La realtà è che, calcio o basket che sia, i costi sono sempre superiori ai ricavi.
Finchè c'è l'entusiasmo della città attorno a questo o quel fenomeno sportivo, chi si accolla questi costi continua a "perdere" perchè ha comunque un ritorno d'immagine, di popolarità, di "gratitudine".
Quando tutto diventa abitudine, quando vanno quattro gatti a vedere una partita, quando si resta nella stessa serie per 8,9,10 anni, quando si contesta e si critica chi gestisce la squadra perchè "non nesci i soddi" allora diventa impossibile continuare ed è difficile trovare qualcuno che subentri.
L'azionariato popolare è un qualcosa che va fatto, ma resterà sempre da contorno a quello che mette un presidente, perchè non credo sia possibile raccogliere non dico 1 milione di euro, ma anche centomila.
Per andare nello specifico dell'Igea Virtus, negli ultimi 2,3 anni i paganti mediamente erano 200, tanti tifosi "storici" non andavano più al d'alcontres, la squadra non poteva che essere da mezza classifica e quindi non c'erano che mugugni contro chi faceva squadre così mediocri. Quasi tutti gli appassionati di calcio preferivano stare al calduccio del salotto a vedere juve, milan, inter. Chi e perchè si sarebbe dovuto accollare questi costi?
Per andare nello specifico dell'Igea Basket, nulla è certo, nulla è per sempre...per ora c'è un entusiasmo travolgente, ma TUTTI dobbiamo fare in modo che sia sempre così, anche se facciamo 15 anni consecutivi nella stessa categoria.
Per tornare indietro nel tempo, 15 anni fa quando il basket iniziò la sua scalata e quando arrivò ai vertici, tanti tifosi "storici" del basket, da boka a reed da lanacaprina a iosotutto a tanti altri, erano tifosi ancora più "storici" del calcio, così come c'erano tanti super tifosi del calcio che venivano e tifavano per il basket. Infatti molti compravano biglietto dello stadio e del palas insieme.
E' inutile e stupido parlare di rivalità tra i due sport e se qualcuno lo fa non saremo certo noi a seguirlo su questa strada.