L’Aget in ansia per Luca Laganà. Il punto di Gianni Zappi
IMOLA. Non si svuota l’infermeria dell’Aget. Se Davide Bruttini ha infatti ripreso da martedì ad allenarsi a parte e domani potrebbe pure giocare qualche minuto del match contro
Barcellona al Torneo di Forlì, va purtroppo segnalato l’infortuno al giovane Luca Laganà.
Ginocchio girato. Il quarto lungo biancorosso ha subito una torsione del ginocchio nell’allenamento di martedì, durante un tentativo di anticipo. L’arto non si è gonfiato, ma il ragazzo di Reggio Calabria sente dolore e oggi verrà sottoposto ad una risonanza megnetica di controllo. L’incubo dei gravi incidenti accaduti la stagione scorsa a Bolzonella e Casagrande si è inevitabilmente riproposto su staff medico e tecnico dell’Aget, nella speranza che la visita porti buone notizie. Inevitabile, allora, partire nella chiacchierata con il direttore tecnico Giani Zappi sul mercato che è stato, proprio da qui, ovvero dalle conseguenze che infortuni pesanti avrebbero sull’annata imolese: “Gravissime, perché nessuna società si è tenuta un tesoretto per fronteggiare simili incidenti. Chiaro, vanno messi in preventivo, ma non si tengono soldi per queste evenienze e confidiamo proprio di non dover porci il problema”.
Strategia vincente. A uno dei protagonisti principali della sontuosa campagna acquisti romagnola, viene spontaneo chiedere come l’Aget sia riuscita a mettere insieme Whiting, Prato ed Ebi: “Partiamo dall’ultimo colpo. Ebi. Con lui ha pagato la strategia dell’Andrea Costa, imperniata sulla massima pazienza, e poi decisive si sono rivelate alcune condizioni speciali, che hanno convinto il procuratore Rizzo, molto oculato ed intelligente, a dimezzare in sostanza la sua precedente richiesta. Quanto al resto è stato un mercato lungo e difficile, siamo partiti presto con la conferma di Whiting e altre operazioni, firmando poi uno come Prato, ritenuto quasi inavvicinabile lo scorso anno. Possiamo essere soddisfatti, restando nel budget e con grande comunione d’intenti abbiamo costruito la squadra che volevamo, ma che solo nei sogni credevamo si realizzasse”.
Cambio di strategia e filosofia. Rispetto all’Andrea Costa di 10-giocatori-10 del precedente mercato, ne è nata una più corta ma molto più talentuosa. Segno che qualcosa è cambiato in via Valeriani, come dimostrano pure i contratti pluriennali: “Le cose sono cambiate – spiega Zappi – da quando lavoro all’Andrea Costa anno dopo anno perché, pur continuando a pagare i debiti delle gestioni precedenti, la società ha cominciato a sistemarsi. E questo ha fatto sì che per i pagamenti siamo diventati fra i club più regolari e appetibili, il che aumenta il nostro appeal nei confronti dei giocatori. Per questo abbiamo confermato un campione come Whiting, confermato due garanzie del calibro di Masoni e Bruttini, e firmato Prato, che non ha mai nascosto di voler restare a Bologna. Logico che, colpo dopo colpo, sia mutata la filosofia di squadra rispetto allo scorso anno: quintetto più talentuoso e affidabile, panchina più giovane”.
Coinvolgere Ndudi. Ora tocca a Lasi e ai giocatori, che in palestra dovranno costruire gli equilibri-campionato, con la priorità di coinvolgere offensivamente quell’Ebi già croce e delizia della tifoseria imolese: “Tutti i giocatori vanno coinvolti. Detto questo penso che, se l’anno scorso ci siamo riusciti con Ezugwu, anche Ndudi potrà diventare una delle nostre principali selezioni offensive. Il suo carattere? Per ora ne ho visto solo gli aspetti positivi e la grande disponibilità dentro e fuori dal campo”.
Fonte: Corriere di Romagna
Data: 09/09/2010
Autore: Riccardo Rossi
In Bocca al Lupo per una pronta guarigione al figlio dell'ex Barcellonese Lucio Laganà!!!
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NOI...NOI...SIAMO...SIAMO...BARCELLONESI...