Toscana, A dilettanti e riforma: parla Faraoni
Serie A dilettanti e squadre toscane. Nel primo anno della ex B-1 il bilancio delle squadre toscane non può essere dei più positivi. Solo la Virtus Siena, ancora in corsa per la promozione in Legadue, sta tenendo alta la bandiera della Toscana. Per Montecatini e soprattutto Firenze invece la stagione già conclusa non è stata delle più scintillanti. I termali si sono salvati ai play out al termine di un campionato travagliato, mentre Firenze ha chiuso con una retrocessione in B dilettanti quasi pronosticata. Di Toscana, di basket, ma anche di tanto altro parliamo con Massimo Faraoni. Il dirigente livornese, una delle personalità più influenti della pallacanestro italiana, negli anni protagonista di successi importanti a Livorno, Montecatini e Virtus Bologna, analizza così la Toscana della pallacanestro ed il movimento della serie A dilettanti.
Fonte: www.serieadilettanti.it
di Niccolò Casalsoli
Faraoni, per la Toscana di serie A dilettanti si sta chiudendo un’annata in “chiaroscuro”. Solo la Virtus Siena ha un bilancio positivo sotto il punto di vista dei risultati.
“Credo che Siena sia un’isola felice per quello che riguarda la pallacanestro. E non parlo solo per la presenza del Monte dei Paschi, per la fondazione, ma anche per la passione che c’è per il basket. La Virtus Siena sta disputando una buonissima stagione. Negli ultimi anni hanno ottenuto degli ottimi risultati sia a livello di prima squadra, con Salieri lo scorso anno e con Billeri quest’anno, che a livello giovanile dove è uscito un giocatore importante come Rullo e se ne stanno affacciando altri interessanti come Imbrò. Il presidente Bruttini è stato bravo a mantenere una buona struttura societaria. Per il futuro della Virtus spererei in un accordo tecnico con la Mens Sana per essere, se non totalmente, almeno al cinquanta percento, una società di sviluppo del grande bacino di giocatori che ha a disposizione la Mens Sana stessa. Questo tipo di soluzione andrebbe a vantaggio di tutto il movimento del basket senese”.
Per Montecatini è arrivata una faticosa salvezza.
“Per Montecatini non è stata una stagione facile, ma aver mantenuto la categoria è un fatto positivo. Credo che adesso sia arrivato il momento di tirare una riga e ripartire da zero con una squadra più giovane. E’ il momento di ripartire con un progetto almeno su base biennale. Credo sia arrivato il momento di dimenticarsi dei tempi della serie A, della Legadue. E’ inutile coltivare dei sogni, delle manie di grandezza se non ci sono le forze economiche e tecniche per portare avanti un determinato tipo di progetto. Montecatini però se riprogramma, come fu fatto quando ero dirigente là, potrà ripartire e togliersi delle soddisfazioni. L’importante è che ci siano idee chiare secondo le forze economiche e tecniche che la società mette a disposizione. Non è un problema dire che il budget è questo, l’importante è difendere il progetto che si sta cercando di portare avanti. I programmi con i giovani si possono fare, l’importante è avere pazienza. Soprattutto quando si perde”.
La nota dolente è sicuramente la retrocessione in serie B dilettanti di Firenze.“A Firenze in questa stagione c’è stata tanta fortuna. Un merito va sicuramente dato a chi si è preso l’onere di salvare il titolo, ovvero la dirigenza e la Mabo Prefabbricati, che in due anni a Firenze ha dato molto. Un conto infatti è stato ripartire dalla A dilettanti ed un altro sarebbe stato ripartire dalla serie D. Firenze ha pagato una situazione di ritardo rispetto alle altre squadre della serie A dilettanti. Soprattutto sul mercato della scorsa estate. Una volta salvato il titolo, la società ha dovuto costruire la squadra in un mercato che non forniva più tanti giocatori. In più la squadra è partita con un mese di ritardo per la preparazione. Insomma è stata un’annata difficile, condizionata da tanti infortuni e da scelte non sempre prese nel momento giusto, come quella di Bertolini, che è arrivato in ritardo pur essendo libero già a dicembre. Chissà se il suo arrivo anticipato avrebbe permesso alla squadra di vincere qualche gara in più sul finire del 2008 e magari agganciare un posto per i play out”.
