembre e decidere dopo l'udienza, mentre il Tribunale amministrativo regionale dovrebbe riunirsi in sessione straordinaria e urgente, considerato che il campionato scatterà il 5 ottobre.
22/09/2008 11:25
 
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dalla gazzetta del sud del 22 settembre 2008
la crisi della fip

Si dimettono cinque consiglieri e il vice presidente federale


Roma I consiglieri federali Paolo Troncarelli (vice presidente vicario), Alberto Mattioli (responsabile Settore squadre Nazionali maschili), Vittorio Smiroldo (presidente Settore Organizzazione Territoriale), Maurizio Ragazzi (consigliere), Angelo Barnaba (consigliere) ed Eugenio Crotti (presidente Consulta delle Regioni) hanno rassegnato le proprie dimissioni dagli incarichi ricoperti in seno al Consiglio federale della Fip.
Lo rende noto la stessa Federbasket, sempre più spaccata in merito alla convenzione sul numero degli extracomunitari (da quattro a due in tre anni) e che ieri ha fatto registrare una vasta astensione sull'esclusione di Napoli e Capo d'Orlando dal campionato di serie A, tanto che il numero legale risicato raggiunto sugli altri argomenti (12 presenti su 20 consiglieri) era addirittura sceso di una unità in occasione della discussione sulla revoca dell'ammissione di Capo d'Orlando al campionato, quando il consigliere Roberto Di Lorenzo non ha preso parte alla discussione e alla votazione.
«Le dimissioni – fa sapere la Fip – sono state inviate via email (in allegato), preannunciando che le stesse, in originale, saranno inoltrate alla Fip con lettera raccomandata A/R». Fino a ieri, il presidente Fausto Maifredi aveva sostenuto la non esistenza, almeno ufficialmente, di dimissioni di consiglieri federali.
La Federbasket rinnoverà le cariche nell'Assemblea elettiva del 7 marzo 2009 anche se già all'inizio di ottobre Maifredi potrebbe essere sfiduciato dall'assemblea dei Comitati regionali, che potrebbe proporre la candidatura del commissario tecnico Carlo Recalcati in alternativa a quelle, già ufficializzate, dell'ex presidente di Lega, Enrico Prandi, e dello stesso Maifredi.



il dietrofront della lega

Calendario, rielaborazione in corso ma sarà pubblicato alla fine dell'iter


Roma «In riferimento alla situazione venutasi a creare in seguito alla esclusione dalla serie A dei club Basket Napoli e Orlandina Capo d'Orlando, la Lega Basket conferma di avere iniziato, in via cautelativa, la rielaborazione del calendario della Serie A prevedendo la presenza di 16 squadre».
Così, una nota ufficiale, la Lega Basket ha confermato quanto era già emerso nella giornata di sabato, precisando però che il calendario «non verrà ufficialmente diramato sino a quando i provvedimenti assunti non saranno definitivi, ritenendo che le decisioni del Consiglio federale della Fip siano comunque sottoposte alla verifica del superiori organi giudicanti».
Quello che sembra un "braccio di ferro" si rivela dunque un passo indietro da parte del presidente della Lega, Francesco Corrado, visto che la pubblicazione del nuovo calendario di Serie A era stata annunciata già nella giornata di oggi o domani, dunque prima dell'udienza alla Camera di Conciliazione e Arbitrato del Coni. Tanto che il presidente paladino Enzo Sindoni, prima di apprendere del rinvio, aveva ventilato la possibilità di promuovere un'azione inibitoria (una diffida, in pratica) nei confronti della Lega proprio in merito alla pubblicazione del calendario.
«La Lega farebbe bene ad attendere prima di pubblicare il calendario – aveva ironicamente commentato Sindoni – perché rischierebbe seriamente di doverlo modificare un'altra volta quando ci sarà data ragione. Ribadisco che il 5 ottobre (data della prima giornata di campionato, ndr) giocheremo regolarmente la prima di campionato proprio contro la Cantù del presidente Corrado».


the day after

E Maifredi a Messina parlò del futuro del basket al Sud...


Paolo Cuomo
messina
A poche ore dalla cancellazione di due piazze importanti come Napoli (per falsificazione di documenti) e, tra la sorpresa generale, Capo d'Orlando (per mancato versamento di contributi Enpals), il presidente della Fip, Fausto Maifredi, è stato accolto con tutti gli onori a Messina per una passerella elettorale.
L'occasione? Un inutile convegno sul tema: "Attività giovanile e campionati d'Eccellenza: quale futuro per il Sud?".
Sembra uno scherzo, ma non lo è. Dopo aver spazzato via in un colpo solo la metà delle formazioni meridionali di serie A (rimagono solo Avellino e Caserta), il prof. Maifredi è stato invitato dalle istituzioni sportive provinciali - Gianni Bonanno (Coni) ed Enrico Gulletta (Fip), organizzatori della 39. Coppa "Cesare Lo Forte" - per illustrare alla platea, in un albergo che dista 55 minuti da Capo d'Orlando, innanzitutto perché è stata fatta fuori la società biancazzurra. Non è stato però spiegato perché il caso sia esploso all'improvviso e perché non ci siano stati ultimatum all'Orlandina o richieste ufficiali di mettersi subito in regola, pena l'esclusione. Mentre nel CF sono invece bastate appena due ore di discussione per revocare l'ammissione. Mah...
A seguire, lo stesso Maifredi e il consigliere, messinese di origine, Simone Cardullo (pure lui ha votato per l'esclusione dei paladini), ci hanno illuminato sullo stato del settore giovanile al Sud.
Da non credere. In un basket allo sfascio, con soli 12 membri su 20 che hanno partecipato al CF di sabato (gli altri sono tutti dimissionari, tra cui Vittorio Smiroldo, destinatario di alcune stilettate da parte di Maifredi), la Nazionale a picco e un sistema che è l'emblema della contraddizione, il presidente Fip invece di dimettersi subito per garantire la svolta ad un movimento in preda al caos, ha deciso di aprire proprio dalla nostra provincia il suo tour in vista delle elezioni del 7 marzo.
Non solo. Maifredi si è pure soffermato «sullo strano scherzo del destino» che a queste latitudini ha unito il calcio e il basket, con la scomparsa una dopo l'altra delle loro massime espressioni.
Proprio la bella lezione dell'uomo del nord, di cui - però - non sentivamo il bisogno.






22/09/2008 11:43
 
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BASKET L'ESCLUSIONE DEI PALADINI DAL CAMPIONATO DI SERIE A

Edney: «Non mi muovo da Capo d'Orlando»
La squadra è col morale a terra. Il ds Vacirca: «Avevamo costruito un gruppo più forte dell'anno scorso»


