Dopo la vittoria casalinga ai danni di una rimaneggiata Agrigento, la FMC Ferentino si è conquistata il terzo posto in classifica, a parità di punti con Tortona.
Neanche il tempo di festeggiare che Gigli e compagni sono chiamati a confermare il proprio trend positivo sull’ostico campo di Barcellona, chiamata letteralmente all’impresa per fermare la compagine amaranto per sperare in una sempre meno probabile salvezza. Mai dare per morta però la squadra siciliana, che per anni ha incantato grazie al gioco spumeggiante e grazie ai propri tifosi, da sempre grande vanto della città e della pallacanestro in generale.
La sfida sulla carta sembra non aver dubbi, Ferentino è sostanzialmente obbligata al successo visto che è data come la stra-favorita,
ma occhio al fattore campo e ad una squadra come Barcellona che, pur essendo inferiore a livello di roster,
su partita singola contro i grandi avversari da sempre qualcosa in più per portare a casa due punti che valgono tanto oro quanto pesano, perché la situazione non è ancora disperata ma non è neanche delle più rosee. Analizzando la gara più dettagliatamente, le due squadre arrivano alla gara con due situazioni completamente differenti, Ferentino viaggia letteralmente sulle ali dell’entusiasmo e cercherà di cogliere il settimo successo nelle ultime otto gare, mentre la Briosa, ultima in classifica a quota 10 punti, proverà a fermare il momento positivo della squadra amaranto cercando di dimenticare la sconfitta interna subita nel turno infrasettimanale contro Tortona.
L’ importante per le compagini sarà di approcciare la partita nel modo giusto, imponendo il proprio ritmo ed evitare di esporre eccessivamente i propri punti deboli a favore dell’avversario. La Briosa dovrà sicuramente fare attenzione nei primi minuti della gara a Gigli, che anche se non sta sfornando numericamente delle prestazioni superlative, se riesce ad essere pericoloso all’inizio della partita, poi favorisce i propri compagni lasciandoli liberi sul perimetro visto che la difesa avversaria è costretta ad adattarsi al suo gioco interno raddoppiandolo. Qui entrano in gioco i vari Raymond Imbrò e tutti i tiratori della squadra laziale, che saranno fondamentali anche nel caso contrario, ossia se Gigli non dovesse trovare spazio a centro area, saranno loro con il tiro dalla lunga ad aprire l’area avversaria e a lasciare Gigli libero di giocare in post basso. Dall’altra parte, Ferentino deve essere attenta alla transizione di Barcellona e all’intensità difensiva che metterà in campo la squadra siciliana, che trova forza e carica agonistica tra le mura amiche. Ricapitolando,
la sfida, senza confronto sulla carta, potrà regalarci un equilibrio imprevisto, perché non bisogna mai sottovalutare l’orgoglio di una squadra che ha dato tantissimo alla pallacanestro di questa categoria negli anni e che in questo momento sta affrontando un capitolo difficile della propria storia.
Alessandro Maritato