Piove sul bagnato... anche al PalAlberti!
Quanto accaduto in tante strutture cittadine (PalaRescifina, PalaTracuzzi, Mili e Gravitelli) si ripete a Barcellona. Infiltrazioni d'acqua anche all'interno di uno dei principali impianti della Provincia. L'Igea ha effettuato gli allenamenti tra mille difficoltà.
Tratto da
www.messinasportiva.it
Autore: Carmelo Amato
È la culla della pallacanestro, dicono. Barcellona città cresciuta a pane e basket, dove la palla a spicchi è una religione ed il PalAlberti si riempie tutte le domeniche. Una passione unica, quasi maniacale. Una passione che riesce ad andare oltre i confini dorati della serie A Dilettanti, con una Provincia che è tra le prime in Italia per numero di tesserati, una galassia di piccole società (basket, calcio, calcio a 5, volley, ragby, tiro con l'arco e tante altre ancora) che alimentano l'amore di tutto un territorio verso lo sport. Amore che, però, non viene ripagato: dietro all'etichetta di città dello sport si nasconde, silenziosa e inascoltata, una realtà decadente e ingiustificata. Strutture obsolete, palestre inesistenti, dirigenti che ogni giorno devono fare i salti mortali per tenere in vita le loro società, facendosi largo tra le mancanze di una città che non offre nulla. Il bianco e nero, il chiaro e lo scuro, quello che si spera possa tornare ad essere (se mai lo è stato) un paradiso per gli sportivi barcellonesi è l'inferno. Un contrasto che forse può sfuggire all'osservatore più distratto, ma non certo a chi pratica attività in strutture al limite della decenza.
Il PalAlberti è stato dimenticato. Assordante il silenzio da parte delle Istituzioni. Quello stesso silenzio che ha portato al degrado più totale quello che negli anni '90 era il gioiello cittadino. Sono passate poche settimane da quando per un violento temporale la struttura, a causa di alcune crepe nel tetto, si è letteralmente allagata. In quell'occasione i cestiti dell'Igea furono costretti ad entrare nella struttura dall'ingresso secondario e gli allenamenti proseguirono tra mille difficoltà. Ed a distanza di poche settimane l'acqua piovana ha ricominciato a filtrare all'interno della struttura. Per non parlare dell'imbarazzante e stomachevole stato di degrado in cui la struttura di contrada Zigari versa negli ultimi tempi. Pensare che la struttura ad oggi ospita due squadre: l'Igea Basket e la Sirio di calcio a 5: anche il resto d'Italia sta assistendo attonita a tale spettacolo. Persino il "ristrutturato" parquet, una volta ritenuto uno tra i migliori dell'intero panorama cestistico nazionale, oggi potrebbe competere con il migliore campo di golf italiano, considerate le numerose anomalie che presenta. Insomma, si prova a ridere per non piangere.
Ma il campanello d'allarme deve suonare. A Barcellona urge un intervento deciso e concreto nel settore delle strutture sportive, come del resto anche la città necessita di impianti degni di tale nome. La comunità del Longano non può e non deve accontentarsi di vedere sprofondare sempre più nel degrado una struttura con il PalAlberti, punto di riferimento per tutti gli sportivi barcellonesi. Vi siete mai domandati perché a Barcellona i grandi eventi sono ormai una chimera? Vi siete mai chiesti perché nelle altre piccole province italiane si assiste a galà o appuntamenti comunque importanti, gare di livello nazionale, mentre a queste latitudini ciò non accade? La risposta è fin troppo semplice al cospetto di tale scenario.
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