Capo d'Orlando «In tantissimi anni della mia carriera, in Italia o altrove, mai avevo conosciuto una cosa del genere ma io voglio giocare qui, a Capo d'Orlando». È racchiusa in questa frase di Tyus Edney tutta la rabbia dell'Orlandina, squadra completamente choccata dopo la notizia dell'esclusione dal campionato.
Per fare quadrato tutti, ad eccezione di Klaudio Ndoja che ha preferito rimanere a casa in quanto moralmente a terra, sabato notte si sono ritrovati al bar del "Cafè del Corso", luogo di abituale frequentazione notturno di giovani e tifosi. Insieme agli atleti anche coach Meo Sacchetti, gli assistenti Ugo Ducarello e Beppe Condello e il direttore sportivo Gian Maria Vacirca che ha avuto una crisi di, giustificato, pianto.
«Sono veramente distrutto – dice il giovane dirigente milanese che a Capo d'Orlando ha conosciuto la consacrazione a livello nazionale – per quello che considero un provvedimento assurdo ed affrettato. Ammesso che avessimo delle irregolarità, sempre respinte dai vertici societari e dai commercialisti, al massimo si doveva parlare di punti di penalizzazione ma non di esclusione. È incredibile quanto accaduto».
– Nutre delle speranze per i ricorsi che la società presenterà?
«La mia materia non è quella amministrativa ma tecnica. Posso solo augurarmi che la sentenza potrà essere ribaltata».
C'è tanta rabbia anche nelle parole di Vacirca che cerca di prendere fiato su una panchina dell'isola pedonale. «Abbiamo preso un grosso sponsor, la Univer vernici, con un introito maggiore per la società rispetto a quello dell'azienda Pierrel. Dovevate vedere l'entusiasmo del titolare... Oggi lo stesso è perplesso, non ha avuto parole».
La società, invece, pensa anche all'ambito sportivo e, pare, che si stia preparando (ma il condizionale è d'obbligo) per presenziare ugualmente al trofeo "Santambrogio" al "Pala Calafiore" di Reggio Calabria che inizierà domani.
Come sabato aveva detto il tecnico Sacchetti la squadra dovrebbe riprendere gli allenamenti stamane al "Pala Fantozzi" ma, intanto, le sirene dal mercato cominciano a suonare.
Una esclusione definitiva dell'Orlandina porterebbe alla "liberazione" dei contratti sottoscritti e, stando ai bene informati, Drake Diener avrebbe già ricevuto alcune allettanti richieste da una società italiana e tre europee mentre Nik Caner-Medley sarebbe seguito dall'Armani Jeans Milano che potrebbe firmarlo al posto di Hall.
E il rammarico del direttore sportivo Gianmaria Vacirca aumenta: «Lo sapete, io parlavo solo di salvezza anche l'anno scorso quando eravamo al terzo posto. Ma a questo punto ve lo dico: la squadra che abbiamo costruito è più forte di quella dell'anno scorso».
E poi l'sms atteso: «Non mi chiamava da un mese e mezzo ma Gianmarco Pozzecco, incredulo e dispiaciuto, sabato pomeriggio mi ha inviato un messaggio tre minuti dopo avere appreso la notizia dell'esclusione. Inutile dire – conclude Vacirca – come si sentiva».
Morale a terra per un gruppo che adesso si aggrappa alle residue speranze. (g.l.)
22/09/2008 11:43
 
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IL PUNTO la com.tec. si "tradisce"

Perché non dati 10 giorni di tempo come a Rieti e Napoli?


Max Passalacqua
Ennesimo paradosso in una vicenda assurda, l'elemento più valido e probante a sostegno della tesi difensiva dell'Orlandina contro l'esclusione dal campionato di serie A potrebbe averlo fornito proprio il presidente della Fip, Fausto Maifredi, il quale – ieri mattina da Messina – ha dichiarato ai microfoni di Sky che, nel corso della discussione di circa due ore riguardante il caso di Capo d'Orlando, il segretario della Com.Tec. aveva sostenuto categoricamente la posizione dell'organo di controllo per la revoca dell'ammissione.
Il tutto a causa della mancata iscrizione a bilancio di un debito pregresso nei confronti dell'Enpals che – come è noto – la società paladina ritiene non dovuto, in quanto annullato dalla Commissione tributaria, e che ha comunque saldato (ma ovviamente in ritardo rispetto ai termini per l'iscrizione al campionato, essendo misteriosamente "emerso" dopo).
Quando qualche consigliere federale aveva chiesto come si sarebbe comportata la Com.Tec. se fosse stata a conoscenza dell'esistenza di questa cartella esattoriale al momento della verifica dei requisiti per l'ammissione, a fine giugno, il segretario della Com.Tec. aveva chiarito che l'organo di controllo si sarebbe comportato come aveva fatto per Napoli e Rieti; ovvero, avrebbe dato all'Orlandina dieci giorni di tempo per mettersi in regola.
Il punto non è di scarsa importanza: perché, come ha sostenuto ieri il presidente Enzo Sindoni – il quale, appresa l'intervista di Maifredi, avrà già fatto in modo di acquisire la registrazione... – se la Com.Tec. avesse prescritto all'Orlandina, come ha fatto con Napoli e Rieti, di iscrivere a bilancio il debito e "mettere a posto le carte" entro dieci giorni, sarebbe bastata una ricapitalizzazione per rientrare in possesso dei requisiti richiesti.
«Invece – ha commentato Sindoni – Napoli ha avuto dieci giorni nonostante la presunta falsificazione dei documenti, mentre la nostra domanda è stata prima accolta e poi, quando la Com.Tec. ha "scoperto" il problema a fine agosto, ha ritenuto di chiedere l'esclusione dal campionato senza invece darci la possibilità di adeguarci. Senza contare che si tratta di un debito che non esiste».
A queste considerazioni della società paladina ne va poi aggiunta un'altra: se il debito (la cui entità, dopo una serie di confronti con l'Agenzia delle Entrate, sarebbe scesa a 281 mila euro) è pregresso, ovvero riguarda un periodo precedente a quest'anno, com'è possibile che la Com.Tec. ne sia venuta in possesso solo a fine agosto? Anche questa non è un'obiezione da poco, perché se la cartella esattoriale è stata emessa successivamente alla data dell'iscrizione, è evidente che non si può chiamare in causa la perentorietà dei termini. Detto con parole semplici: al momento della verifica da parte della Com.Tec., l'Orlandina era in regola con i requisiti per l'iscrizione. Successivamente, è emerso un debito (che sia reale o «inesistente», come sostiene la società) non iscritto a bilancio e la Com.Tec., una volta escluso il dolo – ovvero la falsificazione dei documenti da parte dell'Orlandina – avrebbe dovuto comportarsi esattamente come aveva fatto a giugno con le società che, in quel momento, non erano in regola con l'iscrizione.
Anche qui, peraltro, viene in... soccorso proprio Fausto Maifredi, che lo ha chiarito in una dichiarazione, anche se ieri un importante quotidiano sportivo pareva adombrare un falso. E non sarà superfluo battere ancora sullo stesso tasto: equiparare nella pena (la non ammissione al campionato) due carenze ben diverse come quelle di Napoli e Capo d'Orlando è quantomeno sospetto. A tale proposito, un'ulteriore dimostrazione delle sostanziali differenze tra le due situazioni arriva proprio da Napoli: la società partenopea, a quanto pare, starebbe pensando di rinunciare a proporre il ricorso alla Camera di Conciliazione e Arbitrato del Coni. Dove, dunque, l'Orlandina sarà sola e magari potrà far valere le proprie ragioni senza dover considerare se è squadra... pari o dispari.
La contestazione mossa dalla Com.Tec. è infatti parallela a quella della Procura federale, per la quale in questa settimana la società si aspetta il proscioglimento. Ecco perché il cauto ottimismo che ha coinvolto anche la squadra: ancora in dubbio la partecipazione al "Sant'Ambrogio", non sembra infatti esserlo l'organizzazione del Memorial "Carone". E – ha dichiarato Sindoni a Sky – i giocatori sarebbero pronti ad avviare una causa di lavoro contro la Fip.
24/09/2008 10:23
 
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Orlandina Basket - Presentato ricorso

FONTE: www.RealBasket.it
AUTORE: Carlo Passarello
DATA: 23/09/2008


Inizia a muoversi l'Orlandina dopo l'esclusione dai campionati professionistici decisa dal Consiglio Federale della FIP svoltosi sabato scorso. La società ha infatti conferito mandato agli avvocati Luigi Medugno e Letizia Mazzarelli per la redazione del ricorso contro la decisione di esclusione dal prossimo campionato. Il sodalizio paladino attende ancora le motivazioni della decisione posta in essere dalla FIP. Il ricorso, comunque, verrà presentato entro domani alle 13 anche se il tardato deposito delle stesse motivazioni potrà comportare uno slittamento della fissazione e dello svolgimento della Camera di Conciliazione alla quale l’Upea Orlandina si rivolge.

