MERCATO 2008/09

Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno
Data: 11/07/2008
Autore: Franco De Simone

Fermo restando che la New Basket Brindisi, per scelte tecniche, ha deciso di non continuare ad usufruire più della collaborazione di Mauro Santoro, Tommaso Plateo, Marco Cardillo e Luca Vetrone, restano da decifrare i problemi legati ad Alejandro Muro ed a Franco Prelazzi.
alejandro muro
La questione Muro è davvero elementare: coach Giovanni Perdichizzi, a cui il patron Massimo Ferrarese ha giustamente confermato ampia stima e tutta la fiducia possibile, ha dettato il suo decalogo: tutti i giocatori partono allo stesso livello. Nessuno può arrogarsi il diritto di sentirsi titolare dello startyng five. Decisione dalla quale non c’è per nessuno una deroga. Muro, se accetta il «diktat» è ancora un componente l’organico della New Basket anche in Legadue.
Ai dirigenti, ciò che decide il coach sta bene. E in virtù di ciò, per il tramite il suo procuratore, hanno fatto conoscere al paraguaiano l’intenzione di volergli rinnovare il contratto, per un anno ancora, alle stesse condizioni economiche dello scorso anno. A Muro la risposta che non ha ancora fatto conoscere.
È fin troppo evidente che la guardia di Montevideo vorrebbe giocarsi alla grande la possibilità di sottoscrivere un contratto biennale. Conoscendolo, però, non dovrebbe esser molto contento di sottostare al «decalogo» del coach. Perché dovrebbe quanto meno partire alla pari con la guardia americana che Perdichizzi intende inserire nel suo roster. Se non in posizione di subalternità. C’è da chiedersi se Muro accetterà mai una simile condizione e quindi, lottare per cercare di partire nel quintetto base. Per il coach sarebbe il massimo vedere due giocatori lottare per il po sto da titolare. Anche se poi è tutta da vedere la reazione dello «scontento». In ogni caso, problemi di coach Perdichizzi.
Franco Prelazzi
La questione, in questo caso, è molto più semplice. Prelazzi ha un biennale, con un rimborso annuale piuttosto importante. C’è, nel panorama della A Dilettanti, una società disposta a dare al pivot argentino la somma che Brindisi, in ogni caso, gli deve? Se ci sarà allora si potranno aprire le porte per Manuele Mocavero. Caso contrario, nessuno ha intenzione di ripetere la storia Li Vecchi. Pertanto, anche su questo problema, in società hanno tutti le idee molto chiare. E poi non è forse vero che Prelazzi, con Perdichizzi, è notevolmente cresciuto, risultando spesso e volentieri molto importante per le sorti del risultato finale?