00 13/04/2015 06:29
Sala Stampa

Coach Perdichizzi
: “Stagione anomala per tutte le traversie vissute rispetto al passato, nessuno era abituato a questo. E’ stato un anno difficile ma il cuore di questi ragazzi ha prevalso enormemente. Auguro a tutti, giovani e meno giovani il meglio per il loro futuro. Abbiamo rinunciato con dignità a due giocatori ma onorando il campionato. Con la nostra mentalità a Barcellona sono cadute Ferentino e Verona, ora Brescia un segnale chiaro. Tutte le difficoltà sono state superate specie di novembre e dicembre. Lo sponsor Canditfrucht ci ha aiutato a finire la stagione e il rammarico aumenta perché se solo avessimo giocato tutte le gare al PalAlberti sono sicuro che saremmo entrati nei playoff. Poi nella post season con la leggerezza di spirito che ci compete tutto può succedere. E’ un peccato lasciare adesso la stagione perché oggi siamo cresciuti enormemente come carattere e mentalità e ce la saremmo giocata con tutti. Il risultato non serviva a nessuno, loro avevano alcune assenze, noi ne sappiamo qualcosa. Questo è stato l’anno zero per il basket barcellonese, abbiamo dimostrato che non contano i budget faraonici, ci si può divertire e lottare per il vertice. Questo messaggio deve restare a Barcellona, ora la proprietà e tutti colori che hanno a cuore la squadra devono decidere cosa fare. Uscire ad aprile fa male ma può essere positivo per avere più tempo per programmare il futuro”.
Duecento le vittorie in A2 per lo “Sceriffo”, un traguardo che dimostra la storia e le qualità del tecnico giallorosso protagonista anche al piano di sopra. Questo il suo pensiero: “Mi fa piacere, sono passati tanti anni in questa categoria. Lo condivido con la squadra e lo staff sempre a me vicino. Difficilmente senza loro avrei vinto tanto. Sono contento e lo condivido con tutti i vari staff avuti in carriera (a Messina, Brindisi e Capo d’Orlando, ndc). Questo successo è il giusto coronamento di quest’anno. I rimpianti non ci sono, certo bastava un nulla per far sì che i playoff diventassero realtà ma siamo uomini di sport che si sanno rialzare dalle sconfitte”.
Infine per il Gm che ha costruito in estate questo gruppo le sensazioni per il futuro prossimo che, secondo l’addetto ai lavori, non può più avere improvvisazione ma una precisa progettazione.
“Principalmente serve chiarezza, vivere un altro anno come questo non lo vorrei affrontare. Se c’è condivisione di progetti e obiettivi allora si può pianificare e ripartirei da questi ragazzi, perché sarebbe il primo passo. Rivivere invece un’altra estate tribolata non lo merita nessuno, né io né i giocatori che hanno dato tutto per questa maglia. Allenare questo gruppo mi ha dato emozioni nuove, mai provate in carriera. E’ un gruppo che non si è mai tirato indietro, allenandosi anche la mattina a tirare. Sono grandi professionisti, a me piace allenare e stare in campo. Era una doppia sfida per me, sia da coach che da Gm, la condivisione con la squadra e con la gente di Barcellona ha fatto il resto. L’aiuto dello sponsor è stato poi la ciliegina sulla torta che ci ha permesso di concludere positivamente la stagione. Le cose su cui ripartire ci sono bisogna però rispettare gli impegni assunti anche in assenza di carte scritte”.