Ci sono però già alcune indiscrezioni riguardo le contestazioni fatta dal Consiglio Federale che paiono essere ( e sarebbe davvero clamoroso) legate non al mancato pagamento di contributi, che si riconosce allo stato attuale non dovuti, ma a alla eventuale mancata iscrizione a bilancio degli stessi.
Riportiamo le parole che il presidente Sindoni ha riportato al Giornale di Sicilia: “Dal proscioglimento per ogni addebito di venerdi presso la Procura Federale, dato di fatto, - tuona il presidente Sindoni - siamo passati all'esclusione del Consiglio Fip, su valutazione della Com.Tec., per non aver esposto in bilancio al 31 marzo 2008 un debito Enpals che, peraltro, ci era stato annullato lo scorso 17 gennaio dalla Commissione Tributaria di Messina. Se la Com.tec. avesse rilevato il 15 luglio, data di iscrizione alla serie A, una irregolarità avrebbe dovuto darci 15 giorni per metterci in regola come dati ad esempio a Rieti e se poi la stessa commissione lo rivela dopo è un loro problema, fermo restando che ci saremmo opposti come ci opponiamo oggi. Se l'autorità giudiziaria ci dice che non dobbiamo pagarli non possiamo iscriverli a bilancio poiché sarebbe un modo per mascherare un utile e quindi non pagare le tasse. Se questo debito ci venisse presentato oggi l'Orlandina non dovrebbe pagarlo poiché prescritto, ma se anche venerdi come il 28 agosto quando eravamo stati convocati, ci avessero detto come e perchè dobbiamo pagare, bastava un giorno per pagarlo e noi lo avremmo fatto”
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...perché il basket, come qualsiasi altra disciplina, porta il nome della città sui campi d'Italia, su internet, sulla bocca di tanti...

FORZA BARCELLONA .... SEMPRE E COMUNQUE!!!!!
24/09/2008 12:32
 
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Una lettera dei giocatori dell'Orlandina: "Noi, disoccupati a due settimane dal via della stagione"


FONTE: Sito Uff. Orlandina Basket
DATA: 24/09/2008 10:56


Pubblichiamo di seguito la lettera dei giocatori dell'Orlandina.

"Dodici consiglieri federali (altri il giorno seguente si sono dimessi) hanno votato la nostra condanna. Tredici ragazzi che arrivano da ogni parte del mondo (Hawaii, Argentina, America, Finalndia, Italia…) sono stati estromessi dalla Serie A. Noi, i giocatori. Non semplici contratti, freddi pezzi di carta, ma persone fatte di muscoli, soprattutto di cuore e cervello… Non sta a noi giudicare la correttezza della decisione, ma gli organi competenti, certo in linea con le linee direttive imposte da una Fip che vuole fare pulizia in un ambiente da tempo deteriorato. Non contestiamo la regolarità dell’accusa mossa all’Orlandina Basket srl ma ci chiediamo perché la decisione non sia stata presa al momento delle ammissioni al campionato 2008-09, trattandosi di accuse riguardanti irregolarità di anni precedenti, evitando che 13 ragazzi, allenatori e dirigenti, lasciassero club, famiglie, case, per inseguire una chimera, qualcosa che è stato bruscamente tolto, senza alcuna loro responsabilità visto che, al tempo della firma, la società era stata ammessa dagli stessi organi federali che a due settimane dall’inizio del campionato la respingono.

Una chimera che non è rappresentata dal denaro, visto quanto muove il basket, ma dalla passione per uno sport magnifico…

A due settimane dal via ci troviamo disoccupati… La carriera di un atleta, di per sé già molto aleatoria, sempre soggetta a rischi fisici, non può e non deve essere compromessa da episodi simili, che vanno al di là delle sue responsabilità e delle sue competenze. Ci sono ragazzi che hanno lasciato il college per quest’avventura e che ora non possono tornare indietro, persone che hanno considerato questa la soluzione migliore, rifiutando altri posti che, ad oggi, si sono rivelati più sicuri.

I disoccupati della serie A forse aumenteranno di 13 unità a cui vanno sommati i colleghi, gli allenatori e i dirigenti del basket Napoli e naturalmente non muoveranno nessuna percentuale statistica e nessun politico (non siamo i piloti Alitalia), ma sicuramente il basket italiano subirà un altro colpo alla sua credibilità e l’ennesima figuraccia in Europa (dovevamo partecipare alla Eurocup). La sostanza è che con il futuro delle persone, non si può giocare.

F.to Binetti, Brunner, Caner Medley, Diener, Edney, Flamini, Ganeto, Gerbaudo, Haanpaa, Martin, Ndoja, Orsini, Wojcik.

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In Allegato un articolo della Gazzetta di Oggi...

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basket l'ingiusta esclusione dei paladini dal campionato di serie a

L'Orlandina al Coni per la prima vittoria
Arbitrato, quasi certa la data di domani. Cresce la fiducia dopo la lettura delle motivazioni


