Tutti uniti per Barcellona!!!

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Nisaggi e c.
00giovedì 15 gennaio 2009 21:41
...i favi si stannu rappandu...
Per fronteggiare le difficoltà legate alle ultime prestazioni non certo esaltanti e agli infortuni occorsi a Li Vecchi e Gizzi, occorre che il Palalberti, domenica prossima, sia stracolmo di pubblico che inciti la squadra, aiutandola a superare l’ostacolo rappresentato dal Molfetta. Non servono spettatori che gremiscano gli spalti, assistendo passivamente o timidamente alla partita. E’ necessario che tutto il palazzo accompagni la squadra alla vittoria e che tutti noi tiriamo fuori la nostra barcellonesità, gridandola a gran voce. Il basket ha rappresentato nel passato e può rappresentare ancora oggi l’occasione per mettere in evidenza il cuore, la volontà e la tenacia che ci caratterizzano nella vita di ogni giorno e che molto spesso vengono offuscate da altre caratteristiche, purtroppo negative. I giocatori, a loro volta, hanno l’obbligo di ricambiare l’affetto che li circonda, calandosi nella realtà della nostra città e sentendosi parte integrante della stessa. I tifosi devono essere consapevoli del fatto che, anche alla luce degli infortuni di cui sopra, tutte le partite a venire saranno estremamente difficili. Gli stessi tifosi hanno però il diritto di pretendere che i propri beniamini diano il massimo in campo, uscendone sempre e comunque a testa alta. Soffriamo del mal di trasferta, è ormai noto. Si tratta comunque di un male che la squadra può superare attraverso la compattezza, la grinta, l’abnegazione e soprattutto la serenità. La serenità può e deve essere la chiave della risalita dell’Igea Barcellona. I tifosi devono comprendere quanto importante sia per la squadra allenarsi e giocare in un clima sereno, evitando di esaltarsi eccessivamente dopo una vittoria o deprimersi esageratamente dopo una sconfitta; in questo modo aiuteremo la squadra a crescere e maturare. Grazie al nostro grande Presidente, siamo rinati come città cestistica. Godiamoci questa ritrovata realtà e viviamola mantenendo i piedi ben saldi per terra. Non dimentichiamo che quanto bella e inebriante è stata la rinascita, tanto doloroso e scottante potrebbe essere il ritorno nell’anonimato.
achille19
00giovedì 15 gennaio 2009 21:44
Re: ...i favi si stannu rappandu...
Nisaggi e c., 15/01/2009 21.41:

Per fronteggiare le difficoltà legate alle ultime prestazioni non certo esaltanti e agli infortuni occorsi a Li Vecchi e Gizzi, occorre che il Palalberti, domenica prossima, sia stracolmo di pubblico che inciti la squadra, aiutandola a superare l’ostacolo rappresentato dal Molfetta. Non servono spettatori che gremiscano gli spalti, assistendo passivamente o timidamente alla partita. E’ necessario che tutto il palazzo accompagni la squadra alla vittoria e che tutti noi tiriamo fuori la nostra barcellonesità, gridandola a gran voce. Il basket ha rappresentato nel passato e può rappresentare ancora oggi l’occasione per mettere in evidenza il cuore, la volontà e la tenacia che ci caratterizzano nella vita di ogni giorno e che molto spesso vengono offuscate da altre caratteristiche, purtroppo negative. I giocatori, a loro volta, hanno l’obbligo di ricambiare l’affetto che li circonda, calandosi nella realtà della nostra città e sentendosi parte integrante della stessa. I tifosi devono essere consapevoli del fatto che, anche alla luce degli infortuni di cui sopra, tutte le partite a venire saranno estremamente difficili. Gli stessi tifosi hanno però il diritto di pretendere che i propri beniamini diano il massimo in campo, uscendone sempre e comunque a testa alta. Soffriamo del mal di trasferta, è ormai noto. Si tratta comunque di un male che la squadra può superare attraverso la compattezza, la grinta, l’abnegazione e soprattutto la serenità. La serenità può e deve essere la chiave della risalita dell’Igea Barcellona. I tifosi devono comprendere quanto importante sia per la squadra allenarsi e giocare in un clima sereno, evitando di esaltarsi eccessivamente dopo una vittoria o deprimersi esageratamente dopo una sconfitta; in questo modo aiuteremo la squadra a crescere e maturare. Grazie al nostro grande Presidente, siamo rinati come città cestistica. Godiamoci questa ritrovata realtà e viviamola mantenendo i piedi ben saldi per terra. Non dimentichiamo che quanto bella e inebriante è stata la rinascita, tanto doloroso e scottante potrebbe essere il ritorno nell’anonimato.




non so chi sei ma come primo messaggio niente male...eccoti il primo QUOTONE!!!!! [SM=g7574] [SM=g7574]
sottile.andrea1987
00giovedì 15 gennaio 2009 22:18
Re: ...i favi si stannu rappandu...
Nisaggi e c., 15/01/2009 21.41:

