Il Pagellone della settimana - Che James: Ferentino ha il suo re, Delroy James.Harris e Cournooh entusiasmano Bologna
- La Voce di Romagna -
13/02/2013 11:25 - VOTO 10 a Delroy James (36 punti, 12/21 dal campo, 11 rimbalzi, 4 recuperi e 3 assist), i trentelli abbondanti bisogna pur sempre farli, anche se giochi contro i bambini spauriti di Trieste, ormai orfani dei "genitori" perché in tempo di guerra i vecchi vanno al fronte e i giovani restano li, a salvare ampiamente la faccia del Paese che non se lo meriterebbe. Essendo sport, e non una ricetta medica o una guerra inevitabile, il senso di tutto ciò comunque ci sfugge. Anomalia.
VOTO 9 a Ricky Harris (32,11/15, 3 recuperi e 3 assist) e David Cournooh (19, 8/15,4 rimbalzi e 4 assist), Jesi ormai ha sbaraccato anche le uscite di sicurezza però qui, nonostante la Fossa vada a Milano a rappresentare la tomba di chi non c'è più - ne mai più ci sarà -, l'entusiasmo rischia di concepire un miracolo sportivo a prova di resurrezione. Rerti-tudo.
VOTO 8 a Miroslav Todic (21, 9/16, 11 rimbalzi), qui la solitudine dei numeri primi è solo l'inizio di un processo a "piano inclinato" già visto, purtroppo più volte, in Romagna. Resta la strana storia di un ragazzo magari non sorridente come Roderick, ma alla resa dei conti molto più incline a render merito alla piazza più piena della LegaDue. Troppo pane nessun dente.
VOTO 7 a Taylor Battle (29,11 /19,4 rimbalzi e 5 assist), i dati di fatto sono prove inconfutabili. Una è che 'sto ragazzo salta e lazza che è una meraviglia, l'altro è che il Poz è super, fa morir dal ridere, è uno spot per il basket, ma soprattutto da quando è arrivato lui Capo d'Orlando è passata da "ground zero" a "vista playoff" giocando pure benissimo. Li allenerà pure, voi cosa dite?
VOTO 6 aJobeyThomas(17,3/5darre, 3 assist) e Taurean Green (20, 5/6 da tre, 3 assist), Perdichizzi stava seriamente per perdere contro i dieci piccoli indiani farciti dal bambino prodigio al quale bisogna insegnare a tirare i liberi. Poi sono arrivati loro, bombe senza ritmo da 8 metri, ed è subito sera. Crash boom bang.
VOTO 5 a Paul Marigney (10, 5/14, 3 perse), a Veroli quelli buoni, nel contratto, firmano che: a) se l'anno prima son stati promossi in serie A, l'anno dopo guai al mondo; b) se arrivano in corso d'opera, non devono apportare alcunché beneficio; e) l'importante è partecipare e riceve il bonifico. Bengodi.
VOTO 4 a Francesco De Nicolao (2 perse e 3 falli in 9 minuti), perché a 20 anni si può procreare, guidare, imprendere, viaggiare, cazzeggiare. Quindi ci di deve responsabilizzare, altrimenti stiamo qui a pettinare i Big Jim aspettando che ci portino la carriera sul piatto d'argento. Cicciobelli.
VOTO 3 ad Antonio Porta (1/3,2 perse) e Patrick Baldassarre (2/9), pare che il loro tempo in quel di Scafati, dove la pazienza già di per se è pochina, sia finito. Del resto del play che ragionava e ora sragiona, e del golden boy che schiacciava anche l'aria e ora schiaccia solo pisolini, hanno mandato i cugini scarsi. Treno o autostop?
VOTO 2 a Melvin Sanders (0/7, -7), fosse stato per lui più che Pozzo di Gotto sarebbe stato un Pozzo e basta. Da buttar-cisi dentro tipo la bambina di The Ring. Improponibile.
VOT0 1 a Ryan Hoover (1/2,3 perse, -5, 5 falli), se si smarona pure lui siamo al digestivo, altro che frutta e caffè. Ma del resto non retrocede nessuno, per cui tutto è bene quel che finisce male. La compagnia dello struzzo.
VOTO 0 al fuggi fuggi generale di un campionato che si sapeva già sarebbe finito così, altro che trionfalismi da inutili Ali Star Game (in confronto il Q-Round aveva un senso compiuto notevole) o artifizi televisivi quando la metà delle volte non si capisce dove fisicamente sia, il pubblico. Abbiate fede: ci si dimenticherà di tutto, i tarallucci e il vino sono già in magazzino. Ad maiora (cioè mai).
Matteo Peppucc