00 12/01/2010 18:18
Contestazioni e lodi, non c’è pace in Fortitudo
LA VITTORIA contro Trieste non è stata sufficiente per allontanare dal PalaDozza il pericolo di una tempesta. Domenica Sacrati non ha digerito la consueta contestazione che da novembre va in onda durante ogni gara della Fortitudo. Il patron ha già dichiarato che è pronto a cedere, anzi a regalare, la società se qualcuno fosse interessato, ma al momento nessuno si è fatto avanti e così tocca a lui rimanere alla guida dell’Aquila.
La squadra è preoccupata: vi è stato un ritardo di dieci giorni nella consegna degli assegni relativi ai compensi di dicembre, il lodo Bizzozi non è stato pagato — le ultime previsioni indicano in venerdì la data in cui dovrebbe essere saldata e chiusa la vertenza — e qualcuno all’interno dello spogliatoio inizia a ipotizzare che la questione sia costruita ad arte per tenere bloccati i tesseramenti in uscita, dato che molti dei giocatori nel loro contratto hanno una clausola che li libera automaticamente qualora i ritardi si accumulino.
In più c’è la questione del Comune con cui la F sta trattando le modalità del risarcimento dei 6,4 milioni di euro. E’ questo il motivo per cui l’imprenditore o gli imprenditori potenzialmente interessati a rilevare l’Aquila, se ne stanno alla larga almeno fino a quando non si saranno completamente chiarite le situazioni debitorie.
Al comando del club rimane Sacrati tenendo aperta la contestazione, scontando il più totale isolamento e con la squadra che dopo essersi fidata dei suo progetto di rilancio, ora inizia essere assalita dai dubbi.



Rassegna stampa del 12-01-2010
Fonte: Il Resto del Carlino