27/01/2016 Mario Garofalo
Barcellona, Bonina replica ai tifosi
“Trovo ingiusta questa presa di posizione e non accetto la perdita di memoria”
La valanga di critiche piovute addosso a società e squadra dopo il passo falso interno contro Biella ci stanno. Sono i toni, però, ad assumere un'inflessione per certi versi scordata.
“Se non fossimo stati abituati alle critiche o alle prese di posizione di chi ci ama e ci sostiene, avremmo assunto un atteggiamento completamente diverso”. Si limita alla comprensione il presidente Immacolato Bonina , che nel giro di pochi anni -ironia della sorte- è passato da frontman e tuttofare, a causa principale del disastro. In mezzo ci sono tanti investimenti, vittorie, gioie, dolori e capovolgimenti di fronte. Eppure, il giocattolo è vivo, cammina sulle proprie gambe e garantisce sempre e solo emozioni. Belle o brutte che siano, e che nel bene e nel male respirano sempre a braccetto con la passione.
Non perde tempo il patron, nemmeno per replicare a quella parte di tifo organizzato che, al suon dell'ultima sirena di domenica scorsa, non ha perso tempo per fischiare, mettendo nero su bianco tutta l'amarezza di aver perso una grossa occasione per risalire dai bassifondi della classifica. Attraverso un comunicato nel quale sono stati elencati alcuni passaggi emblematici dell'attuale stagione (anche quella passata), i tifosi hanno puntato il dito contro la proprietà, accusandola di scarsa operosità e di un sinistro piacere nel vedere andare tutto a rotoli. Un modus operandi tipico dello sport, che da entrambi i lati del palco pecca di riconoscenza, esaltando e condannando in un amen. Lo sport ne racconta a bizzeffe di storie come queste. Le spalle di Bonina sono ormai troppo grandi per non riuscire a sopportare la “mancanza di riconoscenza” resa pubblica a mezzo stampa dal tifo organizzato. Tra le righe, e ci mancherebbe altro, anche una punta di orgoglio. La compensazione è doverosa. “Oggi combattiamo con la nostra stessa identità e con la precaria situazione di classifica -sottolinea Bonina-. Abbiamo lasciato punti in giro, ma la colpa non è solo nostra. Ci metto dentro la sfortuna di non avere potuto disporre del roster al completo per quasi tutta la prima parte della stagione e l'inesperienza di alcuni ragazzi. Non critico nessuno, neppur il coach. Ho sgridato la squadra quando dovevo e sto facendo il possibile per salvare la categoria. Trovo ingiusta la presa di posizione di quella parte di tifo che ci ha sempre dimostrato calore e vicinanza e non ammetto, inoltre, la perdita di memoria”.
Il riferimento del proprietario si concentra sul recente passato, all'iscrizione al campionato, avvenuta a ridosso delle scadenze, fino alla composizione dell'organico. “Ho fatto i salti mortali per iscrivere la squadra al campionato, nonostante i tanti problemi, soprattutto derivanti dallo scorso anno. Il budget che abbiamo investito non è stato all'altezza delle aspettative? Mi dispiace, ma ho chiesto l'aiuto di tutti e fatto il massimo. Chi entra in campo dà sempre l'anima e la società ha cercato in tutti i modi di intervenire sul mercato”.
Dall'ingaggio a gettone di Michael Ojo fino ai tanti rifiuti, davvero numerosi. “In questi giorni ho chiamato persino Ryan Bucci -rivela il presidente Bonina-. Dopo Rezzano, Mordente, Guarino, Spinelli, Bonessio e tanti altri, oggi aggiungiamo anche il nome dell'ex capitano alla lista. Per motivi vari, tutti o non hanno potuto darci una mano o hanno scelto di non prendere in considerazione la nostra offerta. Continuiamo, comunque, a lavorare per regalare alla squadra gli elementi in grado di consentirci un salto in termini di qualità ed esperienza per raggiungere la salvezza e ci dispiace subire le critiche ingiuste dei nostri tifosi”.