00 16/06/2008 14:48
dalla gazzetta del sud del 16 maggio 2008
Sulla ribalta grazie ad un progetto ambizioso dopo nove anni il grande basket tornerà al "PalAlberti"

Barcellona, dove eravamo rimasti?


L' operazione che ha riportato in città i ltitolo di B1 può consentire di ripetere i risultati del passato.

Paolo Cuomo Dove eravamo rimasti? A quell'amara serata di giovedì 25 maggio 2000, palasport "Carnera" di Udine, playoff per la promozione in serie A1, quando l'Ina Assitalia Barcellona venne sconfitta in finale per 3-1 dalla Snaidero del "ragno" Charlie Smith. In quella notte, con la palla di Piazza che sbatteva sul ferro, impedendo ai biancoverdi di raggiungere il 2-2 nella serie e di giocarsi tutto tre giorni dopo a Barcellona, si chiudeva la magica era di Edo Capizzi, con il trasferimento - qualche settimana più tardi - di tutta l'attività a Messina. Da sabato scorso, con l'acquisizione da parte di Immacolato Bonina e del suo gruppo del titolo di B d'Eccellenza della Pallacanestro Patti, quel sogno sfumato otto anni fa può tornare a vivere. Un'operazione onerosa sotto il profilo finanziario, dal momento che la società pattese aveva accumulato molti debiti per mantenere la squadra a livelli così alti e per tanti anni. Ma Bonina non si è scoraggiato neppure di fronte al -8 di penalizzazione da scontare nella prossima stagione (per i lodi arbitrali) ed in pochi giorni ha chiuso una trattativa che sembrava in salita, regalando alla città una categoria che evoca ricordi ed emozioni indelebili. Due stagioni di militanza con Giovanni Perdichizzi in panchina, 20 mesi di successi. Che seguivano il salto triplo dalla C2. Nel 1997-98 una promozione solo accarezzata, prima del grande trionfo. Da matricola in B1, dopo aver raggiunto il secondo posto nella poule promozione dietro il Roseto, la strada della serie A venne sbarrata dalla Popolare Ragusa che nella finale vinse gara-1 78-57, fu travolta al PalAlberti per 73-47, ma riuscì a spuntarla nella "bella" per 72-69. Perso anche lo spareggio per il ripescaggio contro Biella, il Seme d'Arancia Barcellona ripartì di slancio nel 1998-99, chiudendo ancora al secondo posto la stagione regolare alle spalle di Ferrara. La cavalcata nei playoff fu però magica: 2-0 inflitto nell'ordine a Cento, Scafati e in finale agli stessi estensi con la storica affermazione in trasferta per 68-67 con i liberi decisivi di Li Vecchi e affermazione casalinga per 80-73, in un palasport che esplodeva di gioia e colori. Proprio in quegli anni emergeva, cristallino, il talento di Soragna, Rombaldoni e Li Vecchi, poi diventati - in periodi diversi - protagonisti anche in Nazionale alle Olimpiadi. Ma erano anche i tempi di Bianchi, Brembilla, Ragionieri, Saccardo, Giordano. E il nucleo-base biancoverde, senza "Romba" ma con l'aggiunta di due fantastici americani come Marques Bragg e Gerrod Abram, nel torneo 1999-2000 trascinò la squadra ad un passo dalla serie A1. Questo è il glorioso passato. Il presente, invece, è tutto da costruire per un futuro che può consentire a Barcellona di tornare in breve tempo lì dove l'avevamo lasciata. Bonina nel calcio ha dimostrato capacità, come dimostrano non solo i risultati ottenuti con l'Igea Virtus ma anche i talenti Caserta, Riganò, Millesi, Doudou e Di Cosmo scoperti e valorizzati assieme al direttore sportivo Nino Barone. Nel basket - dopo il debutto non molto fortunato in C1 - il patron ripartirà dall'esperienza del coach Pippo Sidoti, che la B1 la conosce benissimo, da un gruppo di giocatori importanti (con in testa il talento Daro Gullo) e dall'entusiasmo di una piazza che ama intensamente questo sport. La palla adesso passa alla città che dovrà fare subito la sua parte.