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Manzotti: «Senza di me in trasferta non si vince». Il ds della Fileni e la cabala: «Tre assenze, tre ko»



- Il Resto del Carlino -

02/04/2013 12:43 - Jesi
PER un’influenza aveva saltato la trasferta siciliana a Capo d’Orlando: prima, nei tredici anni da team manager o ds era mancato solo due volte. E sempre in trasferta. «L’anno della serie A con Subotic ad Avellino, prima ancora a Messina nella stagione 2002/2003. Tre volte fuori casa, tre sconfitte: mettetela come vi pare, senza di me in trasferta non si vince!».
Soddisfazione palpabile per il diesse della Fileni Bpa Federico Manzotti dopo il franco successo in terra ciociara. Dopo Scafati è toccato a Veroli, altro tabù infranto. «Un premio alla costanza di squadra e società — puntualizza il dirigente aurorino — una società seria che continua a fare il passo secondo la gamba e che merita l’incondizionato rispetto di tutti nonostante le difficoltà, e in questo l’Aurora non fa eccezione».
Una vittoria di squadra, quella di Veroli, proprio perché maturata con un ultimo quarto autoritario e dopo aver superato un avvio decisamente in salita.
«E contro una squadra costata almeno il doppio della nostra, che voleva, e doveva, vincere a tutti i costi».
Da Veroli sono arrivati consensi e complimenti per tutti, in particolare per Sanders e Zanelli, due che finora non avevano certo brillato per continuità.
«Jesse, per me il migliore in campo a Veroli, è arrivato alla quinta distorsione stagionale della caviglia, un record che Cioppi e il sottoscritto non potevamo certo prevedere al momento di firmarlo l’estate scorsa. Di Zanelli non sono certo io a scoprire le doti di professionista e mi piace ribadire come sia stato l’ultimo tassello di un progetto migliorativo atto a coinvolgere la città e il pubblico jesino: questa è una società tutta jesina che lavora con l’unico obbiettivo di regalare tante domeniche di pura passione ai tifosi, qui non ci sono interessi personali, nessuno che fa la ‘cresta’ sui giocatori. Sapete quante società mi hanno chiesto Griffin? Almeno quattro: non credete che avrebbe fatto comodo anche a noi ‘fare cassa’, in momenti come questi? Noi però gli impegni presi li rispettiamo: e da qui, fino alla fine del campionato, non si muove nessuno».

Gianni Angelucci