Max Passalacqua
Ci siamo. Non è ufficiale, nel senso che la convocazione è attesa per la mattinata di oggi, ma con ogni probabilità domani alla Camera di Conciliazione del Coni si svolgerà l'arbitrato sull'esclusione dell'Orlandina dal campionato di serie A. L'attesa dei dirigenti e degli sportivi paladini, durata tutta la giornata, è stata delusa anche se da fonti del Coni sono arrivate rassicurazioni sia sulla possibilità di una convocazione a 24 ore, sia sull'effettiva volontà di celebrare l'udienza entro la fine di questa settimana.
E questa, soprattutto, sarebbe una "boccata d'ossigeno" per il popolo biancazzurro, la cui principale preoccupazione in questo momento è che ritardi e lungaggini (nella pubblicazione delle motivazioni della delibera del Consiglio federale e nella fissazione dell'udienza alla Camera di conciliazione) impediscano alla società paladina di potersi rivolgere, in ultima istanza, al Tar del Lazio prima dell'inizio del campionato fissato per il 5 ottobre.
Tanto che non è escluso che, in caso la convocazione non arrivi nella giornata di oggi, già lunedì l'Orlandina giochi la carta della richiesta di sospensiva al Tar per scongiurare il cosiddetto periculum in mora, ovvero il «danno grave e irreparabile» e la lesione del diritto di difesa derivanti dal ritardo nell'esame dell'istanza da parte della Camera di Conciliazione e Arbitrato, riservandosi successivamente di adire il tribunale amministrativo nel merito. In questi termini, il Tar del Lazio (ultimo grado di giudizio) non dovrebbe necessariamente dichiararsi incompetente, mentre resterebbe il rischio di una squalifica visto che la norma prevede il ricorso alla giustizia ordinaria solo a conclusione di tutti i gradi della giustizia sportiva.
Rinvio anche per la pronuncia della Corte federale, che in pendenza del ricorso alla Camera di Conciliazione non si è espressa sul ricorso dell'Orlandina; quello del Basket Napoli contro la penalizzazione di 15 punti inflitto dalla Commissione giudicante nazionale è stato invece respinto. In quella sede, la società paladina si aspetta che il procuratore federale Roberto Alabiso chieda il proscioglimento.
Dalla Camera di Conciliazione, invece, l'Orlandina si aspetta un completo rovesciamento dell'esito del CF dello scorso 19 e 20 settembre, nel quale appena undici consiglieri federali su ventuno «all'unanimità» deliberarono la revoca dell'ammissione della squadra al campionato. Una decisione viziata da una serie incredibile di vizi formali e sostanziali e di contraddizioni che i legali della società, avvocati Luigi Medugno e Letizia Mazzarelli, cercheranno di far esplodere con l'ampio e articolato ricorso presentato martedì.
A quanto sembra, infatti, le tanto temute motivazioni del CF non riguarderebbero altri elementi a parte la cartella esattoriale dell'Enpals: in realtà le cartelle sono tre, rispettivamente di 225 mila euro, 900 euro (!) e 769 mila euro, tutte però oggetto di atti di contestazione o di impugnativa da parte della società e la cui iscrizione a bilancio come debito, dunque, appare tutt'altro che dovuta.
Ma quello che il CF – al di là dei fatti formali, ad esempio la mancata indicazione del punto nell'ordine del giorno della seduta – sembra aver volutamente ignorato (e sarebbe gravissimo) è che quand'anche l'intera contestazione fosse corretta, non si trovano nel Regolamento esecutivo accenni alla possibilità di sanzioni estreme come l'esclusione dal campionato (il massimo previsto dall'articolo 29, comma 3 è di 45 mila euro di multa e 4 punti di penalizzazione qualora la società non si adegui con una ricapitalizzazione entro 30 giorni); una volta deliberata la regolare iscrizione, infatti, si entra nel campo dei controlli amministrativi e non più della verifica dei titoli per l'ammissione. Parrebbe, tra l'altro, che anche la comunicazione della Com.Tec. al Consiglio federale sull'esistenza di una situazione che non avrebbe più garantito il riequilibrio di bilancio a causa del presunto debito con l'Enpals non faccia alcun riferimento alla ricaduta di questa novità sull'ammissione dell'Orlandina al campionato, anzi che rimandi a ulteriori comunicazioni dopo le verifiche del caso.
In definitiva, le motivazioni della delibera del CF sembrano dare nuova linfa alle argomentazioni della società, e la sensazione è che il ricorso abbia altissime percentuali di accoglimento da parte del Tar del Lazio. Prima, però, ci sarà l'arbitrato alla Camera di Conciliazione del Coni: ma ormai, carte alla mano, si può sostenere che solo un disegno politico scellerato (quanto maldestro) potrebbe tenere l'Orlandina fuori dal prossimo campionato di serie A.

Sulla ribalta

Il "terremoto" di ieri dimostra che sabato è stata una farsa


Paolo Cuomo
Ricapitolando: l'Orlandina è stata esclusa dalla serie A da un Consiglio federale che sabato scorso si è presentato all'appuntamento quasi dimezzato (11 votanti su 21) e soprattutto da un presidente della Fip già delegittimato, che a soli quattro giorni dall'assurdo provvedimento deliberato non è più in carica.
Le dimissioni di altri membri (che avevano pure votato contro il club biancazzurro) hanno fatto saltare un Fausto Maifredi che contava ormai pochissimo, ma che ha avuto comunque il tempo e il coraggio di cancellare a sorpresa una squadra che - come l'ottimo ricorso presentato al Coni cercherà sùbito di dimostrare - merita assolutamente di giocare anche il prossimo anno nel massimo campionato.
La farsa, quindi, è stata servita e potrebbe avere avuto un peso scatenante sul terremoto degli ultimi giorni. Infatti non si era mai visto un Consiglio federale così pieno di incongruenze, contraddizioni, errori. Che in poche ore ha preso una serie di decisioni quasi epocali, senza avere l'adeguata preparazione e conoscenza della materia, dal momento che i singoli consiglieri non erano mai stati nè informati, nè tantomeno edotti su un argomento così delicato come quello dell'esclusione di due club dalla mappa del basket italiano di vertice.
Il presidente del Coni, Gianni Petrucci, ieri ha convocato Maifredi e al termine del colloquio è stata scelta la strada meno traumatica per tutti: dimissioni. L'alternativa era il commissariamento che adesso, in attesa delle prossime elezioni, verrà deciso dalla Giunta esecutiva del Comitato olimpico già fissata per l'ultimo giorno del mese.
Non è stata invece ufficialmente stabilita la data dell'udienza della Camera di Conciliazione e Arbitrato. Le indiscrezioni confermano che sarà domani ed è importante che non ci siano slittamenti perché è iniziato il contro alla rovescia - visto che il campionato prende il via il 5 ottobre - e, in caso di malaugurata "bocciatura" al Coni, ci vorranno i tempi tecnici per rivolgersi al Tar del Lazio. Che, poi, in pochissimi giorni dovrà emettere l'ordinanza.
Questo è il quadro della situazione. A Capo d'Orlando e in tutta la provincia che ama i canestri si rimane con il fiato sospeso e in fiduciosa attesa.
C'è la convinzione che la squadra paladina, ben oltre le proprie responsabilità, sia stata vittima di un ingranaggio che per il disastrato CF di sabato potrebbe aver poggiato su due comode soluzioni: evitare una serie di ripescaggi a catena a due settimane dalla partenza dei tornei e impedire i conseguenti ricorsi delle tante società in lizza.
Adesso l'Orlandina per essere riammessa potrà far valere più di una ben strutturata tesi difensiva. Partendo da un presupposto: se per la Fip e la Com.Tec. la società doveva mettersi a posto sotto il profilo contributivo, non le sono comunque mai stati concessi i giorni per farlo, così come prevedono le regole.
È stata una decisione politica che, in un basket attualmente allo sfascio, sarebbe doveroso che venisse presto ribaltata.


