Igea Virtus, e' il momento di cambiare marcia
Il presidente Immacolato Bonina è perentorio: "Da qui a gennaio voglio vedere giocatori che sudino per i colori giallorossi". Con appena quattro punti conquistati dopo otto gare la formazione barcellonese rischia seriamente il declassamento. Pesa l'addio dei vari Di Cosmo, Montella, Bonaffini, Campione e Fazio.
Tratto da
www.Messinasportiva.it
Autore: Carmelo Amato
"Si continua con Ezio Castellucci, ma i giocatori devono capire che l'Igea Virtus è un patrimonio da salvare con le unghia e con i denti. Da qui a gennaio voglio vedere giocatori che sudino per i colori giallorossi. È il momento di sfoderare gli attributi, di recepire le motivazioni giuste". Insomma: di cambiare marcia. Il presidente Immacolato Bonina domenica sera non aveva molta voglia di parlare. In sala stampa aveva detto la sua. Non aveva fatto riferimento esplicito a chi l'aveva deluso maggiormente, ma aveva lasciato intendere che il tecnico Castellucci è il solo a salvarsi dal grigiore generale.
Questo organico ha dei valori che, secondo noi, verranno fuori non essendo inferiore a quello di altre piccole squadre. Il presidente, in un fugacissimo incontro, ci ha ribadito che Castellucci fa parte del progetto. Ne è convinto, e respinge l'accusa secondo cui il suo possa apparire come un atto di presunzione. Nel passato ha vissuto momenti difficili, ci ha messo sempre la faccia, li ha superati, è rimasto fermo seguendo il suo percorso.
È terribile il bilancio dell'Igea Virtus. Non si può essere felici per una situazione che si è creata. Serpeggia tra i tifosi un certo pessimismo. I quattro punti conquistati in otto giornate di campionato rappresentano un risultato desolante in una classifica mortificante e povera. Nonostante Castellucci si dichiari moderatamente soddisfatto delle prestazioni, sono numerosi i problemi ancora da risolvere. La squadra alterna cose buone ad altre sciatte. Che sono indice di insicurezza o di scarsa adattabilità alle difficoltà della categoria. E questo è avvenuto anche contro avversari modesti sul piano tecnico. Andria, Noicattaro, Cassino non hanno stelle nei loro organici, ma hanno sempre saputo raggiungere risultati, al tirar delle somme, apprezzabili. Cosa che non è avvenuta per l'Igea Virtus che non ha ancora trovato un suo modo preciso di proporsi. Con un esempio che può apparire banale, la si può paragonare allo scolaretto volenteroso che, nonostante gli sforzi, arriva al "cinque" e non vede mai, o quasi, la sufficienza.
È notorio che una società di provincia ha necessità assoluta di rispettare il bilancio, ma sappiamo altrettanto bene che determinate scelte vanno fatte anche a costo di qualche sforzo in più. Osserviamo solo che quando per queste necessità vanno via elementi di spessore i sostituti devono almeno essere di uguale peso tecnico. La qual cosa ancora non si è vista. Nella sostanza Di Cosmo, Bonaffini, Campione, Montella e Fazio non hanno trovato per il momento sostituti adeguati. Il resto della truppa deve ancora rispondere pienamente alle attese. Attese che devono tramutarsi in vittoria domenica contro la lanciata Vibonese. Certi numeri devono fare riflettere. 0 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte sono numeri da retrocessione diretta. L'Igea Virtus è a soli due punti dal baratro della serie D. Domenica l'imperativo è vincere per dare una svolta alla classifica e fare aumentare l'autostima nella truppa giallorossa.