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Barcellona, Lukauskis non recupera
12/01/2012
Si allontana il ritorno in campo di Mindaugas Lukauskis: l'ecografia alla quale il giocatore lituano è stato sottoposto ieri dal dott. Bruno Pitrone ha evidenziato che il problema muscolare al flessore della coscia sinistra, esito di un infortunio subìto nel primo tempo della gara contro Sant'Antimo, non è ancora risolto. A questo punto, scontata l'assenza di "Minda" nella trasferta di domenica a Brescia, appare fortemente a rischio anche la sua partecipazione al successivo impegno della Sigma Barcellona, il recupero del match interno con Piacenza che si giocherà mercoledì 18.

«Il recupero procede benino - è più cauto il responsabile medico della società barcellonese, il dott. Nazareno Pino - ma l'esito degli esami strumentali non è stato il massimo, la situazione è incoraggiante ma non ancora normalizzata. Per quanto riguarda la trasferta di Brescia, non ci sono le condizioni né dal punto di vista del muscolo infortunato né dal punto di vista fisico in generale perché Lukauskis possa giocare; per Piacenza vedremo, nel frattempo stiamo incrementando i carichi di lavoro per verificare le condizioni del muscolo e probabilmente effettueremo un altro controllo, un'ecografia oppure una risonanza magnetica, nei giorni tra le due partite».

Recupero che comunque appare confortante rispetto al quadro che si era configurato dopo gli esami strumentali eseguiti il 4 gennaio, al rientro di Lukauskis dalla Lituania: «Sì, rispetto ad allora la situazione è migliorata - conferma il dott. Pino - e se non contro Piacenza, il 22 saremo quasi certamente in condizione di vederlo giocare contro Scafati per quanto, in questi casi, bisogna evitare di incorrere in recidive che possono allungare di molto i tempi di recupero». Quindi, progressi sensibili rispetto al 4 gennaio. Ma anche una chiara discrepanza rispetto alle previsioni fatte subito dopo l'infortunio, prima del turno infrasettimanale con Veroli e della successiva partenza del giocatore per la Lituania dove è stato seguito dallo staff medico e dal fisioterapista della Nazionale, quando era parso che il problema potesse risolversi in una quindicina di giorni in tutto. E il sospetto - anche se dalla società non arrivano conferme in tal senso - è che una volta a casa, Lukauskis abbia in qualche modo forzato per accelerare il recupero, con il risultato di peggiorare invece la situazione e allungarne i tempi.Non è un argomento di poco conto, perché se il 20 dicembre (quando fu eseguita la prima ecografia) si fosse avuto chiaro che i tempi di recupero avrebbero superato il mese, con ogni probabilità ci sarebbe stato il tempo - visti anche la pausa per le festività natalizie e il successivo turno di riposo osservato dalla Sigma il 5 gennaio - per prendere un sostituto, anche a gettone, e presentarsi al momento decisivo della stagione senza assenze così pesanti, o perlomeno con un elemento in più in grado di mantenere alto il livello per tutti i 40'.

Ed è quindi una brutta tegola per il coach Cesare Pancotto, che dopo le quattro vittorie consecutive ottenute da Pistoia in avanti avrebbe voluto certamente avere la squadra al completo nella decisiva trasferta di Brescia di domenica prossima e nel successivo trittico di impegni al "PalAlberti" con Piacenza, Scafati e Imola.Perché è vero che nelle ultime due partite Ryan Bucci (14.5 punti in 32' di media con 7/11 da tre) non ha fatto rimpiangere il lituano partendo in quintetto, e che la rotazione profonda e versatile della Sigma ha permesso a Bonessio e Piazza di dare un contributo importante com'era già accaduto a Mocavero e Da Ros, ma il diverso peso specifico delle prossime avversarie non avrebbe guastato poter nuovamente contare su uno dei "colpi" del mercato estivo del gm Sandro Santoro.

Brescia su Rtp. Intanto, oltre ai passaggi su Rai Sport in occasione delle gare contro Brindisi (venerdì 3 febbraio) ed a Forlì (10 febbraio), la Sigma Barcellona sarà protagonista di un nuovo passaggio televisivo: la gara di Brescia sarà trasmessa in diretta da Rtp con inizio alle 18,15 e telecronaca di Domenico Bertè.

Max Passalacqua

Gazzetta del Sud