00 08/07/2008 09:37
BAWER MATERA: GERGATI È PRONTO A FIMARE
La Bawer, salvo contrattempi dell’ultim’ora, ha cercato e soprattutto trovato, l’under in cabina di regìa. Il play maker varesino Francesco Gergati, insomma, è pronto a firmare il contratto.

FONTE: La Gazzetta del Mezzogiorno
AUTORE: Franco Toritto
DATA: 7/7/2008

La Bawer, salvo contrattempi dell’ultim’ora, ha cercato e soprattutto trovato, l’under in cabina di regìa. Il play maker varesino Francesco Gergati, insomma, è pronto a firmare il contratto. A legarsi, dunque, almeno per una stagione con il club presieduto dall’inossidabile Michele Vizziello. Ad annunciarci il cambio di rotta nella ricerca del play maker, visto che per alcuni giorni si era parlato di di Rivali, è al solito il direttore sportivo della Bawer, Giuseppe Pallotta che, sollecitato sull’argomento campagna acquisti, fa il classico punto della situazione. «È quasi fatta per il varesino - precisa il dirigente, responsabile della campagna acquisti della società di viale Italia -. Il ragazzo lombardo ha ventun anni e, nella passata stagione, gocava a Mestre in B2. In ogni caso Gergati vanta pure esperienze nella serie B di Eccellenza. A Venezia, per esempio. Gergati è un regista che può essere utilizzato anche da due, cioè da guardia. Fisicamente è dotato, roccioso, forte e, in particolare, è un play di 190 centimetri che l’Olimpia non ha mai annoverato nel suo organico. Secondo me Gergati si rivelerà un ottimo cambio per Valerio Corvino. Crediamo molto in questo elemento. Lo abbiamo scelto dopo attente valutazioni cambiando obiettivi. Mi riferisco a Rivali che è alto “solo” 178 centimetri. Inoltre Gergati, all’occorrenza, lo ribadisco, può affiancare lo stesso Corvino. Per chiudere la trattativa mancano solo normali dettagli. Non esistono questioni di tipo economico. Credo che tra domani (oggi, ndr) e martedì si potrà provvedere all’annuncio ufficiale». Tiene banco, naturalmente, la questione di Francesco Longobardi che deve essere ancora risolta. «La nostra porta resta aperta di sicuro, sebbene, tanto per fare un nome, il Molfetta lo talloni, tuttavia è normale che un elemento della sua portata sia appetibile, sia richiesto da molte squadre » . Il «pivottone» italo-australiano Mark Pennisi , arriva o no? «È ancora dall’altra parte dell’emisfero, cioè a casa sua. È difficilmente raggiungibile. Vedremo. In ogni caso, stiamo valutando pure altre piste».


[Modificato da Show_ 08/07/2008 09:38]
___________________________________________
...perché il basket, come qualsiasi altra disciplina, porta il nome della città sui campi d'Italia, su internet, sulla bocca di tanti...

FORZA BARCELLONA .... SEMPRE E COMUNQUE!!!!!