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RASSEGNA STAMPA IGEA VIRTUS 2009-10

Ultimo Aggiornamento: 20/05/2021 17:15
12/09/2008 15:00
 
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Patrizio
''L'Igea ha bisogno di tempo''

Pesa ancora la sconfitta casalinga contro l'Andria ma la squadra vuole riscattarsi con l'Isola Liri. Panarello: ''Dobbiamo migliorare la condizione e assimilare meglio gli schemi di Castellucci''.

TRATTO DA CORRIERE DELLO SPORT
AUTORE: MINO LICORDARI

Quan­do credi in quello che fai è difficile scoraggiarti. Anche se i risultati non arrivano ed anche se la fortuna ti volta le spalle. E' per questo che, no­nostante tutto, nello spoglia­toio dell'Igea Virtus non c'è spazio per rammarico e re­criminazioni. Le due gare sin qui giocate (con la Val di Sangro fuori e con l'Andria in casa) hanno portato un solo punto e tanta amarezza perché l'Igea avrebbe meritato qualcosa in più. Oggi però c'è bisogno di guardare avanti. Nessuno ha digerito la sconfitta interna di domenica, ma tutti sono già proiettati sul prossimo impegno, sul campo dell'Iso­la Liri. Lo spiega il difensore Nino Panarello: «Spiace per come è andata fino ad ora, soprattutto con l'Andria meritavamo di fare punti. Ma adesso dobbiamo pensare al futuro. Il calcio purtroppo non sempre è giusto. Capita di giocare bene e di perdere». E l'imprevedibilità del calcio è anche il motivo che spinge Panarello ad essere ottimista per il futuro. A prescindere dal ritardo di preparazione che l'Igea, alla lunga, potreb­be pagare: «In tanti anni di pallone ho imparato che in questo mondo non ci sono certezze. C'è solo da lavora­re, rimboccarsi le maniche, provare a fare il massimo e vedere dove si arriva».
L'Igea ha i numeri per arri­vare lontano, almeno secon­do il terzino passato da de­stra a sinistra per ragioni di opportunità ('nessun proble­ma, avevo già giocato in que­sta fascia' dice), convinto della forza della sua squadra: «C'è solo bisogno di tempo per migliorare la condizione e assimilare bene gli schemi del mister. Castellucci è mol­to meticoloso, soprattutto in fase offensiva, gli attaccanti hanno bisogno di tempo per memorizzare schemi e movi­menti. E' successo l'anno scorso anche a Montella e Di Cosmo che alla fine hanno fatto una grande stagione e tanti gol». Anche per questo Panarello è pronto a scom­mettere sugli attaccanti di quest'anno. Ha fiducia nei nuovi, crede in Ricciardo e punta sull'ultimo arrivato, il marocchino Nabil. «Ma sono sicuro che andranno bene tutti - dice - anche perché an­che quest'anno la squadra è competitiva. E col tempo ci divertiremo». Di sicuro non è stata la prospettiva di diver­tirsi a spingerlo ad accettare ancora la proposta dell'Igea. Tra la società del presidente Bonina e Panarello c'è da sempre un legame speciale: «E non potrebbe essere al­trimenti, in fondo sono dieci anni che sto qui. Quest'estate quando Bonina aveva lascia­to avevo cominciato a guar­darmi intorno. Avevo parlato con qualche società, anche con il Football Club Messina. Potevo andare li, sarei stato a casa. Ma ho preferito dare la precedenza all'Igea. E non solo per una questione di categoria (il Messina è in D), ma per un legame forte che da sempre ho con questa so­cietà. Per me è come una se­conda casa. Sono felice di essere ancora qui, spero di prendermi tante altre soddi­sfazioni».


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