DOSSIER: LO SPORT DIMENTICATO NELLA CITTÀ DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO.
Tratto da
www.Sportisland.net
Ven 23 Gen 2009 20:27:48
Autore: Carmelo Amato
Quanto conta lo sport per Barcellona Pozzo di Gotto? Messa così, la faccenda può sembrare brutale ma il nocciolo della questione è pur sempre sintetizzato nella domanda semplice semplice proposta. Proviamo a muoverci su dati concreti. Un indice del grado di attenzione di una comunità alle attività sportive è certamente rappresentato dal numero e qualità delle strutture a disposizione di chi vuol praticare attività fisica. Dando una occhiata a quel che la nostra città offre, si può senza dubbio alcuno rispondere che il numero è esiguo e la qualità scadente. Vediamo per quali motivi. Barcellona Pozzo di Gotto ha a disposizione due Palazzetti dello sport. Anzi, uno e mezzo, considerato che all’Aia Scarpaci non è possibile disputare tutte le principali discipline. Il PalAlberti, ristrutturato da poco, presenta i problemi di sempre. Acqua piovana che penetra all’interno della struttura. Seggiolini in condizioni fatiscenti. Sporcizia in qualsiasi punto della struttura. Ma l’impresa delle pulizie? A chi spetterebbe il compito di controllare? Usato dall'Igea Basket (serie A Dilettanti) e Sirio (Calcio a 5 serie C2). Una struttura che per le partite della locale squadra di basket ha una media spettatori di quasi 3.000 unità. Una cosa veramente insostenibile per l'intera comunità del Longano. Questo è il limite di un impianto realizzato negli anni ‘90. Da notare che Matera e la ben più piccola Santeramo possono contare su due strutture coperte pienamente in grado di assolvere alle loro funzioni. Semplicemente desolante dover constatare poi che nelle giornate di pioggia piove all'interno della struttura. Campi da calcio sono quattro: lo storico stadio d’Alcontres, Fondaconuovo, Zigari e San Paolo. I problemi d'impianto, anche in questo caso, sono notevoli ed è difficile individuare quale delle strutture stia messa peggio. Lo stadio d’Alcontres presenta evidenti limiti strutturali. Vergognoso per una struttura usata dall’unica squadra della provincia rimasta in un campionato professionistico (Igea Virtus serie C2). Zigari, San Paolo e Fondaconuovo non possono ospitare campionati di livello superiore alla I categoria a causa di limiti strutturali e versano in uno stato di abbandono per quel che riguarda i servizi al pubblico: sporcizia e assenza delle più semplici misure di sicurezza. L'excursus descrittivo finisce qui, ma si potrebbe continuare citando ancora altre strutture cittadine. Barcellona Pozzo di Gotto non ha altro da offrire a chi voglia fare sport. Le società che svolgono sport si industriano con le palestre scolastiche, sempre inadeguate ma almeno in grado di assorbire una fetta della domanda di attività fisica. In questi casi, mille le corse tra uffici comunali e dirigenti scolastici per strappare il permesso (a pagamento) ad allenarsi, in una competizione che ha molto della selezione darwiniana: chi è più forte (leggasi più amico, più convincente, più tenace) vince. Chi invece pratica attività all'aperto, nemmeno si sogna di chiedere nulla. Il florido movimento dell'atletica barcellonese e il crescente vivaio locale di giovani ciclisti è abituato a fare da sé: palestre private per la preparazione invernale quando il tempo non permette uscite all'aperto e pericoli da schivare tutti i giorni sulle strade acuendo il colpo d'occhio e ringraziando i propri dei di essere tornati vivi a casa. Eppure, basterebbe veramente poco per migliorare la situazione. Certo, ci vorrebbero idee (nemmeno straordinarie) e impegno concreto.