Brindisi - Barcellona

markus1cane, 21/05/2012 10.09:

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21/05/2012 10:00 - Luca Cecconi
TUTTO È PRONTO per la grande avventura delle semifinali playoff. Come volevasi dimostrare, si giocheranno il secondo posto nella massima serie le quattro squadre migliori del campionato, insieme a Reggio Emilia già promossa. Da una parte Brindisi contro Barcellona, dall’altra Pistoia contro Scafati. Di più non si poteva pretendere e anche il vantaggio del fattore campo ce l’hanno le formazioni che complessivamente sono piaciute di più (Brindisi e Pistoia). Inutile dire che ora viene il difficile ma anche il bello. Le due serie appaiono molto equilibrate tanto che appare complicato azzardare pronostici. Brindisi e Pistoia hanno un lieve vantaggio, ma come abbiamo visto proprio nella serie con Veroli anche il fattore campo è relativo. Di certo saranno sfide intense, tese, con le difese protagoniste; sfide dove la condizione atletica, l’entusiasmo e la fortuna avranno un peso importante, con gli arbitri sotto pressione.
SE PROPRIO vogliamo sbilanciarci, quella che merita meno la serie A è Barcellona: non per il valore della squadra, che è alto, ma per l’andamento del suo campionato. Pistoia lo meriterebbe eccome. Intanto, senza i due punti di penalizzazione avrebbe fatto gli stessi punti di Brindisi con un 2-0 a favore negli scontri diretti. Ma poi dobbiamo considerare le vicissitudine patite dalla squadra di Moretti durante l’anno: l’infortunio che a gennaio ha tolto di scena per sempre Mathis e quelli che hanno privato la squadra nel finale di Gurini e Toppo per un mese ciascuno. A nostro avviso la Tesi Group se la sarebbe giocata anche con Reggio.
L’ESORDIO nei playoff ha confermato la solidità della squadra biancorossa, la sua compattezza, la sua predisposizione a non darsi mai per vinta, la sua convinzione di essere forte. E’ una squadra al tempo stesso umile e presuntuosa, ma non è una contraddizione: umile perché non pensa di essere la più forte e perché sa che solo con il sacrificio di tutti può vincere le partite; e presuntuosa perché di fatto, quando esprime il suo gioco, è convinta di poter battere gli avversari. Si tratta di un grande lavoro, realizzato dallo staff tecnico-dirigenziale e cucito alla perfezione dall’allenatore, che ha saputo subito creare il feeling giusto con i giocatori, a loro volta bravi a trovare gerarchie ed equilibri. Una squadra che nell’emergenza è diventata paradossalmente ancora più forte.
MORETTI, bravissimo, ha dovuto reinventare spesso quintetti ed equilibri e la squadra ha risposto sempre presente: basta pensare al fatto che Tavernari, nella stessa partita, può giocare da play o da lungo, che con grande disinvoltura si passa da quattro piccoli in campo con Toppo unico lungo a un quintetto con Toppo, Jones e Galanda insieme sul parquet. Una squadra duttile come poche.
L’infortunio di Mathis, inoltre, ha fatto scoprire Saccaggi, la cui crescita è davvero impressionante; ora Lorenzo è un giocatore vero, su cui contare e investire. Galanda sembra uscito fuori dalla mitica formazione dell’Olimpia (Crippa, Forti, Minto... ), da tanto che ci sembra ormai uno di casa, eppure è arrivato solo quest’anno. Hardy è un giocatore meraviglioso, un attaccante con i fiocchi, un atleta nel vero senso della parola, con lui è sempre spettacolo. Gurini è uno dei migliori italiani di Legadue: non è un fenomeno ma fa tante cose e tutte bene. Tavernari si sta ritagliando un ruolo da specialista, da «bombarolo»: a volte eccede, ma questa sua... anarchia può spiazzare anche gli avversari, come la sua duttilità.
CAPITAN TOPPO non lo scopriamo certo ora, è l’emblema della squadra e, tra l’altro, come il buon vino migliora andando avanti. Infine c’è Bobby Jones. Beh, qui gli aggettivi si sprecano. Diciamo che andrebbe... inchiodato allo spogliatoio per non farlo andare via da Pistoia. Per noi che siamo, nello sport, «mendicanti di bellezza» — come ama dire lo scrittore uruguagio Galeano — Bobby Jones è un... benefattore. Sappiamo che da un momento all’altro può decidere la partita. A volte gli bastano cinque minuti per cambiare l’incontro e tramortire gli avversari. Quest’anno ha veramente regalato momenti di rara bellezza. Contro Veroli era (quasi) mancato per tre partite e poi è entrato in scena abbagliando tutti e chiudendo la contesa. Ora sotto con Scafati. Si parte giovedì e sabato al PalaCarrara, poi martedì 29 a Scafati. Eventualmente ci saranno le sfide di giovedì 31 a Scafati e domenica 3 giugno a Pistoia per chiarire chi è il più forte.

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