La partita Orlandina-Fip non è chiusa
E' durata un'ora e mezza l'udienza alla camera di conciliazione e arbitrato del Coni.
Forse stamani la sentenza. La società paladina ottimista ma pronta a ricorrere al Tar
FONTE: Gazzetta del Sud
AUTORE: Salvatore Vitale
Resta ancora con il fiato sospeso l'Orlandina Basket. Il destino dei paladini è affidato al dispositivo sintetico di sentenza che soltanto nella odierna mattinata – a meno di ulteriori slittamenti – dovrebbe essere reso noto dalla Camera di Conciliazione e Arbitrato del Coni, chiamata a pronunciarsi sulla riammissione o meno della società biancoazzurra nel massimo campionato di basket.
Un ulteriore rinvio di cui si sarebbe fatto volentieri a meno in quel di Capo d'Orlando e di cui si era avuto sentore sin dalla tarda mattinata di ieri, ma la cui certezza si è concretizzata soltanto nella tarda serata. Il Collegio Arbitrale, composto dal presidente prof. avv. Foschini e dagli arbitri prof. avv. Fumagalli, prof. avv. Benincasa, avv. Pellegrino e avv. Vessichelli, si è riunito intorno alle 16 di ieri presso lo studio legale "Benincasa & Sicari", in viale di Villa Massimo. Qualche minuto prima avevano raggiunto lo studio gli avvocati Valori e Vaccari, in rappresentanza della Fip, e quasi contemporaneamente i legali difensori dell'Orlandina, avv. Medugno e avv. Mazzarelli, accompagnati dal presidente Enzo Sindoni.
Seduta che ha preso il via una ventina di minuti oltre l'inizio stabilito, causa il ritardo con cui è arrivato l'avv. Vessichelli, e che si è conclusa intorno alle 17,45 dopo poco meno di un'ora e mezzo di dibattimento. I primi a lasciare lo studio "Benincasa & Sicari" sono stati i legali della Fip. «Si è discusso sugli aspetti formali della questione – dichiara l'avv. Valori presentandosi dinanzi ai giornalisti e mostrandosi sereno, quasi sorridente, probabilmente fiducioso in un giudizio favorevole – mentre ci sono parsi ben acclarati quelli sostanziali. Ci auspichiamo una decisione in tempi brevi, forse nel giro di qualche ora. Mi auguro che non ci vogliano giorni. C'è stata una discussione abbastanza approfondita che, di sicuro, avrà fornito agli arbitri tutti gli elementi per emettere la sentenza».
Qualche istante e dal portone del civico 33 di Villa Massimo escono il presidente Sindoni e i legali Medugno e Mazzarelli. Di primo acchito l'impressione è tutt'altro che rassicurante: il massimo dirigente paladino sembra accigliato, pensieroso e preoccupato. Volto tirato e assorto quello dell'avv. Medugno. I tre si fermano a parlare tra loro per qualche minuto, prima di avvicinarsi ai cronisti con un sorriso che sa di circostanza. «Siamo in attesa, come voi, delle determinazioni del Collegio arbitrale – esordisce l'avv. Medugno – siamo soddisfatti dell'attenzione che è stata concessa alle nostre argomentazioni e confidiamo nelle buone ragioni che ci hanno portato a presentare questo ricorso. Abbiamo chiesto che si giunga piuttosto rapidamente al lodo, possibilmente succinto nelle motivazioni visto che i tempi stringono. Se l'esito dovesse essere negativo? Valuteremo il da farsi dopo aver letto il lodo».
«Abbiamo prodotto le memorie difensive a fronte delle inadempienze contestate, soffermandoci soprattutto sulla questione procedimentale che, secondo noi, è il vero problema di tutta questa storia. Abbiamo ribadito che non c'è stata data possibilità di far valere le nostre ragioni difensive. Tutto qui».
Teso, ma comunque fiducioso il presidente Sindoni: «Sono sereno e soddisfatto di come è andata. Siamo riusciti a dimostrare che se quelle inadempienza contestateci successivamente all'ammissione al campionato fossero state prodotte nei tempi corretti, non saremmo neanche potuti essere esclusi dal torneo ma, anzi, avremmo avuto un lasso di tempo congruo per correre ai ripari. C'è grande ottimismo, misurato, ma ottimismo. Peccato che la parte avversa (la Fip, ndr) si sia opposta all'acquisizione da parte del Collegio della documentazione bancaria in nostro possesso. Sono sempre più convinto che abbiamo ragione e che abbiamo fatto tutto ciò che era nelle nostre possibilità».
– Ma se dovesse andare per il verso sbagliato, ricorrerete al Tar del Lazio?
Pronta e secca la risposta di Sindoni: «Assolutamente sì. Abbiamo ragioni da far valere. Questa è una partita troppo importante per noi e speriamo di vincerla. Il 12 ottobre parte il campionato? Beh, spero che possa vederci ai nastri di partenza. Ci credo al cento per cento». E si allontana prendendo al volo un taxi.
Le impressioni? Troppi volti incupiti e tirati. Non un buon segno. Speriamo si tratti soltanto, appunto, di impressioni in un tiepido pomeriggio d'autunno romano e nulla più.