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Partite decise a tavolino e arbitri sott'accusa scoppia lo scandalo del basket truccato

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    Utente Power
    00 02/12/2009 16:40
    Re: Re: Re:
    reed70., 02/12/2009 15.21:




    tutti tranne il topic di agrigento....




    eccoti accontentato [SM=g8144]
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    Tequila.
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    00 02/12/2009 18:21
    Toccà, scialatevi

    Il sistema era operativo anche nella stagione 2007-2008. Quella “egemonia consolidata su cui ha messo il naso il pm di Reggio Calabria Maria Luisa Miranda non era una fantasia della Procura reggina. Le trascrizioni di una telefonata tra il responsabile dei commissari degli arbitri Giovanni Battista Montella (napoletano) e il commissario Graziano Monteleone (anch’egli campano) sembrano gettare nuove ombre. E’ il 19 giugno 2008. Quindi a fine campionato. Chiusi i tornei si fa la classifica degli arbitri, come quella delle squadre. C’è chi sale di categoria e c’e chi scende. In base ai voti dei commissari. E ci sono anche i soldi, oltre che il prestigio, a differenziare le diverse serie.

    Monteleone: senti, e per quanto riguarda gli arbitri chi avete fatto fuori?
    Montella: allora, gli arbitri, gli arbitri…è uscito fuori Cagliostro, Costanzo, tutt’è due
    Monteleone: maronna comm’si gruosso Montella…se fossi vicino ti darei un bacio, quant’è vera la…sei un grande
    Montella: (risata)
    Monteleone: Mo’ te lo dico apertamente, esco dalle liste soddisfatto perchè hai tolto di mezzo a questi, ti dico la verità
    Monteila: è uscito fuori pure quel cacacazzo della di… di… Civitanova, Porto.. . Iacomucci
    Monteleone: eh non lo conosco proprio
    Montella: è un altro, sono in tre che rompevano le palle
    Monteleone: e quello, quello, Comito di Roma l’avete fatto fuori si?
    Montella: si, si, si, Comito pure
    E qui inizia la parte della telefonata che assomiglia al mercatino. Chi ha avuto. E chi ha dato.
    Montella: noi (la Campania, ndr.) abbiamo avuto Evangelisti in serie A
    Monteleone: e lo so questo
    Montella: Beneduce in Legadue.
    Monteleone: embè, ha giocato sto jolly
    Montella: Cilento in B d’eccellenza
    Monteleone: Rinaldi che poi l’ho saputo perchè l’hai raccomandato tu a Rinaldi, l’ho saputo praticamente
    Montella: ma Rinaldi (promosso in B2, ndr) è arrivato secondo
    Monteleone: va bene, ma tu lo hai portato
    Montella: …e Fimiani di Avellino perchè…
    Monteleone: e perchè?
    Montella: Avellino aveva…non ha un arbitro
    Monteleone: ma mica è stato retrocesso un commissario campano?
    Montella: no, no, nessuno
    Monteleone: nessuno, eh, campani arbitri manco? Caputo non è retroceso?
    Montella: Caputo è retrocesso e Sgueglia è retrocesso, due ogni tanto
    Monteleone: e ci vuole pure, no? (…) comunque Rinaldi ha fatto pure un bel gioco, però me lo potevi dire, tu con me nientemeno ancora non ti fidi di me
    Montella: scusa
    Monteleone: di dire che Rinaldi è raccomandato e perchè lo raccomandavi, cioè tu ancora a me queste cose le nascondi?

    Un passo indietro. L’ attuale presidente degli arbitri Luciano Tola dovrà chiarire quanto ha riferito su queste pagine, ovvero che “per il campionato di B e C 2008/2009 ha bloccato le retrocessioni perché ha preso atto che c’è stato questo “sistema”. Invece per quanto riguarda le retrocessioni del campionato 2007-2008 non ha riscontrato irregolarità”. Gridano vendetta, a questo punto, leggendo e rileggendo i testi delle intercettazioni, tutta quella serie di ricorsi per la riammissione nelle liste di categoria presentati da alcuni arbitri fatti fuori perché ‘rompipalle’. Ricorsi rigettati a sua firma. Perché Tola la firma (e la faccia) ce l’ha messa pure. Ma sapeva o non sapeva dell’esistenza di queste carte? Se non sapeva, come dice di non sapere, sulla base di quale criterio ha agito? Un presidente, ma anche un semplice uomo della strada, metterebbe la mano sul fuoco (e la firma) su circostanze di cui non è cerlo al cento per cento? Dalla Procura di Reggio Calabria, l’indagine ha assunto ora contorni più precisi. E quelle telefonate ascoltate giorno e notte dsgli uomini della Polizia postale reggina hanno scoperchiato più di un pentolone. E nei quartieri alti della federbasket crescono gli imbarazzi. Perché sabato Ciccodicola di Roma dirigerà la gara di B femminile tra Latina e Bari, benché indagato, presente nelle intercettrzioni tra l’ex presidente Garibotti e l’ex designatore Cuomo e definito da quest’ultimo ragazzo “d’oro, da incorniciare” in riferimento ad un presunto arbitraggio a favore di una squadra. E Santella di Gaeta (indagato anche lui e compagno di coppia di Ciccodicola nella partita incriminata Porto Empedocle-Messina) fischierà domenica nel match di serie C dilettanti maschile tra Monopoli e Termoli. Mentre Alberto Iacomucci da Pesaro, il “rompipalle”, in questo weekend starà a casa. In pantofole. Di fronte alla televisione.

