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Tezenis Verona, cede il ginocchio di SuperMario Ghersetti. Cercasi un lungo

Ghersetti resterà fermo per non meno di un mese e la società è alla ricerca di un sostituto. I tempi sono brevissimi, vista anche l´indisponibilità di Ganeto

- L'Arena -

13/02/2013 09:06 - Bruno Fabris
Per ragione e per forza. La Tezenis Verona potrebbe essere alla vigilia di un bel ribaltone tecnico, figlio dei risultati ma anche dei tanti, troppi infortuni. E con due squadre (Forlì e Trieste) che sgomitano alle stessa quota 16 occupata dai gialloblù (che mantengono la settima piazza per gli scontri a diretti a favore), altre due (Ferentino e Capo d´Orlando) che sono appena due punti più sotto e la coppia Veroli-Jesi che insegue a quota 12 in casa Verona non è più tempo di usare le belle maniere né di fare gli schizzinosi. Serve un salto di qualità. Ed è ovvio che nel mirino ci siano i giocatori che hanno disatteso le ambizioni iniziali: sia dal punto di vista tecnico (McConnell su tutti) che dal punto di vista fisico (Ghersetti e Ganeto). Ma mentre la società continua la ricerca di un playmaker che prenda il posto di Mickey, l´urgenza chiama invece a puntare i riflettori sul reparto dei lunghi.
L´infortunio patito al ginocchio sinistro da Mario Ghersetti sabato sera contro Pistoia, infatti, si è rivelato più grave del previsto. Al punto che ieri il giocatore ha passato la mattinata alla clinica «Villa Laura» di Bologna impegnato in esami clinici. Ed il risultato della risonanza magnetica è stato non pessimo, ma non certo buono per lui e per il gruppo: «Distorsione del collaterale mediale di secondo/terzo grado», ha sentenziato Alessandro Lelli, responsabile del raggruppamento chirurgico e specializzato in chirurgia del ginocchio. In pratica l´italoargentino dovrà tenere un tutore per almeno due settimane prima di poter iniziare la rieducazione ed il recupero. Come dire che coach Alessandro Ramagli lo ha perso per non meno di un mese. Ghersetti salterà certamente le due trasferte siciliane e la partita interna contro la Centrale del Latte Brescia dell´8 marzo: solo un recupero veloce e fortunato gli permetterà di poter tornare in campo il 17 marzo per l´impegno della settima giornata di ritorno al PalaDozza, contro la Biancoblù Bologna. Più probabile l´attesa fino alla sfida interna di sette giorni dopo contro Imola.
Il colpo che ha costretto il ginocchio sinistro di Ghersetti ad una torsione innaturale, arrivato dopo cinque minuti di gara sabato sera contro Pistoia, costerà dunque assai caro alla Scaligera. In termini agonistici: perché il gruppo perde per oltre un mese uno dei suoi interpreti più esperti. Ma anche in termini economici. Impossibile - tenendo conto pure dell´indisponibilità di Gabriele Ganeto, non ancora recuperato per la trasferta di Cefalù - non trovare nel più breve tempo possibile un sostituto che possa coprire il vuoto lasciato dall´italoargentino. La società si sta già muovendo e non sarà comunque facile trovare un italiano che abbia i riquisiti tecnici e che accetti un contratto per un paio di mesi. Quasi certamente il general manager Alessandro Giuliani dovrà proporre un accordo più dispendioso da qui alla fine della stagione, anche perché in ogni caso un lungo in più servirà vista la fragilità fisica di Ganeto. I tempi, in ogni caso, dovranno essere brevissimi e non è detto che già tra oggi e domani ci sia una faccia nuova ad allenarsi con il resto del gruppo gialloblù.
L´urgenza per questa sostituzione ha fatto passare in secondo piano l´altro impegno di mercato della Tezenis: il nuovo playmaker americano che dovrà guidare la squadra al posto del deludente McConnell. L´ultima sconfitta contro Pistoia - la seconda in casa - per come è maturata non può essere certo addossata esclusivamente all´ultima, sciagurata scelta di Mickey. Ma è anche vero che quella mancata bomba della disperazione a 2" dalla fine, tramutata nel più inutile degli assist sotto canestro a Lawal, è troppo simile a quanto successe nel finale della prima sconfitta casalinga della Tezenis. Accadde lo scorso 14 dicembre, sempre al PalaOlimpia, contro la Givova Scafati. Con il punteggio fermo sul 63-65, ad un secondo dalla sirena finale, proprio McConnell andò in lunetta per due tiri liberi che potevano dare il pareggio. Sbagliato il primo, l´americano aveva un´unica scelta possibile: sbagliare anche il secondo mandando il pallone sul ferro e sperare che qualcuno buttasse dentro il rimbalzo successivo. Dalla panchina ci fu chi gli gridò: «Buttala fuori!». Cosa che lui fece. Letteralmente. Sparando, cioè, il pallone a fondo campo un metro sotto il tabellone.
Se due indizi non sono ancora una prova... poco ci manca. Anche se qualcuno, in società, spera anche che McConnell torni ad essere di colpo quello di Jesi. Magari già al PalaTricoli di Cefalù, dove domenica la Tezenis andrà ad affrontare la Sigma Barcellona.