GAZZETTA DEL SUD
basket serie a dilettanti trovato l'accordo, nelle prossime ore è atteso l'annuncio ufficiale
Barcellona, Gramenzi è il nuovo tecnico
Il coach teramano è il "re delle promozioni": ben sette campionati vinti tra B2, B1 e Legadue
Max Passalacqua
Il dado è tratto, se vogliamo farla un po' epica. Franco Gramenzi, teramano, 46 anni, è il nuovo allenatore dell'Igea Barcellona. La notizia non è ancora ufficiale ma lo diventerà a stretto giro, tanto che nei prossimi giorni sono attesi sia l'annuncio sia – addirittura – la presentazione del coach al quale Barcellona chiede di riportarla in Legadue dopo dieci anni.
E se l'obiettivo è conquistare una promozione, allora la scelta del presidente Immacolato Bonina e del direttore sportivo Sandro Santoro è caduta su un vero e proprio specialista: Gramenzi è infatti il "re" delle promozioni, avendo vinto in carriera ben sette campionati (tre di B2, altrettanti di B1 e uno di A2) alla guida di Campli, Scafati, Orlandina, Veroli e della "sua" Teramo, che ha allenato per due cicli durati tre anni ciascuno (a Scafati è stato addirittura tre volte, ma mai per più di una stagione).
Ma c'è anche qualche curioso incrocio storico a rendere ancor più interessante l'accostamento di Gramenzi con Barcellona: fu proprio il Teramo guidato dal tecnico "di casa" a sconfiggere la Cestistica nella finale dei playoff per la promozione in B2 il 25 aprile del 1996. I biancoverdi avrebbero raggiunto Teramo in B1 l'anno successivo, ma Gramenzi aveva già lasciato la squadra. Altra finale playoff nella quale il tecnico abruzzese ha incrociato le armi con una formazione della provincia è stata quella per la promozione in A1 nella stagione 2002/03, chiusa ancora da Teramo il 4 giugno del 2003 in gara-5 contro la Pallacanestro Messina "prodotto" del trasferimento del titolo dalla città del Longano al capoluogo e allenata – come sette anni prima – da Giovanni Perdichizzi.
Da ex dell'Orlandina portata per la prima volta in A2 nel 2000/01 (quando era subentrato in corsa al compianto Giovanni Papini), invece, Gramenzi si è ritrovato sulla strada dei paladini diverse volte; l'ultima nella stagione 2004/05 in Legadue, nella quale i biancazzurri (allenati ancora da Perdichizzi) conquistarono una favolosa promozione diretta mentre lo Scafati dell'allenatore abruzzese si fermò in semifinale dei playoff.
Curiosamente, gli unici due esoneri in una carriera costellata di risultati estremamente positivi (l'unica retrocessione nel 2005/06 a Casale Monferrato in Legadue, dove era subentrato a dicembre) sono arrivati nelle ultime stagioni: nel 2007/08 a Veroli – dove aveva vinto la B d'Eccellenza l'anno prima – e nel 2008/09 a Scafati, in entrambi i casi nel campionato di Legadue.
Dopo la rinuncia al prolungamento con Alberto Martelossi (che aveva sostituito Pippo Sidoti per le ultime tre gare di regular season e i playoff), non si è dunque fatta attendere la mossa della società igeana. Ed è una mossa ambiziosa: al di là delle indubbie capacità tecniche e della mentalità vincente, Gramenzi è noto per lasciare regolarmente un ottimo ricordo dal punto di vista umano nelle piazze in cui allena. Prova ne siano la capacità di aprire dei cicli (a Campli, Rieti, due volte a Teramo, Veroli), i ritorni a Teramo e Scafati – dove è amatissimo – ma anche i ripetuti contatti che avrebbero potuto portarlo nuovamente sulla panchina di Capo d'Orlando fino a due stagioni orsono, quando alla fine la panchina dell'Upea fu affidata a Romeo Sacchetti.
Per un allenatore che ha vinto un po' dovunque e in qualsiasi categoria, insomma, l'ennesima sfida: vincere anche la Serie A Dilettanti. Una delle poche sigle che gli mancano, anche se quando si chiamava B1...