"salta" il presidente federale dopo un incontro con il n.1 del coni, petrucci

Maifredi si dimette, CF verso il commissariamento


Paolo Gabriele
Roma
«Lascio per il bene del movimento». Lo ha dichiarato il dimissionario presidente della Federbasket, Fausto Maifredi, dopo aver ufficializzato la sua scelta di lasciare.
«Ho avuto il piacere e l'onore - ha continuato Maifredi - di rappresentare e presiedere la Fip nel corso di questi anni, in cui non sono mancati i momenti di frizione politica tra le varie componenti, che ritengo siano connaturati e anche salutari per un movimento democratico e vasto come quello della pallacanestro italiana. Tuttavia la situazione venutasi a creare a seguito del dissenso manifestato dalle dimissioni di alcuni consiglieri federali - ha continuato Maifredi - mi ha indotto, nel rispetto delle norme che regolano la vita dell'Ente, a non attendere la naturale scadenza del mandato (le prossime elezioni erano fissate il 7 marzo 2009, ndr), peraltro alle porte, ed a consentire al movimento di esprimere il proprio orientamento e il proprio consenso. È per il bene del movimento che ho quindi rassegnato le mie dimissioni, rimettendo il mandato nella mani del presidente del Coni».
Gianni Petrucci proprio ieri pomeriggio aveva convocato il professore lombardo ed al termine dell'incontro è arrivata la soluzione meno dolorosa, considerato che l'alternativa era il commissariamento.
A far maturare la decisione è stato il caos in cui si è trovata la Fip dopo le dimissioni della metà dei consiglieri, tra cui il vicepresidente vicario Paolo Troncarelli.
Fausto Maifredi è stato ininterrottamente presidente dal 1999 ad oggi. 59 anni, sesto presidente della Fip dal dopoguerra, è stato eletto per la prima volta nella 33esima assemblea di Montecatini (dopo la proficua parentesi dello stesso Gianni Petrucci), confermato in quella del 3 febbraio 2001 a Cattolica e poi riconfermato in quella del 19 marzo 2005 a Montesilvano.
Con Maifredi presidente l'Italia ha conquistato l'oro agli Europei di Parigi del 1999, il bronzo agli Europei di Stoccolma nel 2003, la medaglia d'argento alle Olimpiadi di Atene 2004 e l'oro ai Giochi del Mediterraneo del 2005. Poi il lento e inesorabile crollo in tutti i settori del movimento, con una Nazionale che ha toccato il fondo e che addirittura rischia di non qualificarsi neppure per gli Europei 2009.
Maifredi rimane in carica come presidente del Comitato Promotore di Italia 2014 e vicepresidente di Fiba Europe.
La decadenza del CF, le dimissioni di Fausto Maifredi e il commissariamento della Fip, saranno adesso all'ordine del giorno della riunione della Giunta Nazionale del Coni, in programma martedì a Roma con inizio alle 9.30.






27/09/2008 10:23
 
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dalla gazzetta del sud del 26 settembre 2008


basket l'ingiusta esclusione dei paladini dal campionato di serie a

Orlandina contro Fip, primo round al Coni
L'articolato e documentato ricorso alla Camera di Conciliazione autorizza la fiducia. In serata la decisione


Max Passalacqua
Fuori i secondi. Federazione italiana pallacanestro e Orlandina Basket incrociano i "guantoni" per il primo round oggi alle 12,30 davanti alla Camera di Conciliazione e Arbitrato per lo Sport del Coni, a Roma. Il collegio arbitrale sarà costituito dal presidente prof. avv. Marcello Foschini e dai componenti prof. avv. Luigi Fumagalli, prof. avv. Maurizio Benincasa, avv. Enrico Ingrillì e avv. Ciro Pellegrino (in sostituzione dell'avv. Aurelio Vessichelli vista l'indisponibilità del prof. avv. Giulio Napolitano, figlio del presidente della Repubblica e membro supplente del collegio). Davanti allo stesso organo di giustizia sportiva, alle 11, si terrà l'udienza relativa al ricorso del Basket Napoli, che a differenza della società paladina – rappresentata nell'arbitrato dal suo presidente Enzo Sindoni – chiede, in subordine alla revoca dell'esclusione dal campionato, l'ammissione al torneo di serie A Dilettanti (la ex B d'Eccellenza).
Nessuna richiesta del genere, invece, da parte dell'Orlandina i cui legali avvocati Luigi Medugno e Letizia Mazzarelli puntano al "bersaglio grosso": restituire subito alla società paladina il diritto di partecipare al campionato che partirà il 5 o (in caso di rigetto del ricorso) il 12 ottobre. È, questa, una delle risultanze dell'assemblea di Lega che, pur confermando la data della presentazione del campionato (domenica 28 a Venezia, a bordo di una nave da crociera della Msc), ha posticipato la prossima seduta a venerdì 3 ottobre a Bologna. L'ennesimo segnale di attendismo, da parte della Legabasket, che – lo ricordiamo – ha rinviato la pubblicazione dell'eventuale nuovo calendario di Serie A in attesa della conclusione dell'iter dei ricorsi di Napoli e Orlandina. Peraltro, va segnalato come in seno alla Lega ci sia al momento parecchia "maretta", tanto che si vocifera che in caso di accoglimento del ricorso potrebbe "saltare" anche il presidente Francesco Corrado, al quale non pochi rappresentanti rimproverano il voto contrario alle due società (insieme all'altro esponente della Lega nel Consiglio federale, Marco Cannella) invece di una più ragionevole astensione.
Tornando all'udienza di oggi alla Camera di Conciliazione, va detto che l'effettiva fissazione della data – anche se dal Coni erano già arrivati segnali rassicuranti in tal senso, ovvero sulla volontà di tenere l'udienza entro questa settimana – ha rasserenato non poco l'ambiente, visto che il timore più grande era diventato che non si facesse in tempo a percorrere l'intero iter giudiziario (arbitrato al Coni ed eventualmente ricorso al Tar del Lazio) prima dell'inizio del campionato. Invece, con la certezza di un'udienza fissata per oggi e la sentenza attesa in serata, ma che nella peggiore delle ipotesi non potrà slittare oltre lunedì, la fiducia nell'articolato e documentato ricorso degli avvocati Medugno e Mazzarelli fa decisamente volgere al bello il "clima" in seno all'Orlandina.
Resta da capire se i numerosi vizi formali (ma con riflessi sostanziali) da cui è affetta la delibera del Consiglio federale del 20 settembre, che appaiono assolutamente non ignorabili da parte di un tribunale amministrativo, avranno uguale appeal in sede di arbitrato. Ma ormai basterà attendere poche ore per saperlo.


QUI CAPO D'ORLANDO

Attesa alle stelle Acefalo: il "Team" accanto alla società


Giuseppe Lazzaro
Capo d'Orlando
Tra preghiere e riti scaramantici il grande popolo biancazzurro, unito da una unica passione, oggi con il cuore in gola attenderà l'esito della seduta della Camera dell'Arbitrato del Coni a Roma alle 12,30.
Ieri sera i tifosi e semplici sostenitori sono stati vicini alla società e al presidente nella gara del Memorial "Carone", ma oggi si inizia a giocare (se i ricorsi andranno avanti fino al Tar del Lazio) una partita del tutto diversa, una di quelle che l'Orlandina Basket non ha mai conosciuto prima.
La trepidazione aumenta, ma il dato di fatto è costituito dal clima che, da sabato quando arrivò la ferale notizia dell'esclusione dal campionato, si respira in città: tristezza, ansia, tensione, attesa, speranza. C'è chi ha tirato fuori dal cassetto simboli caratteristici di una vita (un anello, un qualsiasi oggetto custodito con affetto), c'è chi si affida alle preghiere per salvare il "giocattolo" biancazzurro, vanto di tutti i Nebrodi e di una intera provincia.
Intanto scrive Carmelo Acefalo, fondatore e responsabile di "Orlandina Team", il pool di sponsor e imprenditori che, con cifre di poche migliaia di euro a testa, ha assicurato circa 300 mila euro di introito nella scorsa stagione alle casse societarie.
«Scrivo – dice Acefalo – in uno stato d'animo che, sicuramente, i tifosi capiranno. Dopo aver sentito personalmente tutti i componenti dell' "Orlandina Team", ancora una volta vogliamo manifestare al presidente Enzo Sindoni tutto il nostro sostegno non solo economico ma anche e, soprattutto, morale. Come noto l'Orlandina Basket è, forse, l'unica squadra in serie A ad annoverare tra i suoi sostenitori un gruppo di 110 volontari sostenitori che non dimenticherò mai e non mi stancherò mai di ringraziare, che con un contributo fisso annuo di 3 mila euro, senza nulla avere in cambio, è sempre stato un punto di riferimento della società e spera di esserlo ancora per il prosieguo di questo sogno e a tal proposito ci riteniamo sempre più "Team" al fine di combattere chi questo sogno vuole farlo svanire. Ci riteniamo sempre più "Team" contro chi vuole penalizzare un intero territorio appassionato di basket, contro le decisioni politiche, a sfavore delle logiche dello sport e contro tutte le istituzioni inermi. Ci riteniamo sempre più "team" contro quei politici (presidente della Regione, presidente della Provincia di Messina, deputati del nostro territorio) che, di fronte ad una decisione così drastica ed importante contro il nostro territorio, non sono stati capaci di mettersi al fianco di una popolazione che tiene alto il nome del nostro paese, del nostro territorio, della nostra provincia, della nostra regione. Questo ci rammarica, ci dispiace, ma ci dà forza – conclude Acefalo – per essere sempre più "Team" e continuare a sperare e dire "Forza Orlandina"».
Le snervanti attese del passato erano state tutte riposte negli eventi sportivi: per restare sotto la presidenza Sindoni e durante la sua incredibile e favolosa scalata, il 1. giugno 2000 a Cefalù con la promozione in B1, il 12 maggio 2001 a Pavia con il salto in A2, il 14 aprile 2005 con la promozione in A, le salvezze nella massima serie, le Final Eight di Coppa Italia e i playoff della scorsa stagione.
Nel mezzo, l'unica procedura legale era stata la richiesta di ripescaggio, poi accolta, in Legadue del 18 luglio 2004. Ma la partita che si giocherà da oggi a Roma sarà completamente diversa.
Intanto, dopo Pallacanestro Nebrodi e Igea Barcellona, un altro messaggio di solidarietà è arrivato dalla Polisportiva Freedom attraverso il presidente Sebastiano Giuffrida. La neo-costituita società disputerà il campionato di Promozione di basket e seguirà altre discipline.


