Coach Germano D’Arcangeli“Barcellona ha tirato con percentuali altissime, poi era difficile per noi recuperare il gap. Dobbiamo ancora crescere e tornare a contatto era impossibile. Non è un alibi il fatto che siamo giovani, non siamo smaliziati per capire che nel primo quarto non si deve essere troppo soft in campo contro una squadra che voleva vincere. Comunque iniziamo a saper soffrire e siamo più adatti a questo tipo di campionato. Ho detto questo negli spogliatoi ai miei ragazzi, mi è piaciuto il fatto che non siamo crollati”.
Coach Giovanni Perdichizzi “Volevamo vincere per reagire ai tre ko, specie quello con Casale che non meritavamo. Siamo maturi per capire che solo col lavoro possiamo dire la nostra, lo abbiamo dimostrato, giocando con serenità e grande sostanza nonostante le difficoltà del giocare in questo campo. Infatti anche gli allenamenti e nelle partite mancano i punti di riferimento come dimostrano le basse percentuali ai liberi. Vorremmo tornare al PalAlberti per fare sì che le nostre partite in casa siano gare in cui il fattore campo giochi per noi. Tecnicamente l’essere in casa al PalaSerranò si annulla per varie ragioni”.
Meriti rivolti anche all’avversario, certamente meno arrendevole rispetto alle prime giornate che tratteggiavano una squadra in completo disarmo.
“Veroli è migliorato tantissimo come dimostrano le loro vittime Agrigento e Trapani. Il ko con Casale ci dava ulteriori stimoli, il fatto poi di non dover giocare in settimana ci ha fatto lavorare con serenità. Anche a Napoli l’approccio alla gara era stato deciso, bene i ragazzi in campo con le scelte di tiro e il timing nei giochi, positivo Spizzichini in difesa, Da Ros nelle letture di passaggi e nell’attaccare il canestro, i tiri presi da Shepherd. Abbiamo preso confidenza con la gara, siamo andati pure a più 30 e gestito senza ansia il ritorno di Veroli”.
L’appello finale del coach riguarda il completamento dei lavori del PalAlberti per poter riabbracciare al più presto il proprio campo: “Penseremo ai derby in settimana ma vogliamo tornare a giocare a Barcellona. Parlo all’Amministrazione per il completamento dei lavori, manca poco per il definitivo via libera. Per noi è troppo importante, per il giusto feeling con i giocatori. I più giovani vogliono capire il trasporto del pubblico di Barcellona che solo nel nostro palazzo possiamo avere, La gente viene a Patti ma a Barcellona il numero sarebbe nettamente maggiore. Siamo in linea con l’obiettivo stagionale, ogni allenatore vuole migliorare il proprio andamento. Con due punti in più sarei stato contentissimo ma va bene così. Non lottiamo per le prime quattro posizioni, vogliamo ottenere al più presto la quota permanenza per poi toglierci altre soddisfazioni. I giovani crescono col passare delle settimane così come il nostro capitano. E’ normale voler competere al massimo come in passato ma quest’anno è un campionato di transizione per poi tornare protagonisti ai massimi livelli dopo la riforma nei campionati in quella che rimane la seconda lega italiana”.