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Igea Virtus, il pagellone finale

Quest'anno nessun promosso e nessun bocciato. Tenuto conto delle emozioni offerte da un gruppo di ragazzi che ha onorato sino in fondo la maglia giallorossa, abbiamo ritenuto ingiusto giudicare la loro stagione con insignificanti numeri. Meriterebbero tutti, indistintamente, un 10 e lode e soprattutto un enorme "grazie" per la brillante salvezza che la compagine di Ezio Castellucci è riuscita ad ottenere tra mille difficoltà.

Tratto da www.messinasportiva.it
Autore: Carmelo Amato

Bonina: Tra mille difficoltà il presidente regala un altro campionato in Seconda Divisione ai sostenitori giallorossi. Riesce a gestire una stagione a tratti difficile, facendo i conti anche con ingiuste critiche. Con il compianto ds Nino Barone plasma la squadra e la trasforma in un gruppo compatto e coeso. Molti vorrebbero che non mollasse, magari con qualcuno che lo sostenga ripagandolo di ciò che ha realizzato in questi anni. Ma il connubio Bonina-Igea Virtus sembra proprio giunto alla fine. Combattente.

Barone: Il compianto ds è l'artefice di questo ennesimo miracolo sportivo. Scomparso tragicamente a campionato in corso, verrà ricordato come l'uomo che ha dato lustro al calcio nella città di Barcellona Pozzo di Gotto. Dall'alto continuerà ad amare l'Igea Virtus come l'ha amata sulla terra. A lui il più sentito e toccante ringraziamento. Indimenticabile.

Donato: Elemento importante nel mosaico del presidente Bonina. L'amministratore delegato della società giallorossa è il vero punto di riferimento del team giallorosso. Umile, modesto, sempre disponibile e grande lavoratore. Insostituibile.

Princiotta: Il preparatore atletico ha assolto il suo compito con grande determinazione, professionalità e passione. Sino all'ultima giornata la squadra ha denotato una buona condizione atletica, sintomo che il suo lavoro è stato ottimale. Professore.

Maggio: Il massaggiatore giallorosso è risultato fondamentale nel recupero di elementi importanti quali Ricciardo, Scopelliti, Di Miceli e tanti altri. Farà parlare ancora di sé in futuro. Mani di fata.

Castellucci-La Spada-Manganaro: Un trio veramente affiatato. Sono gli artefici di una stagione indimenticabile. Vivono le partite affrontandole con grande professionalità, dimostrando di avere indubbie capacità. A loro va dato atto di aver saputo gestire alla perfezione le difficoltà tecniche e psicologiche senza sbagliare un colpo. Fondamentali.

Di Masi: Il numero "1" non solo per la maglia. Il portiere giallorosso si dimostra elemento affidabile, degno di categorie superiori. È un vero e proprio allenatore in campo, detta i tempi e carica i compagni di squadra. Spettacolari alcuni suoi interventi, da brividi quando si intrattiene con il pallone tra i piedi dentro e fuori dalla propria area. In 33 partite giocate subisce soltanto 25 reti. Baluardo.

Romano: Il numero "12" giallorosso è senza dubbio una riserva di lusso, oltre che un grande lavoratore e ragazzo dalle indiscusse qualità. Umile.

Scopelliti: L'ex Gela ha dimostrato grande carattere e ottime doti da finalizzatore. Spesso e volentieri ha tolto le castagne dal fuoco al team di Castellucci. Sette gol realizzati e quasi tutti decisivi. Elemento di caratura superiore. Jolly.

Panarello: L'esperto terzino giallorosso ha disputato un campionato senza infamia e senza lode. Grande esperienza e senso della posizione. Maturo.

Agius: La sua è stata una stagione semplicemente perfetta. Il maltese ha formato insieme ad Alizzi una coppia di centrali pressoché insuperabile. Un talento emergente che farà sicuramente strada. Muraglia.

Alizzi: Semplicemente eccezionale. E' il simbolo di questa squadra. Davvero degno di calcare palcoscenici più importanti sebbene la maglia giallorossa continui a regalargli emozioni uniche. Capitano.

Matinella: Un giocatore di buone qualità e dalla grande disponibilità. Altro elemento determinante per la conquista della salvezza. Continuo.

Di Toro: Per lui il tempo sembra non trascorrere mai. Dopo anni di attività continua a mettere in mostra tutte le sue doti. Un combattente nato ed un lusso per la categoria. Gladiatore.

Bongiovanni: L'esterno ex Massese non delude. Straordinarie alcune giocate inventate sulla fascia sinistra, teatro delle sue scorribande. A volte è sembrato un pò troppo innamorato del pallone ma, si sa, questo è un "difetto" di chi ha classe e coraggio. Suoi il primo e l'ultimo gol della stagione dei giallorossi. Talento.

Crimi: Classe '90, si mette al servizio della squadra, mostrando grande personalità e senso della posizione. Parecchie società di categoria superiore hanno puntato gli occhi su questo talento del calcio messinese. Tre gol all'attivo per lui. Emergente.

Ricciardo: Tartassato dagli infortuni e dalla sfortuna. Il bilancio è di due gol e sei assist. L'ex attaccante del Due Torri, però, poteva e doveva dare di più. Discontinuo.

La Porta: Velocità, tecnica e fantasia. Fondamentale il contributo dell'attaccante ex Paternò, sempre pronto a sacrificarsi per il bene della squadra. Ha realizzato gol di rara bellezza. Da rivedere e conservare la rete della matematica salvezza contro il Monopoli. Per lui 9 centri e 5 assist. Vitale.

Di Miceli: L'ex Catanzaro ha pagato quattro mesi di infortunio. Una volta rientrato, si è dimostrato pedina importante nei meccanismi d'attacco di Castellucci. Giocatore dalle indubbie capacità tecniche e dalla grande corsa. Sfortunato.

Condello: Ha mostrato di avere buoni numeri. Col tempo e la maturità potrà ambire a guadagnarsi maggiori spazi. Due gol per lui. Effervescente.

Criniti: Arrivato nel mercato di riparazione, non ha dato l'apporto sperato alla squadra. Dispiace dirlo, ma è stato uno dei pochi a non entusiasmare. Delusione.

Palma: Il difensore giallorosso si è fatto sempre fatto trovare pronto nelle occasioni in cui Castellucci lo ha chiamato in causa. Disciplinato.

Crinò, Nabil, D'Anna, Cocimano, Alizzi e Bonsignore: Impiegati troppo poco per potere esprimere un giudizio. Da rivedere.