il vicepresidente federale dimissionario

Troncarelli: mai messi al corrente


CON LE SUE DIMISSIONI ha in pratica dato il "via" alla fine del Consiglio federale della Fip, che giorno 30 sarà commissariato dalla Giunta esecutiva del Coni. Punto di riferimento dell'opposizione al presidente Maifredi, il vicepresidente vicario Paolo Troncarelli non ha partecipato all'ultima seduta del CF, quella in cui è stata decisa l'esclusione di Napoli e Capo d'Orlando.
«Non si tratta solo dell'ultima seduta – spiega Troncarelli – ma di un'abitudine: non sono mai stato messo al corrente, spesso venivamo a sapere le cose dalla stampa come è stato anche per l'esclusione di Napoli e Capo d'Orlando: non conoscevamo i termini, non avevamo la documentazione. Anzi, rispetto ad altri provvedimenti, almeno sapevamo che questo sarebbe stato trattato...».
– Ma non all'ordine del giorno.
«Non lo so, perché non ho partecipato, ma nell'ordine del giorno allegato alla convocazione l'argomento poteva figurare solo tra le comunicazioni del presidente o le "varie ed eventuali". E anche in questo caso, che non sia stato comunicato nulla ai consiglieri se non a qualche giorno dall'inizio del campionato, quando la nota della Com.Tec. era dell'inizio di agosto (in realtà addirittura del 15 luglio, ndr), testimonia di questa gestione personalistica e del "vizio" del presidente di fare politica al quale, dopo averlo sostenuto per dieci anni, ci siamo opposti anche perché siamo in prossimità di una scadenza elettorale».
– L'Orlandina confida più nel Tar che nella giustizia sportiva.
«Il parere della Com.Tec. è vincolante, se è stata chiesta l'esclusione non si poteva far altro; ma proprio per i casi poco chiari c'è la giustizia sportiva. Comunque, ho assistito a qualche arbitrato e il collegio è sereno e serio».(m.p.)


[Modificato da Salvo_arciere 27/09/2008 10:24]
27/09/2008 10:25
 
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dalla gazzetta del sud del 27 settembre 2008


basket serie a L'avvocato Medugno fiducioso: «Positiva l'acquisizione di convocazioni e verbale del CF»

Orlandina, udienza rinviata al 1. ottobre
Ma la Fip presenta nuovi documenti alla Camera di Conciliazione e Arbitrato del Coni


Salvatore Vitale
ROMA
Il destino dell'Orlandina resta in sospeso, almeno sino a mercoledì 1. ottobre quando, a partire dalle 16, si entrerà a discutere nel merito del ricorso prima che il collegio emetta il dispositivo di sentenza. Si è chiusa così, in maniera del tutto interlocutoria, l'udienza arbitrale svoltasi ieri presso la Camera di Conciliazione e Arbitrato del Coni, dinanzi a cui sono comparsi da una parte gli avvocati rappresentanti della Federazione italiana pallacanestro, e dall'altra quelli dell'Orlandina Basket per la quale era presente anche il presidente Sindoni.
Il massimo dirigente paladino è giunto negli uffici al secondo piano della curva Sud dello stadio Olimpico intorno alle 12.10, accompagnato dai legali Luigi Medugno e Letizia Mazzarelli. Un Sindoni rabbuiato, di sicuro arrabbiato per quanto aveva letto sui giornali qualche ora prima in relazione ad alcuni modelli F24 di cui non vi sarebbe alcuna traccia nella banca dati dell'Agenzia delle Entrate. Un po' più fiduciosi gli avvocati, sicuri di essere in possesso di tutti gli elementi utili per poter scardinare punto su punto le motivazioni che hanno portato il Consiglio federale ad escludere l'Orlandina dalla serie A di basket.
Il Collegio arbitrale, presieduto dal prof. avv. Foschini e composto dagli arbitri prof. avv. Fumagalli, prof. avv. Benincasa, avv. Ingrillì e avv. Pellegrino, ha aperto puntualmente l'udienza alle 12.30 per chiuderla, dopo un'ora e tre quarti di lavoro, verso le 14.15; subito dopo, Sindoni e i legali hanno lasciato gli uffici della curva Sud e si sono concessi a telecamere e cronisti.
«Nessuna decisione è stata presa nell'udienza odierna – esordisce così l'avv. Medugno – non si è entrati affatto nel merito del ricorso, anche perché è stata prodotta ulteriore documentazione da entrambe le parti. Ma non solo. Abbiamo anche avanzato due richieste ben precise: copia del verbale o il brogliaccio del Consiglio federale del 20 settembre, in cui è stata sancita la non ammissione dell'Orlandina, e soprattutto le lettere con cui sono stati convocati tutti i componenti del consiglio stesso. Riteniamo che ci siano state irregolarità in quella seduta, perché nell'ordine del giorno pare non ci sia traccia dell'argomento (questione Orlandina, ndr) poi trattato, invece, nella riunione anche perché le convocazioni dovrebbero essere datate 3 settembre, prima dunque della comunicazione della Com.Tec. sulla situazione dell'Orlandina. A fronte di quanto detto, il Collegio arbitrale – prosegue l'avv. Medugno – ha fissato ulteriori termini per depositare le deduzioni scritte integrative, rinviando a mercoledì 1. ottobre alle 16 la discussione dell'arbitrato nonostante l'opposizione dei legali della Fip i quali sostenevano che il vizio nelle convocazioni andasse solo a danno dei consiglieri, e dunque solo questi ultimi potessero richiederle. Posizione insostenibile, perché oltre alla revoca dell'ammissione è stato cambiato il format del campionato da 18 a 16 squadre ed è stato rinviato l'inizio della stagione».
Inevitabile, a questo punto, la domanda sul tema del giorno, i tanto discussi modelli F24. Ci sono o non ci sono? L'Agenzia delle Entrate ha riscosso effettivamente il dovuto? L'avv. Medugno non soddisfa la curiosità dei presenti, ma resta sul vago: «Ripeto, non abbiamo affrontato alcun tema di merito. Abbiamo acquisito questa ulteriore documentazione presentata dalla Fip e pervenuta successivamente al Consiglio federale del 20 settembre. Dobbiamo, ovviamente, ancora esaminarla. Il problema, secondo noi, è di carattere procedimentale. Le regole non sono state rispettate: non si può concedere l'ammissione e poi revocare la stessa senza seguire le norme. I modelli F24? Non crediamo che se ne discuterà mai, escludo comunque che possano essere ammessi al procedimento perché non sono citati nella delibera di revoca dell'ammissione o nelle motivazioni. Qui si tratta di decidere se il Consiglio federale potesse revocare, diciamo così, in autotutela l'ammissione o se potesse solo irrogare sanzioni amministrative come del resto dimostrano due precedenti in cui la stessa Fip prese provvedimenti analoghi nei confronti di Livorno, o lo stesso caso delle "fideiussioni false" della Reggina Calcio. Queste nuove contestazioni, eventualmente, saranno oggetto di un nuovo procedimento e noi preferiamo affrontare un problema per volta».
Il presidente Sindoni, che ha ascoltato con attenzione la voce dei legali, sembra più rilassato e decisamente sollevato rispetto al suo arrivo. «Impressioni? Positive, direi. C'è un ottimismo crescente dopo aver visto l'ulteriore documentazione prodotta. Rispetto a ieri e a stamani sono più convinto che si chiarirà tutto».
– Ma di questa storia qual è l'attuale aspetto negativo, oltre all'esclusione dal campionato?
«Il tempo che stringe – risponde convinto il presidente paladino – sul piano sportivo stiamo subendo un danno enorme. La nostra preparazione, il nostro lavoro stanno patendo un rallentamento che inevitabilmente si ripercuoterà sul rendimento in occasione delle partite che, mi auguro, andremo a giocare al più presto».
– In trepidante attesa per la sentenza c'erano anche tre sostenitori paladini. Bel gesto d'attaccamento, non trova ?
«È questo un clima bello nonostante la drammaticità della situazione. Tre sostenitori che ne rappresentavano almeno tremila. La speranza di una città come Capo d'Orlando porta ad una totale partecipazione da parte di tutti gli sportivi. Siamo un unico cuore che batte per l'Orlandina».
Un cuore che continuerà a palpitare di speranza e di aspettative sino a mercoledì pomeriggio.