Per fronteggiare le difficoltà legate alle ultime prestazioni non certo esaltanti e agli infortuni occorsi a Li Vecchi e Gizzi, occorre che il Palalberti, domenica prossima, sia stracolmo di pubblico che inciti la squadra, aiutandola a superare l’ostacolo rappresentato dal Molfetta. Non servono spettatori che gremiscano gli spalti, assistendo passivamente o timidamente alla partita. E’ necessario che tutto il palazzo accompagni la squadra alla vittoria e che tutti noi tiriamo fuori la nostra barcellonesità, gridandola a gran voce. Il basket ha rappresentato nel passato e può rappresentare ancora oggi l’occasione per mettere in evidenza il cuore, la volontà e la tenacia che ci caratterizzano nella vita di ogni giorno e che molto spesso vengono offuscate da altre caratteristiche, purtroppo negative. I giocatori, a loro volta, hanno l’obbligo di ricambiare l’affetto che li circonda, calandosi nella realtà della nostra città e sentendosi parte integrante della stessa. I tifosi devono essere consapevoli del fatto che, anche alla luce degli infortuni di cui sopra, tutte le partite a venire saranno estremamente difficili. Gli stessi tifosi hanno però il diritto di pretendere che i propri beniamini diano il massimo in campo, uscendone sempre e comunque a testa alta. Soffriamo del mal di trasferta, è ormai noto. Si tratta comunque di un male che la squadra può superare attraverso la compattezza, la grinta, l’abnegazione e soprattutto la serenità. La serenità può e deve essere la chiave della risalita dell’Igea Barcellona. I tifosi devono comprendere quanto importante sia per la squadra allenarsi e giocare in un clima sereno, evitando di esaltarsi eccessivamente dopo una vittoria o deprimersi esageratamente dopo una sconfitta; in questo modo aiuteremo la squadra a crescere e maturare. Grazie al nostro grande Presidente, siamo rinati come città cestistica. Godiamoci questa ritrovata realtà e viviamola mantenendo i piedi ben saldi per terra. Non dimentichiamo che quanto bella e inebriante è stata la rinascita, tanto doloroso e scottante potrebbe essere il ritorno nell’anonimato.




bravo..sono daccoro con te .domenica ..nonostante tutte le difficoltòà..le critiche..il mal di trasferta..l'allenatore che si è dimesso..i giocatori che non hanno ancora dimostrato tutto il loro valore....deve esistere un solo scopo ..VINCERE VINCERE e magari un pò convincere...:))) ciao [SM=g10025]
Tequila.
00giovedì 15 gennaio 2009 22:23
Re: ...i favi si stannu rappandu...
Nisaggi e c., 15/01/2009 21.41:

Per fronteggiare le difficoltà legate alle ultime prestazioni non certo esaltanti e agli infortuni occorsi a Li Vecchi e Gizzi, occorre che il Palalberti, domenica prossima, sia stracolmo di pubblico che inciti la squadra, aiutandola a superare l’ostacolo rappresentato dal Molfetta. Non servono spettatori che gremiscano gli spalti, assistendo passivamente o timidamente alla partita. E’ necessario che tutto il palazzo accompagni la squadra alla vittoria e che tutti noi tiriamo fuori la nostra barcellonesità, gridandola a gran voce. Il basket ha rappresentato nel passato e può rappresentare ancora oggi l’occasione per mettere in evidenza il cuore, la volontà e la tenacia che ci caratterizzano nella vita di ogni giorno e che molto spesso vengono offuscate da altre caratteristiche, purtroppo negative. I giocatori, a loro volta, hanno l’obbligo di ricambiare l’affetto che li circonda, calandosi nella realtà della nostra città e sentendosi parte integrante della stessa. I tifosi devono essere consapevoli del fatto che, anche alla luce degli infortuni di cui sopra, tutte le partite a venire saranno estremamente difficili. Gli stessi tifosi hanno però il diritto di pretendere che i propri beniamini diano il massimo in campo, uscendone sempre e comunque a testa alta. Soffriamo del mal di trasferta, è ormai noto. Si tratta comunque di un male che la squadra può superare attraverso la compattezza, la grinta, l’abnegazione e soprattutto la serenità. La serenità può e deve essere la chiave della risalita dell’Igea Barcellona. I tifosi devono comprendere quanto importante sia per la squadra allenarsi e giocare in un clima sereno, evitando di esaltarsi eccessivamente dopo una vittoria o deprimersi esageratamente dopo una sconfitta; in questo modo aiuteremo la squadra a crescere e maturare. Grazie al nostro grande Presidente, siamo rinati come città cestistica. Godiamoci questa ritrovata realtà e viviamola mantenendo i piedi ben saldi per terra. Non dimentichiamo che quanto bella e inebriante è stata la rinascita, tanto doloroso e scottante potrebbe essere il ritorno nell’anonimato.




Minchia!

Un post di un nuovo utente completamente scritto in italiano!

