MERCATO 2008/09

FONTE: Ufficio Stampa Basket Ceglie Messapica
AUTORE: FRANCESCO ZIZZI


Rotti gli indugi, rotto il silenzio che aleggiava nell'ambiente messapico, ecco il Ceglie che piazza due colpi di mercato: messi sotto contratto il playmaker classe '88 Marco Travaglini proveniente dalla Libertas Taranto e il pivot classe '85 Emiliano Fucek la scorsa stagione in forza al Barcellona Pozzo di Gotto, formazione che ora disputerà il campionato di A dilettanti dopo aver "barattato" il proprio titolo sportivo con il Patti che farà la C dilettanti.
Break vincente quello della società cegliese con il general manager Lucio Laneve e il diesse Nicola Missere che si sono assicurati due elementi interessanti,giovani da consegnare nelle mani di coach Djukic che li aveva espressamente richiesti perchè ormai li seguiva da diverso tempo.
Di Emiliano Fucek si parla un gran bene da diverso tempo. Nato il 21 agosto del 1985 è alto 203 cm, può giocare sia da ala piccola che da centro puro, la scorsa stagione Fucek è stato uno degli artefici del gran campionato dei siciliani, culminato solamente con la sconfitta nella finalissima valida per la promozione in B2 contro l'Agrigento di coach Corpaci. Emiliano l'imperatore sognava di essere uno dei protagonisti della trionfale marcia di avvicinamento
alla B dilettanti ma ha dovuto arrendersi contro la sfortuna ed ha dovuto vedere da vicino gli avversari esultare per la promozione, da Mayer a Del Cadia a Emiliano Paparella. 3-1 incassato nella finalissima ed addio sogni di gloria.
Avrebbe sognato di regalare l'ultima gioia ai suoi tifosi, ai coach Coppolino (subentrato a Valerio Napoli) ai compagni Rhodes, Tartaglia,Contaldo,Manzo e c. ma ha dovuto piegarsi di fronte alla miglior precisione degli agrigentini.
Fucek lascia la Sicilia con 28 partite giocate, una media di 8.9 punti, frutto del 61.6 dalla media distanza, 25,2% dal pitturato, 55.8% dai tiri liberi, un 5.9 ai rimbalzi, valore di 11.1 a cui si sommano una buona media assist e una buona media di palloni recuperati. Veloce, agile, buon senso della posizione, fa della grinta e del carattere le sue armi di forza. E' un gran uomo squadra,
votato allo spirito di sacrificio, si esalta nella zona e nella box-and-one, nei pick'n'roll, caratteristiche necessarie per affrontare un campionato impegnativo come quello di C dilettanti. Fucek sa che ci sono tante differenze tra il campionato che ha appena disputato e in quello in cui andrà a cimentarsi, ma non vede l'ora di tuffarsi nella nuova avventura. Per il momento si tuffa nelle spiagge argentine, dove si trova adesso in relax e sarà a Ceglie
qualche giorno prima del raduno fissato il 16 agosto. Giusto il tempo di cercare casa e ambientarsi a Ceglie Messapica. Contratto biennale per Fucek, piena soddisfazione nelle parole del suo procuratore, l'avvocato Danilo Duggento: "Emiliano è un ragazzo con delle doti atletiche fuori dal comune - così il procuratore del pivot argentino - ha disputato un grandissimo campionato nelle file del Barcellona, è giovanissimo, ha talento puro da vendere, un ottimo pivot con buoni fondamentali, corre, conosce bene la posizione, sa saltare in area, ha un buon arresto e tiro, ed è inarrestabile nell'uno contro uno. Ci era stato richiesto da diverse società anche di categoria superiore, ma siamo rimasti convinti dall'offerta del Ceglie, una piazza importante, esigente, siamo rimasti impressionati perchè hanno manifestato grande interesse nei confronti del ragazzo, e abbiamo chiuso questa trattativa tra la soddisfazione generale. So che coach Djukic è un suo grande
estimatore, il coach è un grosso conoscitore in materia e ha fiutato l'affare giusto. Resta il rammarico per non aver centrato la promozione diretta contro Agrigento, Emiliano ha disputato un campionato ad altissimi livelli ed è pronto a ripetersi anche qui in Puglia. Ceglie è una piazza importante, di prestigio e merita la promozione perchè questa categoria Le va molto stretta".
Messo nero su bianco sul contratto, la giornata del Ceglie non è finita perchè subito dopo è stato piazzato un altro colpo che riempirà la casella dell'altro playmaker lasciata vacante da Alessandro Torrieri. Da Taranto arriva il baby Marco Travaglini, classe '88 nato il 5 febbraio, alto 185 cm, è un play-guardia che quest'anno ha conquistato una soffertissima salvezza con gli jonici regolando ai playout il Lucera. 26 partite disputate in questa stagione, media di 8.4 minuti a gara, un 42 % totale al tiro, veloce,
rapido nell'esecuzione, un enfant prodige maturato pienamente nella gestione di Marco Guerriero e a Ceglie si gioca le sue credenziali in una formazione costruita per tentare il salto di categoria. Marco si forma nelle giovanili del Ruvo di Puglia, per poi militare el Palestrina in B2, nell'Assi Brindisi in C2 e nel Fasano in Serie D. E' intraprendente il baby Marco e vista la sua giovane età non può far altro che migliorarsi, visto che troverà i minuti necessari per
alternarsi con l'altro play, Ivan Stuppia. Biennale anche per lui e prospettive importanti per questo ragazzo che sotto il profilo caratteriale può imparare tanto da gente come Beppe Vozza,rimasto a Ceglie dopo aver resistito a sirene di altre società, e da Daniele Fanelli, che ritroverà a Ceglie dopo l'importante esperienza in riva allo Jonio.
Il general manager Lucio Laneve accoglie con un fragoroso benvenuto i due nuovi arrivati: "Fucek e Travaglini li abbiamo seguiti con particolare interesse - afferma il gm cegliese - ci stiamo muovendo con molta cautela per quanto riguarda il settore degli under, con Stuppia prima e Marco poi credo ci siamo assicurati due ragazzi di talento, prodigiosi reduci da due campionati diversi negli obiettivi, ma soddisfacenti per gli esiti prodotti, ce li ha consigliati il nostro coach che ha un occhio particolare per i giovani, ce ne ha parlato assai bene e ci ha indotti a ingaggiarlo. Poi ci sono i senior Fanelli e appunto Fucek che garantiranno difesa, punti, tatticamente sono molto intelligenti, hanno un discreto senso della posizione e mettono in difficoltà gli avversari con contromosse che mandano in tilt le difese avversarie. Ma il
nostro mercato ora non finisce qui, presto piazzeremo altri colpi, di cui alcuni di spessore che daranno un impennata alle ambizioni della nostra squadra. Per alcuni stiamo limando i dettagli. Noi investiamo per giocatori che per caratteristiche tecniche, tattiche e comportamentali possano essere utili al nostro copione (il gioco), ovviamente conciliando esigenze reali con quelle economiche. Non faremo follie, ma faremo una squadra forte sulla carta in grado
di lottare fino alla fine".
Parole cariche di ottimismo quelle del general manager cegliese che regalano ottimismo alla piazza messapica. L'incantesimo del silenzio ora è rotto, e sta per nascere il Ceglie che verrà, quello 2008-09.