Il punto

Ora bisogna dimostrare di essere in regola


Max Passalacqua
«Houston, abbiamo un problema». Uno nuovo, s'intende. Esploso nella tarda mattinata di ieri davanti alla Camera di Conciliazione e Arbitrato del Coni, ma anticipato dalla pubblicazione di un lungo articolo sulla Gazzetta dello Sport: "Fuori dalla A. Orlandina, ecco le prove" il (discutibile) titolo che ha fatto sobbalzare sulla sedia più d'un tifoso paladino.
Vediamo di cosa si tratta, ovviamente secondo la Gazzetta dello Sport. All'atto dell'iscrizione al campionato, l'Orlandina presenta dei modelli F24 comprovanti il pagamento di contributi Enpals sui quali la Fip chiede una verifica all'istituto previdenziale tramite la Com.Tec., che nella seduta di Consiglio federale del 20 settembre (quella culminata con l'esclusione dal campionato), relaziona: «non risultano effettuati i versamenti relativi al periodo ottobre 2001-maggio 2007 e da dicembre 2007 a maggio 2008». La contestazione, sulla base della quale l'Orlandina viene esclusa dalla serie A, è che questi presunti debiti andavano iscritti a bilancio. Dopo una successiva verifica, l'Agenzia delle Entrate scrive che «i modelli F24 forniti in copia non trovano riscontro nell'archivio dell'anagrafe tributaria. Inoltre le ricerche effettuate dalla Sogei (la società che gestisce i servizi informatici, ndr) hanno evidenziato che i protocolli di avvenuta trasmissione dei file non risultano nei nostri sistemi informativi ad eccezione di uno trasmesso per un importo inferiore».
Per tutta risposta, l'Orlandina si dice tranquilla e convinta di poter dimostrare l'effettivo pagamento di quei contributi. È una questione parallela a quella sin qui emersa, perché (anche per ragioni temporali) di tale contestazione non v'è traccia né nella delibera di revoca dell'ammissione al campionato da parte del Consiglio federale né nelle motivazioni appellate davanti alla CCA: ecco perché l'avvocato Medugno esclude possano essere messe agli atti e perché la società ha commentato con grande durezza il comunicato nel quale la Fip le dà per acquisite dal Collegio arbitrale. E si può ritenere valida – in realtà, più al Tar che alla Camera di Conciliazione – quest'argomentazione: il ricorso non riguarda infatti il possesso dei requisiti per l'ammissione al campionato da parte dell'Orlandina, ma l'annullamento di una delibera che quell'ammissione ha revocato e che dovrebbe costituire l'unico punto di partenza del dibattimento nel quale, secondo l'avvocato Medugno, le ragioni dell'Orlandina dovrebbero essere accolte «senza bisogno di andare al Tar».
Poi, però, rischia di aprirsi un nuovo procedimento disciplinare a carico della società paladina, per la quale la Procura federale potrebbe chiedere, seguendo il presupposto che quei moduli siano falsi, una sanzione analoga a quella chiesta per Napoli (la radiazione, poi ridotta dalla Corte federale a una penalizzazione di 15 punti). Difficile, infatti, che i tempi possano permettere la conclusione di un simile procedimento prima dell'avvio del campionato e, a quel punto, l'ipotesi della non ammissione sarebbe ovviamente impercorribile.
La sensazione è che, ormai, qui si giochi il futuro dell'Orlandina: la società, dunque, farà bene a dar seguito alla fiducia mostrata ieri, esibendo una documentazione che dimostri senza possibilità di errore l'avvenuto pagamento. Anzi – visto il comunicato della Fip – farà bene a farsi trovare preparata, con una linea difensiva efficace, già il 1. ottobre.


l'agenzia delle entrate: i moduli non corrispondono. la lega sposta l'inizio del campionato al 12 ottobre

