Assigeco, Sacco furente per gli errori: «Non possiamo fare regali»
LODI - La campagna di sensibilizzazione contro il razzismo lanciata dalla Fip, “Vorrei la pelle nera”, contro gli insulti subiti la scorsa settimana da Abiola Wabara, giocatrice della Geas Sesto, è un successo al “PalaCastellotti”, dove tutti, tifosi e giocatori, si presentano con il volto dipinto di nero. Non ha bisogno di trucco Giancarlo Sacco: arrabbiato di suo per gli errori commessi dai suoi. «Abbiamo preparato bene la partita, nonostante le condizioni di emergenza, difeso alla grande contro la squadra con il migliore attacco della LegaDue - sottolinea il coach dell’Assigeco -. Non ci possiamo quindi permettere di fare regali: oggi, nel primo tempo sono stati lasciati 10 punti facili agli avversari. Gli errori capitano, si possono fare più o meno bene tante cose in campo: quello che non si deve fare è omaggiare gli avversari di canestri semplici. A fine primo tempo ero piuttosto arrabbiato, credo si sia sentito anche fuori dallo spogliatoio, Dopo aver allenato a livelli prestigiosi posso dire che la pallacanestro può essere fatta da mezzi episodi. Solo che della gara di oggi è più semplice ricordarsi di Simoncelli che invece di tirare da tre alla fine cerca due punti sotto che sarebbero stati inutili, mentre sono altri i momenti che hanno inciso sul punteggio finale». La reazione dell’Assigeco passa anche attraverso la firma di Ross Schraeder. «Nella sfortuna degli infortuni capitati a Cerella e Venuto, due giocatori dello stesso reparto, la squadra ha reagito bene facendo quadrato e affrontando alla grande, a viso aperto, un avversario difficile come
Barcellona - continua Sacco -. Si è fatto fatica, come è normale attendersi, la squadra ha saputo reagire agli allunghi avversari tornando sempre in gioco con volontà. Il nuovo giocatore che arriva è un esterno, pericoloso dall’arco: è importante che venga, ci darà una grossa mano nelle ultime due gare». Anche contro
Barcellona la panchina ha dato un grosso apporto. «Il rammarico per come è finita è forte - confida Sacco -. Simoncelli è stato bravo, Chiumenti e Banti sono stati capaci di raccogliere di più di Boykin e Ezugwu, specialmente sul “pick&roll”. Dovevamo sfruttare la nostra potenza fisica. Mettere Verri in quintetto lo ha gravato di un pesante fardello di responsabilità: avevamo pronto il piano alternativo, Chiumenti da “3”. Segno di come la partita è stata preparata in ogni particolare».
- Il Cittadino -
18/04/2011
Lu. Ma.
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NOI...NOI...SIAMO...SIAMO...BARCELLONESI...