    da enricodigiacomo.org
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    barcellonese doc
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    Patrizio
    00 16/12/2009 21:28
    GUARDATE COM’ERA RIDOTTO IL MONDO DEGLI ARBITRI. IL GIP DI REGGIO CALABRIA: DESOLANTE MALAFFARE. NON SOLO NELLE SERIE MINORI. VERGOGNA!


    Il sistema funzionava così: “Prima dell’incontro gli indagati stabiliscono iI voto da attribuire all’arbitro, il commissario degli arbitri viene contattato e gli viene indicato il voto da attribuire e ciò, con tutta evidenza, a prescindere dalla concreta condotta arbitrale che ancora non è stata tenuta”. Il quadro è raccontato dal Giudice per le indagini preliminari Kate Tassone di Reggio Calabria nell’atto del 27 aprile scorso con cui sono sospesi in via cautelare dal pubblico esercizio Giovanni Garibotti, Alessandro Campera e Giovanni Montella.
    Fini - Le finalità erano: “Si incide concretamente sulIa progressione in carriera degli arbitri da una categoria all’altra perché dipende dalla media aritmetica dei punteggi riportati. Passaggio che ha per gli arbitri una rilevantissima importanza innanzitutto sotto il profilo economico e in secondo luogo con riguardo al prestigio e alla possibilità di diventare internazionali con tutto il ventaglio di potenzialità e possibilità anche di guadagno che tale status comporta”. ll ragionamento trova riscontro nell ‘ambito in cui I’inchiesta di Reggio Calabria è nato: la denuncia di Alessandro Cagliostro, ex arbitro delle serie minori e poliziotto. Si passa da un gettone di presenza di 55 euro della C dilettanti a 1000 in serie A, al netto delle note spese. Le intercettazioni riguardano pure le serie fino alla Lega Due compresa. Fino a dove la promozione è possibile, anzi auspicata, anzi pilotata.
    Compiacenti - Il Gip aggiunge un’altra finalità di quella che il pm Maria Luisa Miranda configura come associazione per delinquere finalizzata all’abuso d’ufficio e alla frode sportiva: “L’attività illecita ha lo scopo di creare una categoria di arbiri compiacenti e ragionevolmente più disponibili verso eventuali richieste dirette a pilotare gli incontri”. E qui che dall’ambiente degli arbitri, l’inchiesta di Reggio Calabria sfocia nel mare aperto delle partite, dei club, dei campionati. Dove finora la Procura della Fip ha sanzionato solo Giovanna Matteini di San Giovanni Valdarno. Gli altri club sono stati, per ora, esclusi dai deferimenti. Questo perché le intercertazioni sono tra esponenti del mondo arbitrale, non dei club. Esempio: “A Cecina diciamo che gli mandiamo arbitri a favore, e poi gli fanno così, ma vaff…” (Garibotti al designatore Cuomo). Così per gli arbitri di serie A. Quelli che sono citati o parlano direttamente, si rivolgono a Garibotti o a Montella per raccomandare altri arbitri. Esempio dagli atti del Gip: “L’arbitro Enrico Sabetta chiama Montella per raccomandare Laura (Russo)”.
    Conferma - Niente di penalmente rilevante. Ma una conferma, oltre di una radicata prassi nazionale, che del sistema ne facevano almeno moralmente parte tutti dalla C dilettanti alla serie A. Riconoscevano che per essere promossi bisognava passare dai tre che istituzionalmente avevano la responsabilità di premiare o bocciare. Ma riconoscevano anche il modo con cui promuovevano. Non per merito, o almeno non solo. E questo è, almeno moralmente, inaccettabile. O come dice il Gip: “Gli indagati consegnano al giudice e alla collettività uno spaccato desolante del malaffare che sembra avvelenare. in base all’evidenza disponibile, anche quello che piacerebbe pensare come il tempio della meritocrazia pura, dell’agonismo di olimpica memoria, il luogo del “vince il migliore”. E ancora: “L’illecito è stato ed è posto in essere dai tutori delle regole, dai controllori e via via sempre più su in una girandola di cinismo e spregiudicatezza che, olre al rispetto delle regole, sembra aver travolto anche il senso del pudore”

