COMMENTI E VARIE

Tratto da Barcellonacity.it
Data: 29/10/2007
Ennesima prova incolore dei giallorossi

Copione rispettato al d'Alcontres con l'Igea che incappa nell'ennesima prestazione deludente davanti al suo generoso ma stanco pubblico, sfinito ormai da una squadra incapace di imporre il proprio gioco a qualsiasi tipo di avversario. Già il gioco, questo sconosciuto. L'ultima gara tra le mura amiche degna di essere ricordata rimane il 3-2 al Marcianise della scorsa stagione, quando l'Igea targata Ammirata strappò una caterva di applausi ai suoi impagabili tifosi. Quest'anno, se si esclude la prova d'orgoglio con la Vigor, solo amarezze e partite soporifere oltre ogni misura. Un solo, consolidato, schema offensivo, sempre lo stesso: lancio di 60 metri dai difensori verso le punte, chiamate a cavalcate solitarie ed esposte a brutte figure. Anche ieri, al cospetto di una Vibonese in vena di regali, l'Igea non ha saputo gestire un match che si era messo subito sul binario giusto. Di Cosmo e Montella hanno continuato a farsi i "dispettucci" ignorandosi a vicenda (manco se si stessero giocando il primo posto nella classifica cannonieri!!!) e, passati i 30 minuti di autonomia fisica, la compagine giallorossa si è consegnata agli ospiti che hanno dominato per i restanti due terzi dell'incontro. Alla fine è andata pure bene a Panarello e compagni, perchè se c'era una squadra che poteva vincere, era la Vibonese di mister Di Somma. Certo l'Igea e il suo allenatore hanno goduto sin qui di una smisurata simpatia da parte della stampa e dei mass media, ma così facendo si finisce con l'ingannare i tifosi, i quali meritano invece analisi il più possibile vicine alla realtà dei fatti. E allora ci corre l'obbligo di sottolineare per l'ennesima volta ciò che andiamo ripetendo sin da luglio: quella messa in piedi dal presidente Bonina è un'Igea da ultimi posti, con parecchi giocatori di categoria inferiore, un tecnico non altezza, dei preparatori inadeguati, e una "comparanza" con il Messina che porta dritta in serie D. Tuttavia conserviamo ancora la speranza di essere smentiti, dai calciatori sul campo e dal presidente dietro la scrivania. I primi sono chiamati ad uscire dal doppio turno esterno di Scafati e Melfi con almeno tre punti, il secondo deve subito portare a Barcellona tre svincolati (senza aspettare gennaio). Se veramente gli interessa ancora salvare l'Igea dalla retrocessione.

PS Se non è destabilizzare l'ambiente queste cose scritte, siamo davvero al paradosso, ancora è lunga, non fasciamoci la testa prima di essercela eventualmente rotta, e finiamola con queste allusioni al basket che hanno rotto davvero, non sipuò farne una colpa al presidente se ha deciso di cambiare investimenti e trovare nuovi stimoli, leggete questo commento...

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29/10/2007 - CANTAGALLI
La Sicilia è una regione autonoma a statuto speciale, facente parte dell'Italia insulare. Coi suoi 25.710 km² è la regione più estesa d'Italia nonché, coi suoi 25.460 km², la più grande isola del Mar Mediterraneo. È abitata da oltre 5 milioni di persone. Le sue massime realta' sportive sono nell'ordine : palermo calcio, catania calcio, messina calcio, igea virtus calcio e gela calcio. diamo a cesare quel che' e' di cesare, perche' l'IGEA VIRTUS NON E' UN PROGETTO. l'IGEA VIRTUS NON E' UN PROGETTO. l'IGEA VIRTUS E' BARCELLONA. E NESSUN COCORITO APPENA PROGETTATO NE PRENDERA' MAI IL POSTO. OK ?

Secondo voi l'allusione con quale Progetto é???