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Pecile giudica le siciliane: la Sigma ha tutto per andare in A, Poz da applausi

Play-guardia d'esperienza, Andrea Pecile vanta tanti campionati e non soltanto italiani. Oggi è il capitano dei Biancoblù Basket Bologna, prossima avversaria della Sigma del presidente Bonina. I primi canestri li ha realizzati nella sua città natale, nelle giovanili di Trieste. Passato a Gorizia ha esordito in Legadue ottenendo la promozione in Al con debutto nella massima serie compreso. Pesaro, Ragusa e Spagna con stagioni anche a Siena ed Avellino. Una carriera che continua ad alti livelli anche se gli infortuni ne condizionano le presenze. Infatti, Andrea Pecile, non giocherà a Barcellona domenica. Il capitano della Biancoblù ha subito una contrattura ai flessori della coscia sinistra. Ma proprio con il capitano Pecile cerchiamo di capire che partita sarà: «Credo che noi, come sempre, andremo in Sicilia cercando di giocar la nostra pallacanestro. Spesso siamo andati vicino alla vittoria giocando proprio così in maniera costante e speriamo di riuscire ad imporre il nostro gioco anche a Barcellona. Sarà difficile perché ritengo sia la squadra meglio attrezzata della Legadue». - La vostra squadra a quota 26 si sente già dentro i playoff visto che ha già osservato il turno di riposo? «Se riuscissimo a qualificarci sarebbe una stagione pazzesca. Ci troviamo in zona playoff dalla prima di campionato. Ad inizio stagione era soltanto un sogno che però siamo riusciti a costruire pian pianino e vicini adesso dal renderlo reale. Faremo di tutto per arrivarci e sarà una grande soddisfazione». - Dopo aver espugnato Pistoia, unica squadra a riuscirci sino ad ora, crede che Barcellona abbia acquisito la giusta consapevolezza per vincere questo campionato? «Il problema sono sempre i playoff dove molto si rimette in discussione. Barcellona, ad esempio, è costruita per affrontare le tre serie che portano alla finale nel migliore dei modi. È una squadra fisica, lunga, con esperienza e talento. Delle squadre che ruotano nella zona alta della classifica è quella più preparata. Bisogna vedere tra un mese la condizione fisica quale sarà, perché sarà senza dubbio soltanto questo l'aspetto più importante per affrontare al meglio i play off». -I difetti della Sigma? «Ha tanti punti nelle mani e credo che dipenda proprio da questo la sua fortuna. Pistoia la vedo più solida in difesa, Barcellona mi sembra più di talento offensivo. Bisogna anche ammettere anche che il talento di Barcellona non è paragonabile a nessuna squadra di questo campionato perché è davvero pazzesca anche rispetto a Pistoia. Ma nei play off può anche non contare questo aspetto perché potresti subire squadre più rognose e fisiche. Ecco se proprio voglio trovare un difetto a Barcellona è proprio questo, anche se altri lo considerano un pregio. Dipende dai punti di vista». - Playoff come campionato a parte ma con sorprese? «Credo che per quanto abbiamo visto in questo campionato loro due (Pistoia e Barcellona, ndr) sono superiori agli altri. Casale dipende troppo dai due americani. Pistoia ha saputo vincere anche senza Hicks per esempio e Barcellona ha cambiato tanto sino a quando non ha trovato la giusta quadratura». - Come ha visto il "Poz" in questa sua prima stagione da allenatore in Legadue a Capo d'Orlando? «Mi spiace che non sono riuscito ad incrociarlo a causa dei miei infortuni. Ha fatto un'ottima annata da rookie come allenatore e credo che la sua bravura sia stata quella di dare freschezza e serenità ad un grappo con talento ma che non era riuscito a esprimerlo».

- La Gazzetta del Sud -
19/04/2013
Antonio Puglisi
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NOI...NOI...SIAMO...SIAMO...BARCELLONESI...