    Tratto dalla Gazzetta dello Sport...
    [Modificato da Show_ 16/12/2009 22:19]
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    Exsottosopra
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    00 18/12/2009 22:08

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    Show_
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    www.barcellonabasket.net
    00 19/12/2009 09:59
    Baskettopoli, la Fip sospende 16 arbitri Serie A, s'indaga ancora
    Tra i tesserati destinatari del provvedimento cautelare anche 10 prosciolti e 2 nomi nuovi


    Fonte: Gazzetta del Sud
    Autore: Paolo Toscano
    Data: 19/12/2009

    Sedici tesserati del Comitato italiano arbitri sospesi cautelativamente. La decisione è stata adottata dalla Fip, attraverso il Cia, alla luce del provvedimento di fine indagini ricevuto dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria. Il provvedimento è stato notificato nei giorni scorsi alle parti interessate a cura della cancelleria del sostituto Maria Luisa Miranda, il magistrato titolare dell'inchiesta su presunti illeciti nei campionati di basket.
    Dei 16 tesserati sospesi, 10 erano già stati prosciolti, 4 sono entrati per la prima volta nell'inchiesta (dei quali solo 2 attualmente in attività, ma dirigono match della Serie A femminile e della Serie B dilettanti), gli altri 2 erano già stati condannati.
    La Fip ha fatto sapere che adotterà tutti i provvedimenti necessari per tutelare il rispetto delle regole. D'altronde la necessità di fare chiarezza e pulizia si era avvertita già nelle fasi iniziali dell'inchiesta Baskettopoli, anticipata dal nostro giornale nella scorsa primavera. I primi provvedimenti della giustizia ordinaria avevano dato un tremendo scossone al mondo della pallacanestro italiana: la misura cautelare dell'interdizione dai pubblici uffici applicata a Giovanni Garibotti, Alessandro Campera e Giovanni Battista Montella, vertici del settore dei commissari arbitrali, aveva rappresentato un segnale forte e chiaro.
    Ma ancora più clamore avevano fatto la contestazione di concorso in associazione per delinquere finalizzata a commettere abusi di ufficio e frodi sportive. Come riportato nelle 69 pagine del provvedimento di conclusione delle indagini l'ex presidente del Cia, il designatore e il responsabile nazionale dei commissari indicavano, ancor prima delle gare, le valutazioni da attribuire ai "fischietti" incidendo in modo illecito sui passaggi di categoria con benefici connessi, e minando la regolarità delle minors.
    La misura cautelare era sembrata la naturale conclusione di una fase in cui si erano rincorse voci sul marciume che regnava nei campionati di serie B e serie C. Ma le riserve sulla regolarità di gare e campionati non si erano esaurite solo al contesto delle minors; le lamentele da parte di dirigenti di società in ordine a presunti torti arbitrali avevano interessato già allora anche il massimo campionato. Tant'è che già nello scorso mese di maggio erano state analizzate dagli investigatori anche alcune partite dei playoff scudetto 2008.
    In tempi più recenti, il quadro si era allargato e il contributo di altri tesserati era servito a sollevare ulteriori dubbi sulla piena regolarità anche di partite del massimo campionato.
    [Modificato da Show_ 19/12/2009 10:00]
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    Show_
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    00 21/02/2011 13:43
    Tratto da "La Repubblica di Genova"

    Basket, la schiacciata del giudice
    "Gli arbitri truffano le società" 

    Macchiavello denuncia: referti falsi per multare le squadre. Il magistrato: "Un mezzo per spremere quattrini dalle casse delle società minori"

    di MARCO PREVE

    "I vertici della Federazione della Lega Pallacanestro spremono le società minori con ogni mezzo, anche con alcuni arbitri che si inventano insulti del pubblico per poter multare le squadre ribelli".

    Per Dino Meneghin questa volta la sfida sotto canestro è tra la più impegnative. Già, perché a guidare la rivolta delle società dilettantistiche contro il celebre presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, c'è Pio Macchiavello, che non è una "guardia" ma un magistrato. Da pm si è occupato per lungo tempo di terrorismo e poi dell'antimafia negli anni più caldi delle guerre tra cosche, e da sostituto procuratore generale in Corte d'Appello ha da poco ottenuto le pesanti condanne per i funzionari di polizia responsabili dell'irruzione alla scuola Diaz del G8.

