Brizzolato Pacificatore, 25/11/2011 19.05:
... Caro jimi68, trovo che le tue parole assumano le vesti di una "guerra preventiva", per certi versi del tutto pretestuosa e su aspetti del tutto presuntivi. Credo che come l'elogio del dubbio, a cui tu inviti i tuoi interlocutori, debba essere questo dubbio ispiratore delle tue parole e debba essere accompagnato da una giusta dose di prudenza. Credo invece, nel merito, che la legna accatastata e bellamente sezionata possa trovare qualche spiegazione in chi vigila sui territori di montagna e sulla correlata attività boschiva. L'atteggiamento preventimamente accusatorio da te tenuto non ci ripaga dell'onestà di chi con prontezza ha dato luogo all'allarme in tempo reale e comunque prima che giungessero le informazioni istituzionali degli organismi (Protezione Civile) sovraordinati. Se non ci fosse stata questa prontezza adesso avremmo dovuto piangere i morti, atteso che era l'orario di uscita dalle scuole elementare e media. Scorgo nelle tue parole un atteggiamento demolitorio della buona volontà e del doveroso apprezzamento che bisogna riporre in tutti coloro che dal momento del "dramma" si sono prodigati a tutte le ore per rendere vivibile e far tornare alla "normalità" la nostra Barcellona Pozzo di Gotto. Infine reputo il tuo invito alla rflessione una sollecita attenzione rivolta in giusta direzione: ovvero in quella che deve spingere tutte le istituzioni a rendersi più efficienti. Ma la narrazione di questi eventi non può riguardare solo l'attualità e i danni procurati nella fase odierna, perchè nella sequenza storica dei fatti Barcellona Pozzo di Gotto è stata saccheggiata nel quarantennio precedente, da cui bisogna partire per trarre le conseguenziali considerazioni senza pensare che i"privaiti vizi" possano aspirare alle "pubbliche virtù". Colgo, infine l'occasione, per invitarti a prendere una tisana, perchè ci aiuterebbe a portare a compimento la nostra beneaugurante riflessione comune. Con apprezzamenti saluti cordiali.
Caro Brizzolato Pacificatore, mi rallegro della tua (inaspettata, lo confesso) perspicacia, ma credo che la stessa ti abbia condotto a farla leggermente fuori dal vaso.
Per questo, anche se non ne hai certo bisogno, provo a spiegarmi meglio, cosicché l'inconveniente non abbia a ripetersi (e sempre che tu lo voglia, ovvio).
Non è certo in discussione la buona volontà di nessuno: dalle forze dell'ordine ai politici o ai funzionari statali o regionali che siano.
Credo però che in primo luogo vadano ringraziati i c.d. Angeli del fango, quelle centinaia di ragazzi e ragazze che si sono prodigati senza sosta - e senza alcun coordinamento -per aiutare i danneggiati, mettendo a disposizione solo la forza delle proprie braccia.
La mia indignazione deriva però dal fatto che vi è stata una totale improvvisazione nella rete dei soccorsi, derivante sia dal fallimento della catena di comando (sempre che ve ne fosse una), sia dalla sottovalutazione del fenomeno alluvionale, almeno per le prime 24/30 ore successive all'evento.
Per quanto riguarda le cause, sulla cui analisi tanto (e mirabilmente) ti sei speso, indubbiamente quella che tu hai indicato riguardo alla legna può essere una spiegazione. Ma non è l'unica. Io ho solo posto un interrogativo, seppur malizioso, lo ammetto; e sono curioso di vedere l'esito di un'eventuale indagine giudiziaria.
Quanto alle responsabilità dell'amministrazione, ho anche qui posto un interrogativo, stavolta circostanziato. Non mi pare di aver letto nelle tue parole alcunchè al riguardo. Ma sarà stata di certo una dimenticanza ...
Quindi, come vedi, nessuna "guerra preventiva", nè atteggiamento demolitorio, nè aspetti presuntivi: solo fatti, accertati o accertabili da chiunque ne abbia interesse.
E lasciamo da parte il quarantennio precedente per favore. Pensiamo ad un futuro in cui le Istituzioni siano rette da persone capaci di fare il proprio lavoro, impiegatizio o elettivo che sia.
Quanto infine alla tisana, mi spiace deluderti ma non ne faccio uso. Certo che la nostra beneaugurante riflessione comune sia stata portata nondimeno a compimento, ricambio gli apprezzamenti e la cordialità.