Varese – Fortitudo 82-78 23:52 - 21 Ottobre 2007
Scritto da Claudio Borghi
Vittoria di rincorsa dei biancorossi che conquistano il pubblico e i due punti grazie ad una quarta frazione di grande aggressività e sostanza.
Sotto le telecamere di Sky e davanti ad un pubblico decimato da discutibili scelte altrui, nella prima domenica di vero freddo autunnale si affrontano due squadre dalla classifica gelida: Varese è reduce dalla bolgia di Teramo, nella quale è arrivata la quarta sconfitta su cinque partite, mentre la storica rivale Fortitudo arriva da tre sconfitte consecutive.
L’inizio della partita conferma il periodo di mani fredde della compagine biancorossa, tanto che i varesini perdono subito l’occasione di concretizzare diverse palle rubate e doppi possessi offensivi. Dalla parte dei bianco blu è Jenkins lo scontato leader che mette subito in croce il play varesino Passera, mentre nel deserto offensivo biancorosso solo Galanda riesce a trovare con costanza la strada del canestro (sue 7 dei 10 punti di Varese nei primi sette minuti, contro i 19 degli avversari). Bologna riesce invece a bucare spesso e volentieri la retina di Varese, in particolare con le bombe dall’angolo e le penetrazioni di Jenkins e Torres.
Alla fine del primo quarto Mrsic ha già ruotato quasi tutti gli effettivi alla ricerca di maggior pericolosità al tiro, ed è grazie alle seconde linee (oltre che al solito Galanda) se Varese rimane sotto la doppia cifra di distacco (17-24 al 10’).
Due sciagurati possessi offensivi contro la zona aprono il secondo quarto e permettono alla Fortitudo di volare sul +12, mentre la difesa varesina va in netta sofferenza contro i giochi a due che permettono ai lunghi bianco blu di arrivare comodamente al ferro.
L’attacco biancorosso vive solo su estemporanee iniziative da parte di Hodge e di Beck (due giocatori le cui caratteristiche peggio non si possono assortire) e sull’eterna ricerca del pick & roll centrale, mentre dall’altra parte del campo la difesa riesce ad adeguarsi un po’ meglio ai giochi fortitudini (29-40 al 15’).
Il canestro sotto la nord sembra quasi stregato, tanto che i giocatori della Cimberio sbagliano appoggi, tiri facili, sottomano e chi più ne ha più ne metta: è solo grazie ad una difesa -che di certo non è attenta ma quantomeno è aggressiva- se Varese riesce a chiudere il primo tempo a -12 (37-49) evitando un tracollo più grave. Varese tira 8 volte più di Bologna, ma concede il 73% da due e il 45% da tre (specialità nella quale Varese “vanta” un 18% degno di un campionato CSI).
Come nel primo quarto, l’inizio del terzo quarto fa illudere i tifosi che la “secca” da tre punti sia finalmente finita, ma all’iniziale tripla di Melvin seguono due indegni piccioni viaggiatori lanciati dallo stesso americano e da Boscagin. Il gioco di Varese non è mai organizzato e non trova alternative alla continua ricerca del pick & roll, ed è così che Bologna trova il massimo vantaggio su un tiro da tre di Calabria (43-60 al 25’). Mrsic ci prova anche con il doppio play in campo, e grazie alla grinta di Passera, ai rimbalzi offensivi di Fernandez e ad un Galanda da 29 di valutazione in 27 minuti (19 + 9 fin’ora), Varese riesce a rosicchiare qualche punto rientrando entro la doppia cifra di distacco (58-67 al 30’).
Sempre i due play ridanno fiducia e calore al pubblico (63-69 al 32’) e nonostante qualche ferro beffardo Varese continua nella sua paziente rimonta: tre bombe di fila da parte di Galanda, Fernandez e Capin concretizzano il buon lavoro difensivo, e Varese al 16’ è finalmente tornata a contatto (73-75). L’ennesima rapina difensiva di Passera costringe Jenkins ad un fallo che viene giustamente giudicato antisportivo, ma purtroppo i biancorossi non riescono a capitalizzare al meglio la prima occasione per il sorpasso , che però si concretizza poco dopo, grazie alla buona difesa su Torres e al sottomano di Capin. A 90 secondi dal termine del 4° quarto Varese ha un punto di vantaggio ma perde Passera per falli. Poco male, perché l’inerzia della partita è totalmente nella mano dei biancorossi: la Fortitudo non trova più la via del canestro mentre il contropiede varesino regala il +4 a 20 secondi dal termine grazie ad un 2+1 di Beck. Jenkins dalla lunetta accorcia il vantaggio ad un solo possesso (80-78) e Mrsic organizza gli ultimi 17 secondi con un timeout, ma la squadra non sembra recepire le indicazioni del tecnico croato: Boscagin perde palla sul tocco di Jenkins, costringendo così i tifosi varesini agli ultimi brividi, fugati per fortuna dal brutto tiro del play della Fortitudo. Si finisce quindi con Capin che serpeggia per il campo e subisce il fallo che gli permette di chiudere la partita dalla lunetta (82-78).
VARESE STENDE LA FORTITUDO DOPO UNA GRANDE RIMONTA TUTTO CUORE E GRINTA!!!SHOW CHE FINE HAI FATTO????!!!BRUCIA LA SCONFITTA???!!