''Igea Virtus, io ci credo''
Il tecnico oggi dovrebbe incontrare i dirigenti per fare il punto della situazione. Campolo: ''Non fuggo di fronte alle difficolta', la squadra gioca un discreto calcio''
In casa Igea, forse sarebbe il caso di capire che la soluzione al problema consiste nell'ammettere... che non vi è soluzione. Il problema in questione è la Virtus, ultima nel girone C di Seconda Divisione ( a undici punti dal Noicattaro, prossimo avversario dei barcellonesi) fra promesse ( con una tabella salvezza non rispettata) e dissidi fra dirigenza e tifoseria. L'unica via da percorre conduce al futuro.
CRISI - Intanto la società prende tempo. Il diesse Daniele Muscariello e il presidente Massimiliano Rendina (il rallista romano che ha acquistato la squadra nel gennaio scorso) si chiudono nel silenzio. Oggi ci potrebbe essere un confronto fra la società e l'allenatore Sergio Campolo. Il tecnico subentrato all'esonerato Zampollini resta al suo posto: « Credo nel progetto e mi ritengo un professionista serio, che non fugge di fronte alle difficoltà. La squadra gioca un discreto calcio, ma le difficoltà di classifica si ripercuotono sul campo. Basta subire un gol e il gruppo perde fiducia nei propri mezzi, si affanna alla ricerca del risultato, perdendo calma e lucidità». La situazione sembra compromessa, ma Campolo ha orgoglio da vendere: «Ho accettato questo incarico, perché credevo nella società. E, fino a prova contraria, continuo a crederci».
(17 Marzo 2010)
Tratto da: Corriere dello Sport___________________________________________
NOI...NOI...SIAMO...SIAMO...BARCELLONESI...