Barcellona, la forza dei nervi saldi
Il vice Coppolino: «Pistoia? Dobbiamo pensare solo alla difficile trasferta di domani a Jesi»
BARCELLONA. Soffia un vento di fiducia in casa
Sigma Barcellona, attesa dalla trasferta di domani al “PalaTriccoli”di Jesi per la decima giornata di ritorno della stagione regolare (palla a due alle 18,15; arbitreranno Ursi, Ranaudo e Cerbaucich e la gara sarà trasmessa in diretta streaming su legaduebasket.it e Sportube4). Dopo le due vittorie consecutive tra le mura amiche, è tempo di guardare al presente con la consapevolezza che un successo allungherebbe a 3 la miniserie positiva e per di più alimenterebbe la fiammella della speranza in ottica primo posto (ieri Pistoia ha perso contro Trento). Tolto il bavaglio, intanto, i giallorossi hanno ripreso con le conferenze stampa. È il vice
Nino Coppolino a dare peso specifico ad una vigilia che comunque si preannuncia già carica a prescindere. Parole che chiarificano il quadro della situazione e, partendo dal passato, spostano il baricentro dell’attenzione sui concetti cardine da seguitare: «Dopo Imola abbiamo fatto quadrato – ha dichiarato l’assistente di
Perdichizzi –. Tutti dovevamo assumerci le nostre responsabilità e ci siamo rimessi ulteriormente in gioco. Al di là delle due vittorie consecutive, il risultato è stato quello sperato e preso coscienza del momento siamo rimasti uniti e con umiltà abbiamo guardato al reale con più convinzione». Inutile provare a strappare un accenno sulla prospettiva che la gara di Jesi rappresenta un buon banco di prova in virtù del big-match di venerdì prossimo a Pistoia.
Coppolino tira dritto e come sua consuetudine non resta ancorato ai convenevoli, conscio che le attese fanno capolino fino ad un certo punto: «Oggi c’è Jesi e la Sigma non può o deve permettersi di pensare ad altro – sentenzia
Coppolino –. È vero che si fa tanto rumore per la sfida contro la capolista, ma lo step del “PalaTriccoli” è così importante che nessuno pensa a quello che gli altri vogliono che pensiamo. La necessità è di affrontare un ostacolo per volta, così si costruisce la propria classifica. Jesi ha battuto tante big tra le mura amiche e non possiamo sottovalutare nulla. Ci vorrà cautela, concentrazione e faremo quello che sappiamo fare. Nessuna misura particolare nei confronti delle punte di diamante jesine, perché molto dipenderà da noi e dai progressi che abbiamo evidenziato nelle ultime apparizioni». A dare forza alle parole del vice allenatore barcellonese anche il giovane e tatuato
Riccardo Coviello, che rincara la dose esternando l’umore che si respira all’interno dello spogliatoio: «Siamo pronti e concentrati - dichiara il romano–. Lo spogliatoio è carico e siamo uniti per ritornare a vincere in trasferta. Con l’arrivo di
Dwight Hardy, che si è messo subito al servizio della causa, abbiamo ripreso a vincere, anche se i progressi erano nell’aria. E su Jesi? Sappiamo che i marchigiani hanno un roster lungo e non sarà facile vincere. Pensare di fronteggiare solo Maggioli è un rischio, anche perché Jesi non si basa solo di lui. Siamo preparati – conclude
Coviello – abbiamo lavorato con grande carica per continuare a dire la nostra». La sensazione è che il clima sia così disteso da non destare preoccupazione. Facce distese e menti libere in funzione di un obiettivo: è questo il filo conduttore che lega le attese alle intenzioni.
- La Gazzetta del Sud -
06/04/2013
Mario Garofalo
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