Come per Montecatini, anche per Firenze l’obiettivo è ripartire subito per costruire il futuro.
“Credo che a Firenze si debba principalmente costruire una struttura societaria che faccia ruotare quelle tre-quattro società che curano il settore giovanile. La città di Firenze ha una base di settore giovanile molto importante; si devono però eliminare quelle ripicche e gelosie fra le società fiorentine che hanno fatto sì, per esempio, che un giovane come Zerini sia andato a Castelfiorentino, o che comunque un giocatore di queste società vada ad una società professionistica non Toscana. Questi avvenimenti non aiutano la crescita di Firenze. Ribadisco l’importanza della creazione di una struttura societaria paraprofessionistica, dove si faccia un piano triennale per incentivare la pallacanestro fiorentina. Solo così si può programmare bene un campionato di B o A dilettanti che sia e puntare, nel girone di qualche anno, a fare un salto in Legadue come ha fatto Pistoia. Ruoli, competenze e responsabilità devono essere chiare, fin dall’inizio. La Montepaschi Siena raggiunge grandi obiettivi perché ha chiaro questo schema. Da lì si parte per una qualsiasi crescita. Livorno è partita dalla C-1 ed è arrivata in serie A perché aveva chiaro questo quadro di regole”.
In serie A dilettanti si parla tanto di allargamento dell’organico del campionato da 28 a 32 squadre. Già nella prossima stagione. Quale è la sua idea?
“Non credo che sia il caso di allargare gli organici. Guardo le classifiche di serie C dilettanti, dove gli organici sono a sedici squadre in ciascun girone, e vedo che ci sono squadre che in dieci mesi hanno vinto quattro, massimo cinque partite. Ci sono società che in A dilettanti non pagano stipendi da gennaio. Sponsor che hanno ridotti le sponsorizzazioni del trenta, quaranta percento, anche a stagione in corso. Con queste premesse, con una crisi mondiale che porterà meno soldi nel mondo del basket ed una conseguente necessità di risparmiare, come è possibile allargare gli organici e pensare di spendere meno? Il settantacinque percento delle spese di una società è dato dall’allestimento della squadra e dello staff tecnico. Con lo stesso numero di giocatori ed una maggiore richiesta il prezzo per prendere questi stessi giocatori aumenterà, è una regola di mercato. Come si può dire quindi che si spenderà meno? In Italia poi non c’è una produzione di giocatori così elevata a livello tecnico per campionati di livello paraprofessionistico come quello di A dilettanti. Lo dico ancora, per me sarebbe uno sbaglio, un grosso sbaglio tornare con l’organico del campionato a trentadue squadre. Così come credo sia un errore non aumentare il numero degli under, come era previsto dalla programmazione iniziale”.
A proposito di giovani, qualche elemento interessante questa annata di A dilettanti lo ha proposto.
“I giovani buoni in Italia ci sono, anche se i nostri ragazzi devono migliorare come atteggiamento, sacrificio e mentalità. Non tutti hanno chiaro che queste tre caratteristiche ci devono essere se si vuole arrivare a giocare ad un livello importante. E’ troppo facile arrivare in serie A, in Legadue dopo aver fatto bene un anno; troppo facile avere un procuratore che ti trova un contratto economicamente vantaggioso subito. Negli ultimi anni ho avuto la fortuna di monitorare tornei e campionati giovanili internazionali ed ho visto ragazzi con un’altra mentalità, un altro spirito di sacrificio rispetto alla maggior parte dei nostri giovani”.
Il prossimo sarà forse l’ultimo anno della serie A dilettanti. Si parla infatti di una riforma dei campionati sempre più vicina.
“La precedente gestione della federazione aveva già in programma una riforma dei campionati che fu stoppata da alcuni personaggi che fecero di tutto per non farla andare avanti. Fatta questa premessa, la riforma può partire solo dal 2010/2011 con una programmazione già decisa un anno prima. Sarebbe scorretto dire che chi è retrocesso è riammesso e chi non è promosso ha vinto lo stesso il campionato. Non sarebbe corretto per chi ha fatto investimenti rispettando certe regole”.
[Modificato da Exsottosopra 12/05/2009 21:17]
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