    Macchiavello poche settimane fa, nella sua veste di dirigente della Tigullio Sport Team di Santa Margherita, squadra che milita nella serie C nazionale ha denunciato alla procura di Chiavari due arbitri per truffa ("avendo procurato alla Fip un ingiusto profitto con danno per la mia società") e falso ideologico in atto pubblico. Dopo che la sua squadra aveva collezionato 18 mila euro di multe, Macchiavello ha detto basta. E in procura, per dimostrare che gli insulti del pubblico e dei giocatori riferiti dagli arbitri nella loro veste di pubblici ufficiali erano inventati, ha consegnato anche il video con l'audio della partita.

    "Questo - spiega il magistrato - è solo uno dei mille sistemi con cui gli organi centrali impoveriscono il dilettantismo per riempire le casse di Fip e Lega. Un altro? Il tentativo della Lega di obbligare le società ad acquistare dei computer scelti da Roma, per la registrazione delle statistiche. Purtroppo ogni tentativo di contattare Meneghin è stato vano: non risponde mai". Di recente, dopo l'ennesima multa in seguito ad un incontro con il Trecate, Macchiavello aveva tentato di percorrere le vie della giustizia sportiva ma "si tratta di una garanzia solo sulla carta, come prevedevo la Commissione ha respinto il nostro ricorso senza sentire alcun teste, incamerando la relativa tassa e senza degnarsi di comunicare per quali motivi lo abbia respinto".

    In questa battaglia il pm non è solo. La fronda si allarga. Trentuno società venete, guidate da Giambattista Ferrari, presidente dello Jesolo Sandonà hanno sottoscritto un documento in cui si accusa la Fip di essersi impossessata di oltre un milione di euro destinati ai settori giovanili modificando i parametri degli atleti svincolati. Su questo aspetto Macchiavello ha scritto sia al Presidente del Coni Giovanni Petrucci che al Collegio dei Revisori dei Conti (una copia è stata inviata anche alla procura di Roma) chiedendo di "accertare se tali fatti corrispondano al vero e se, negli ultimi anni, somme destinate in modo specifico ad interventi nel settore giovanile siano state distratte dalla destinazione fissata dalla stessa Fip e comunque destinate ad altri fini, con conseguente danno per le Società sportive affiliate e più in generale per il movimento della pallacanestro".

    (18 febbraio 2011)

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    reed70.
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    GranDuca
    00 21/02/2011 13:53
    Non mi pare tanto credibile questa denuncia fatta da chi e' presidente di una societa', anche se e' un magistrato.
    Sul fatto che nei referti gli arbitri calchino la mano su indicazione della federazione mi pare la scoperta dell'acqua calda.
    Le multe sono state sempre una sorta di tassa che le societa' devono pagare per finanziare la federazione.
    Non ci vedo niente di drammatico anche considerando delle cifre di cui si parla che non sono particolarmente elevate
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    Tequila.
    Post: 2.183
    Post: 2.183
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    Conte
    00 21/02/2011 13:55
    Classico esempio di toga rossa

    [SM=g2268056]
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    Tequila.
    Post: 2.183
    Post: 2.183
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    Conte
    00 21/02/2011 13:57
    Re:
    reed70., 21/02/2011 13.53:

    Non ci vedo niente di drammatico anche considerando delle cifre di cui si parla che non sono particolarmente elevate



    18.000 € per una società di C non mi sembrano bruscolini
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    reed70.
    Post: 11.774
    Post: 11.774
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    GranDuca
    00 21/02/2011 14:03
    Re: Re:
    Tequila., 21/02/2011 13.57:



    18.000 € per una società di C non mi sembrano bruscolini




    E si sono inventati di sana pianta multe per 18.000 euri???
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    Tequila.
    Post: 2.183
    Post: 2.183
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    Conte
    00 21/02/2011 14:09
    Re: Re: Re:
    reed70., 21/02/2011 14.03:




    E si sono inventati di sana pianta multe per 18.000 euri???




    Eh già, immagino il terribile pubblico di Santa Margherita...
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    jimi68
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    Patrizio
    00 22/02/2011 15:50
    Re:
    reed70., 21/02/2011 13.53:

    Non mi pare tanto credibile questa denuncia fatta da chi e' presidente di una societa', anche se e' un magistrato.
    Sul fatto che nei referti gli arbitri calchino la mano su indicazione della federazione mi pare la scoperta dell'acqua calda.
    Le multe sono state sempre una sorta di tassa che le societa' devono pagare per finanziare la federazione.
    Non ci vedo niente di drammatico anche considerando delle cifre di cui si parla che non sono particolarmente elevate




    St'attentu a comu parri ...
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