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GAZZETTA DEL SUD
serie d timida speranza per sostituire di lullo scaricato dal sindaco
Messina-Bonina, spiraglio
Lunedì incontro con D'Angelo per verificare conti e possibilità
Pietro Mazzù
messina
Uno spiraglio in fondo al tunnel s'intravede. Nulla di accecante, ma un barlume di luce seppur fioca si fa strada in mezzo al buio più totale nel quale Di Lullo e i suoi soci hanno trascinato il calcio messinese nelle ultime settimane. A fronte di parecchie insistenze da più parti – sembra anche a livello istituzionale – l'imprenditore barcellonese nonché ex presidente dell'Igea Virtus, Immacolato Bonina, ha accettato di sedersi a un tavolo per verificare se ci sono le possibilità di dare una svolta a una situazione a dir poco drammatica. I fatti: Bonina si incontrerà lunedì con l'avvocato Maurilio D'Angelo, che è stato il rappresentante legale del gruppo Di Lullo, per vedere se ci sono le possibilità concrete di una cessione dell'Acr Messina. Non è escluso che in questa vicenda sia coinvolto anche il sindaco il quale ieri, intanto, ha replicato in maniera durissima alle parole della Chierichella definendo gli attuali dirigenti giallorossi «degli approfittatori, degli speculatori e dei personaggi che non sono in grado di poter gestire il calcio in una città come Messina. A questo punto non voglio aver nulla a che fare con questi soggetti – ha continuato il primo cittadino – perché la storia della foresteria non sta in piedi. Abbiamo avuto il via libera del gip soltanto alle 16, dopodiché c'erano delle valutazioni di carattere logistico da fare come l'inventario della struttura e di ciò che si trovava all'interno e, naturalmente, fissare il canone d'affitto. Procedure che avrebbero comportato un'attesa non superiore a un paio di giorni. Una società seria ed economicamente solida non avrebbe avuto alcuna difficoltà a piazzare poche decine di ragazzi in un hotel o in un residence. Ma d'altra parte, cosa ci si poteva aspettare da una dirigenza che dopo più di tre mesi non ha un direttore generale, un direttore sportivo, un allenatore e un organico? Per me il discorso con questi signori finisce qui».
Rottura totale, quindi, tra Buzzanca e Di Lullo. Ma si tratta di una situazione che potrebbe portare ad altri sviluppi: come detto, infatti, Bonina ha fatto un passo in avanti dopo che, in un primo momento, aveva gentilmente declinato il primo invito scaturito direttamente dal cuore della tifoseria giallorossa.
Prima di innescare equivoci o o facili entusiasmi, va detto però che l'imprenditore di Barcellona ha fatto sapere di essere disponibile eventualmente in un progetto più ampio che coinvolga altri imprenditori locali. Non vuole, insomma, accollarsi l'intera operazione da solo perché si rende conto che l'impegno in una città come Messina sarebbe abbastanza gravoso. Non è tanto, ma è già qualcosa perché, fino ad oggi, c'era stato un assoluto silenzio per quanto riguarda la reale possibilità di successione a una proprietà che ha ampiamente dimostrato di non essere all'altezza della situazione.
Intanto, per esempio, ci sarebbe da discutere il costo dell'eventuale cessione: la Chierichella ha "sparato" seicentomila euro ma è ovvio che si tratta di un prezzo sovradimensionato perché, conti alla mano l'attuale dirigenza ha sborsato i 210 mila euro per l'aggiudicazione del titolo, più qualche altra spesa burocratica annessa. Non risulta alcun pagamento di tesserati o dipendenti. Comunque sia, siamo ben al di sotto della cifra richiesta: la metà già sarebbe più che sufficiente per coprire gli investimenti prodotti fin qui.
Intanto stamattina a Palazzo Zanca proprio Di Lullo incontrerà i consiglieri comunali su iniziativa del vice presidente del Consiglio, Trischitta, il quale ha tenuto a precisare che «le nostre decisioni prenderanno in considerazione la volontà dei tifosi e che, sin da ora, esprimiamo solidarietà al sindaco per le gravi accuse e gli improperi rivoltigli dai dirigenti dell'Acr».
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