Il Pagellone della settimana: Umeh è irreale, Ghersetti è il solito, Toppo è una certezza, Hoover fa sfracelli ma perde
Tessitori e Dell’Agnello di difficile interpretazione
- La Voce di Romagna -
07/11/2012 15:41 - VOTO 10 a Michael Umeh (32 punti, 12/16 al tiro, 10/11 ai liberi, 8 rimbalzi, 2 recuperi), dopo i meritati complimenti sorgono tre interrogativi alla Antonio Lubrano. Primo: chi lo marcava, Sbirulino? Secondo: se era così forte, avrebbe giocato a Trento o nei Lakers? Terzo: in che livello di sogno di Inception siamo esattamente? Irrealtà virtuale.
VOTO 9 a Mario Ghersetti (21 punti in 25’, 8/12, 8 rimbalzi, 3 assist), perché poi dicono che quando giocava a Veroli su queste pagine fu massacrato il che è vero proprio come è vero che, quando giocava a Vigevano, fu pubblicamente incensato. Prototipo argentino: classe, palle, passione. Vamonos.
VOTO 8 a Fiorellone Toppo (11, 13 rimbalzi, 2 assist), il “Calcaterra” della LegaDue. Si va beh, Mister Antimafia ha un po’ di capelli in più e la pistola nella fondina, ma il capitano ormai li mette tutti in gabbia, in LegaDue, senza peraltro sbocciare più di tanto. Pistoia oggi: come prima, più di prima.
VOTO 7 a Rodney Green (32, 3 rimbalzi, 3 recuperi) e Casper Ware (29, 5 rimbalzi): va la che puoi avere tutti i prospetti che hai - vedi Martinoni l’eterno bambino prodigio - ma quando comincia a scottare, nella terra di mezzo, serve chi parli meno e faccia di più. Tipo due americani presi con il senno. Usa e vinci.
VOTO 6 al vecchio proverbio “meglio 30 e vincere o zero e perdere”? Dipende sempre dai punti di vista: Ryan Hoover (18, 4/8 da tre, 6 rimbalzi e 7 assist e, appunto, 30 di valutazione) avrà chiuso la porta imbestialito, Marco Santiangeli, per un 3 davanti a uno zero in qualsiasi statistica tranne le palle perse, venderebbe pure l’anima. Diavolina.
VOTO 5 ad Amedeo Tessitori (2 falli in 4’) e Sandro Dell’Agnello. Se il golden boy prospetto “non può giocare in Legadue” (frase tipica degli allenatori) ci dicano dove può giocare uno che domina le Finali Nazionali parlando al cellulare. E se ci dobbiamo solo salvare, visto siamo già salvi, cosa ci alleniamo a fare? Per abbassare i battiti e il colesterolo? Interrogazioni parlamentari.
VOTO 4 ad Ariel Filloy (1/9 da 3, 6 perse) e Nikita Mescheriakov (0/4, 3 perse): quando piove, c’è la nebbia e si vede poco, non è che bisogna scendere e proseguire a piedi. Bisogna guardare meglio. Altrimenti Carmen Consoli non avrebbe cantato Mai come ieri (“perché essere felici per una vita intera, sarebbe quasi insopportabile”). Estasi o noia?
VOTO 3 a Gennaro Sorrentino (4 perse e -5 in 6’), la cosa più simpatica che gli capita al PalaFiera da qualche tempo è la considerazione dei forlivesi. Complimenti pochi, si, ma almeno passa inosservata la pallacanestro. Che, effettivamente, è un’altra cosa. Extrabasket.
VOTO 2 al trio della settimana, la Ciociaria che non decolla: Giovanni “effettivamente c’è qualche” Carenza (0/2, -1), Marco “mah boh mah” Rossetti (0/2, -2) e Simone “era meglio quando ero giovane, ma non è che ho 50 anni” Berti (2 perse, 4 falli, -4). Meglio quando si vinceva la Coppetta. Contava zero, ma almeno si esultava. Causa persa.
VOTO 1 ai primi 20 minuti dell’Andrea Costa al PalaTrento. In linea di massima ci sono modi migliori di passare il sabato sera. A meno di avere un virus gastrointestinale ricorrente, si intende. Rivedibili (ma anche no).