Esplode la "bomba" F24. Sindoni: siamo tranquilli


«LA CAMERA DI CONCILIAZIONE e Arbitrato per lo sport, nell'odierna udienza, in merito alle istanze arbitrali della società Napoli Basket ha riservato la decisione e in merito alle istanze della società Orlandina Basket ha acquisito la documentazione inviata in Fip dall'Enpals il 25 settembre 2008. Detta documentazione conferma l'esposizione debitoria della società per gli anni 2006-07-08. La Camera di Conciliazione e Arbitrato per lo sport ha disposto un rinvio per l'udienza per l'istanze dell'Orlandina Basket al 1. ottobre 2008».
«L'Upea Orlandina Basket prende atto con rammarico, ma senza sorpresa, che la Federazione italiana pallacanestro, sebbene priva di un vertice legittimato, diffonde comunicati che, oltre a non riportare notizie complete e rispondenti al vero, tentano di indirizzare un procedimento in corso. Ad oggi, inoltre, la delibera con la quale l'Orlandina Basket è stata esclusa dal campionato non risulta ancora redatta. La società ritiene queste azioni intimidatorie e che sortiscono, invece, l'effetto di rilanciare e sostenere con vigore le ragioni dell'Orlandina la quale rimane convinta di poter ribaltare un provvedimento ingiusto».
In questo scambio di comunicati sta tutta la tensione raggiunta dallo scontro tra l'Orlandina e la Fip. Nello specifico, l'acquisizione agli atti dei modelli F24 la cui esistenza è stata anticipata ieri mattina dalla Gazzetta dello Sport non risulta alla società di via Beppe Alfano, e anzi il legale Luigi Medugno esclude possa avvenire; ma più in generale, è il segnale di un clima da "muro contro muro" che, finora, ha avuto l'esito di far slittare di una settimana (dal 5 al 12 ottobre) l'inizio del campionato di serie A.
Come dimostra la reazione del presidente Enzo Sindoni alla pubblicazione della "bomba" sul quotidiano sportivo: «Nessuna reazione particolare, preferisco non dare credito a indiscrezioni di fonti giornalistiche vicine alla Federazione. Ho visto cosa è stato prodotto dinanzi al Collegio e ciò che è stato "virgolettato" sulla stampa e non era certo questo l'asso nella manica che potevano estrarre... Dico soltanto che, probabilmente, le vicende particolari della Fip abbiano potuto indurre all'errore, e non aggiungo altro».
Eppure, l'Agenzia delle Entrate avrebbe confermato che quei soldi non siano mai arrivati, denunciando la mancata rispondenza del numero dei moduli di versamento presentati dall'Orlandina Basket all'atto dell'iscrizione al campionato. Il che ha fatto nuovamente parlare di un possibile falso, finendo per dare l'impressione che si possa equiparare la posizione della società paladina a quella del Basket Napoli.
«Sono abbastanza tranquillo», ha però risposto Sindoni, per poi aggiungere con tono polemico: «Se si chiede a qualsiasi banca dati a disposizione del fisco, si scoprirà che almeno cinque società della massima serie di basket hanno pendenze con l'Erario. Andare a vedere non spetta a me, ma lo si faccia anche per gli altri e non solo per noi».(m.p.)


01/10/2008 09:46
 
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L'Orlandina torna "in campo" per riprendersi la A
Alle ore 16 a Roma l'attesa udienza alla Camera di Conciliazione e arbitrato del Coni. Sentenza in serata.
Sorprendente Corrado (Lega): «Ho votato secondo coscienza una decisione che può essere anche errata»


FONTE: Gazzetta del Sud
AUTORE: Giuseppe Lazzaro

Alle 16 di oggi a Roma scatta l'ora "X" per un'intera provincia che ama il magnifico sport dei canestri. In serata l'Orlandina Basket conoscerà il proprio futuro (che comunque potrebbe non essere definitivo) con la prevista riunione della Camera di Conciliazione e Arbitrato del Coni che, dopo il primo incontro tra le parti di venerdì scorso e il rinvio, sarà chiamata a decidere se riammettere o no in serie A la società paladina, esclusa al termine della seduta del Consiglio Federale del 20 settembre scorso.
Il presidente biancazzurro Enzo Sindoni è partito per la Capitale con grande fiducia; la stessa fiducia che anima dirigenti, tifosi e amici del club biancazzurro, perché c'è la consapevolezza che il materiale difensivo prodotto dagli avvocati Luigi Medugno e Letizia Mazzarelli, potrebbe consentire di smontare la tesi accusatoria della Federbasket.
L'ambiente paladino che sta seguendo da giorni la vicenda, praticamente in apnea, incrocia le dita e spera.
Intanto ci sono delle novità riguardo al Collegio. «La Camera di Conciliazione e Arbitrato per lo Sport - scrive il Coni sul proprio sito on line - in merito all'arbitrato tra Orlandina Basket srl e la Federazione Italiana Pallacanestro, comunica che è pervenuta lettera con cui l'avvocato Enrico Ingrillì, membro del Collegio Arbitrale, essendogli "giunte delle voci che descriverebbero una mia censurabile posizione in seno all'arbitrato in oggetto, pur ribadendo la mia assoluta imparzialità e indipendenza rispetto alle parti e l'osservanza di tutti i principi deontologici e di riservatezza, come previsto dall'art. 27 del Regolamento della Camera, al solo fine di non arrecare nocumento e/o "ombre" sull'operato, sempre super partes della Camera stessa", dichiara di astenersi da ogni attività in relazione all'arbitrato in questione. Si comunica, altresì, che il prof. avv. Marcello Foschini, presidente vicario della Camera di Conciliazione e Arbitrato per lo Sport, vista lacomunicazione dell'avv. Ingrillì e acquisito il venire meno delle iniziali cause di indisponibilità dell'avv. Aurelio Vessichelli, ha deliberato la sostituzione in seno al Collegio Arbitrale che, pertanto, risulta ora così composto: prof. avv. Marcello Foschini (presidente), prof. avv. Luigi Fumagalli, prof. avv. Maurizio Benincasa, avv. Ciro Pellegrino e avv. Aurelio Vessichelli (arbitri)».
L'udienza, come rende ancora noto il Coni, non si svolgerà nella sede del Foro Italico, ma presso lo studio legale Benincasa&Sicari in viale di Villa Massimo n. 33.
Ecco i punti che saranno vagliati oggi con gli avvocati Medugno e Mazzarelli (foro di Roma), per tutelare gli interessi dell'Orlandina.
Punto1: non vi è la certezza assoluta, ma gli avvocati Medugno e Mazzarelli chiederanno alla Camera l'annullamento di tutti gli atti deliberati nella seduta del CF del 20 settembre per gravi violazioni procedurali. Uguale richiesta la dovrebbe avanzare l'avvocato Grassani per conto del Basket Napoli, anch'esso escluso dalla serie A.
Punto 2: eventuale acquisizione del fascicolo che la Fip ha inoltrato alla Cca del Coni il 25 settembre, rimarcando le presunte inadempienze finanziarie dell'Orlandina verso l'Enpals per contributi non versati. La Cca potrebbe non acquisire il fascicolo visto che non se ne fa menzione nelle motivazioni dell'esclusione. Sarebbe questo un fatto importantissimo per l'Orlandina.
Punto 3: la mancanza di chiarezza in merito ai modelli F24 dei versamenti all'Enpals del triennio 2006-2008. Il presidente Sindoni, su tale contestazione, ha assicurato una grintosa difesa, ma anche questo argomento, collegato al punto 2, potrebbe non essere acquisito dalla Camera.
Dalla sentenza si capirà poi quali saranno le decisioni da prendere per il futuro. I termini per un eventuale ricorso al Tar del Lazio ci sono tutti.
Infine da evidenziare le non molto convincenti dichiarazioni del presidente di Legabasket, Francesco Corrado, che ieri sera a margine della Supercoppa (stravinta da Siena su Avellino per 108-72) a proposito dell'esclusione di Capo d'Orlando dalla serie A, ha detto tra l'altro: «In Consiglio Federale non ho votato come presidente, ma come sportivo, seguendo la mia coscienza. Che spero si sia sbagliata»
Ed ancora: «Questa decisione estremamente difficile e che può essere anche errata, è stata assunta in base a quello che ci è stato sottoposto. Sono pronto a dimostrare che in quel momento le cose dovevano essere fatte così. E se io e l'altro consigliere di Lega ci fossimo comportati diversamente, saremmo stati attaccati da tutti». Questa la replica del presidente Enzo Sindoni: «Ero convinto che una decisione così importante venisse presa in base ai regolamenti e non alla coscienza. Strano che una dichiarazione del genere arrivi dal presidente di Legabasket».
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