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Serie A dil/B - Viaggio all'interno del campionato 08/09, Fossombrone
Fonte: www.realsports.it
Data: 23/09/2008
di Michele Manni



Dov'eravamo rimasti? Ah, si... I marchigiani, autori di un notevole rush finale, coronano una eccellente stagione da matricola agganciando l'ottavo posto e qualificandosi di conseguenze per i play-off dove costringono Brindisi, che poi andrà a prendersi la LegaDue, a sudare le proverbiali sette camicie, per sbarazzarsi di Gattoni e compagni.

Di quella Fossombrone, sono rimasti giusto l'ex playmaker di Fabriano ed Udine, più il neo capitano Davide Perini ed il giovane playmaker/guardia locale Andrea Mancinelli, oltre a coach Riccardo Paolini.

Del resto, non è un caso che i vari Musso e Gurini siano finiti rispettivamente ad Udine in Serie A e Rimini in LegaDue, mentre Mariani e Gamal avevano invece richieste da mezza B1 e non a caso hanno sposato l'ambizioso progetto di Barcellona, al cospetto del quale una società da sempre attenta a far quadrare i conti come quella forsempronese, non poteva obiettivamente competere.

Si riparte dunque dai tre riconfermati di cui sopra. Più un buon numero di giovani con forti motivazioni.

Il cambio di Gattoni (1969) sarà Eugenio Rivali (1986), di scuola Pesaro ma reduce da una stagione a Gualdo Tadino, in B2.

A completare il reparto esterni nello starting five dovrebbero essere Luca Doati (1982), rodigino con precedenti ad Argenta e già protagonista con Fossombrone ai tempi della B2, e Stefano Laudoni (1989), promettente '89 lanciato da Palestrina due anni fa e successivamente inchiostrato da Pesaro, che lo ha spedito in provincia a farsi le ossa.

Dalla panchina, escono il già citato Mancinelli (1989) e Massimiliano Sanna (1988), ex di Valenza e Trino.

Vicino a canestro, probabile che siano capitan Perini (1983) e Mitchell Poletti (1988), ex di Casalpusterlengo e Sassari, i lunghi titolari.

Di rincorsa, Andrea Bartolucci (1985), pure lui vivaio Pesaro ma in uscita da Trieste, e Daniel Danzi (1988), pescato in B2 a Roma, sponda SAM.

Linea verde o meglio verdissima, dunque, per una Bartoli che merita rispetto e simpatia per questa sua politica con un occhio al portafoglio ed uno alla valorizzazione di giovani talenti, all'insegna della continuità, dopo il fortunato episodio precedente.

Sulla carta è forse la meno talentuosa del lotto, ma Paolini ha dimostrato di saperci fare e sempre sulla carta, l'anno scorso, non ci pare che fosse da play-off...
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NOI...NOI...SIAMO...SIAMO...BARCELLONESI...