17/12/2008 09:22 |
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| | | OFFLINE | Post: 606 Post: 606 | Città: MILANO | Sesso: Maschile | Patrizio | |
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''Igea, una sconfitta da non dimenticare''
Il tecnico Castellucci non fa drammi sulla batosta subita domenica ad opera del Monopoli ma mette in guardia la squadra.
«Sono stati più forti di noi». Sei parole, pronunciate a fine gara e ripetute ieri da Ezio Castellucci. Abbastanza per capire cosa è successo a Monopoli alla sua Igea Virtus. La batosta più pesante dell'anno (4-1) non spinge il tecnico a cercare alibi. «Semplicemente sono stati più forti» dice senza difficoltà. «In certi casi aggiunge - è ingiusto cercare scuse per una sconfitta meritata e arrivata dopo una partita che gli avversari hanno giocato benissimo. Quando la mia squadra gioca bene e vince con merito mi aspetto che i miei avversari lo riconoscano. Così stavolta riconosco che il Monopoli ha stravinto meritatamente». Onesto e come sempre corretto Ezio Castellucci ha parole di elogio anche per i suoi ragazzi. In una giornata così difficile riconosce ai suoi una dote rara: «Abbiamo perso male ma abbiamo perso con grande dignità. Era una giornata difficilissima, il primo tempo è stato una grande sofferenza. Siamo andati al riposo sul 4- 0 ma non siamo crollati, siamo rimasti in piedi. I ragazzi in campo, io in panchina. Con tanta amarezza ma anche con il petto in fuori. E' bello condividere le vittorie ed è giusto condividere le sconfitte». Castellucci l'ha vissuta, questa sconfitta, come i giocatori in campo: « Solo chi è stato calciatore può capire cosa vuol dire vivere un pomeriggio così. Per una volta non mi sono sentito l'allenatore dell'Igea, mi sono immedesimato nei miei ragazzi. Ho condiviso con loro questo giorno brutto perché ho capito cosa stavano passando. E' stata una giornata dura, adesso però va messa in archivio» . Guai però a dimenticarla: «Non voglio assolutamente che accada questo. Voglio anzi che i ragazzi se la ricordino perché anche le sconfitte aiutano a crescere ed il nostro processo di maturazione è in corso». Difficile, se non impossibile spiegare i contenuti tecnici di un match in cui oggettivamente niente ha funzionato. Castellucci non si sofferma troppo su questioni che hanno valore relativo: «Quando prendi gol dopo 35 secondi con una rovesciata che finisce all'incrocio dei pali è difficile che i tuoi programmi e la tua tattica assumano significato. Di certo avevamo avuto una settimana difficile, eravamo in emergenza, avevamo dovuto adattare Matinella che era al rientro al ruolo di centrale difensivo. E poi venivamo da un fine settimana senza allenamenti per colpa del maltempo» . Insomma, a guardar bene le attenuanti c'erano tutte. Castellucci, semplicemente, non le vuole. Preferisce tenersi questa sconfitta e provare a riscattarla presto. L'Igea sta facendo comunque benissimo e non basta un passaggio a vuoto per rovinare tre mesi di lavoro. «E poi la seconda divisione è un campionato strano. C'è equilibrio, esaltarsi dopo una vittoria è sbagliato e allo stesso modo lo è buttarsi giù dopo una sconfitta. Ripartiamo allora senza preoccuparci più del giusto». Domenica c'è l'ultima gara dell'anno che è anche l'ultima del girone di andata contro il Melfi, al 'D'Alcontres'. Castellucci spera che stavolta sia il tecnico avversario a dire ' sono stati più forti di noi'.
di Mino Licordari (17 Dicembre 2008)
Tratto da: Corriere dello Sport
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