L'Audax Reggio accetta la sfida «Torneo duro ma ci siamo anche noi»
FONTE: Gazzetta del Sud
AUTORE: Valerio Chinè
(martedì 25 settembre 2007)
REGGIO CALABRIA. L'Audax è pronta a raccogliere il guanto di sfida, pur consapevole delle responsabilità che stavolta – più di altre occasioni – gravano sulle sue spalle. Il presidente Fortunato Vita, deus ex machina del quintetto reggino militante in C1, è ben conscio delle pressioni che potrebbero frapporsi sul cammino. «È il nostro secondo anno di C1 e conserviamo tanto entusiasmo. Abbiamo rafforzato la società, concentrandoci sullo staff dirigenziale e tecnico, perché ci siamo resi conto che ormai a certi livelli le società di pallacanestro sono delle vere e proprie aziende. Se non c'è una struttura solida e forte, con il solo impegno non ci si può consolidare. Abbiamo un progetto pluriennale, tante persone che gravitano attorno alla società, a breve ufficializzeremo un nuovo programma di reclutamento sul territorio provinciale».
– Grande responsabilità essere divenuti la massima rappresentante cestistica della città.
«Più che altro un grande rammarico; ci eravamo sempre prefissi di essere il trampolino di lancio per la serie A, al massimo volevamo arrivare in C1 o B2 per ambire a essere un serbatoio da cui la Viola potesse attingere. La scomparsa della Viola rappresenta un danno notevole per il movimento, ma anche la dimostrazione che se non c'è un'organizzazione i soldi non servono».
– Che Audax sarà quest'anno?
«Sono soddisfatto della squadra messa in piedi, nonostante un mercato difficile. Non siamo ancora in grado di partecipare ad aste con club campani o siciliani che hanno budget superiori. Teoricamente abbiamo perso qualcosa nel potenziale offensivo senza Iaria e Tramontana, ma siamo più equilibrati grazie alla presenza di un centro vero. Poi ci sono tanti giovani che ben figureranno, abbiamo un Under 21 che darà parecchie soddisfazioni».
– Il girone H finalmente punta sulla qualità: tanti buoni giocatori e squadre attrezzate per non stare a disagio al piano superiore.
«Vedo quattro squadre sopra la media: Barcellona e Sarno su tutti, poi Agrigento e Ragusa. Difficile trovare un quintetto "materasso"».
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...perché il basket, come qualsiasi altra disciplina, porta il nome della città sui campi d'Italia, su internet, sulla bocca di tanti...
FORZA BARCELLONA .... SEMPRE E COMUNQUE!!!!!