Grazie! Non eravamo più abituati!
_B1_
00giovedì 15 gennaio 2009 22:27
QUOTONE pure da parte mia. come non essere d'accordo con quanto hai scritto?
domenica 3500 TIFOSI al palazzo,e non 100 tifosi e 3400 mummie. fuori le mummie e i gufi dal palalberti!!! [SM=g7874]
aiutiamoli tutti insieme. forse come non mai avranno bisogno del supporto di noi tifosi [SM=g10025]
Salvo_arciere
00giovedì 15 gennaio 2009 22:50
complimentoni x il tuo primo post....

quoto tutto.
Show_
00giovedì 15 gennaio 2009 22:53
Nisaggi, come non essere d'accordo su quanto da te scritto, anche perchè molte di quelle cose sono state dette in privato tra molti di noi utenti.

Era ura ch'cuminciavi a scrivere!

...E POI COME SI SUOL DIRE... BUON SANGUE NON MENTE!! [SM=g7574] [SM=g7574] [SM=g7574] [SM=g7574]

Hai riportato per filo e per segno il pensiero di tutti quelli che sette giorni su sette pensano a questa squadra.
maurollo
00venerdì 16 gennaio 2009 00:10
Re: Re: ...i favi si stannu rappandu...

Minchia!

Un post di un nuovo utente completamente scritto in italiano!

Grazie! Non eravamo più abituati!




Tranquillo, hanno già pensato a rispondergli in aramaico :D


antifusi
00venerdì 16 gennaio 2009 01:02
Re: Re: ...i favi si stannu rappandu...
Tequila., 15/01/2009 22.23:




Minchia!

Un post di un nuovo utente completamente scritto in italiano!

Grazie! Non eravamo più abituati!




Quoto assieme Nisaggi e c. e Tequila...finalmente un messaggio di almeno 10 righe leggibile in 10 secondi... [SM=g9538]
markus1cane
00venerdì 16 gennaio 2009 08:37
Re: ...i favi si stannu rappandu...
Nisaggi e c., 15/01/2009 21.41:

Per fronteggiare le difficoltà legate alle ultime prestazioni non certo esaltanti e agli infortuni occorsi a Li Vecchi e Gizzi, occorre che il Palalberti, domenica prossima, sia stracolmo di pubblico che inciti la squadra, aiutandola a superare l’ostacolo rappresentato dal Molfetta. Non servono spettatori che gremiscano gli spalti, assistendo passivamente o timidamente alla partita. E’ necessario che tutto il palazzo accompagni la squadra alla vittoria e che tutti noi tiriamo fuori la nostra barcellonesità, gridandola a gran voce. Il basket ha rappresentato nel passato e può rappresentare ancora oggi l’occasione per mettere in evidenza il cuore, la volontà e la tenacia che ci caratterizzano nella vita di ogni giorno e che molto spesso vengono offuscate da altre caratteristiche, purtroppo negative. I giocatori, a loro volta, hanno l’obbligo di ricambiare l’affetto che li circonda, calandosi nella realtà della nostra città e sentendosi parte integrante della stessa. I tifosi devono essere consapevoli del fatto che, anche alla luce degli infortuni di cui sopra, tutte le partite a venire saranno estremamente difficili. Gli stessi tifosi hanno però il diritto di pretendere che i propri beniamini diano il massimo in campo, uscendone sempre e comunque a testa alta. Soffriamo del mal di trasferta, è ormai noto. Si tratta comunque di un male che la squadra può superare attraverso la compattezza, la grinta, l’abnegazione e soprattutto la serenità. La serenità può e deve essere la chiave della risalita dell’Igea Barcellona. I tifosi devono comprendere quanto importante sia per la squadra allenarsi e giocare in un clima sereno, evitando di esaltarsi eccessivamente dopo una vittoria o deprimersi esageratamente dopo una sconfitta; in questo modo aiuteremo la squadra a crescere e maturare. Grazie al nostro grande Presidente, siamo rinati come città cestistica. Godiamoci questa ritrovata realtà e viviamola mantenendo i piedi ben saldi per terra. Non dimentichiamo che quanto bella e inebriante è stata la rinascita, tanto doloroso e scottante potrebbe essere il ritorno nell’anonimato.


Mi aggiungo al quotone di tutti BRAVO COMPLIMENTI!! [SM=g8861] [SM=g8861] [SM=g8861] [SM=g8861]
E DOMENICA SARA' UNA BOLGIA TANTO FORTE DA FAR SALDARE ANCHE LE CREPE CHE CI SONO AL PALALBERTI E DALLE QUALI ENTRA ACQUA HI HI HI [SM=g10034] [SM=g10034] [SM=g10034] [SM=g8930] [SM=g8930] [SM=g8930]


taratat
00sabato 17 gennaio 2009 01:08
Re: Re: Re: ...i favi si stannu rappandu...
antifusi, 16/01/2009 1.02:




Quoto assieme Nisaggi e c. e Tequila...finalmente un messaggio di almeno 10 righe leggibile in 10 secondi... [SM=g9538]




Dai d'ora in poi facciamo la gara a chi scrive meglio sul Forum [SM=g7869] [SM=g7869] [SM=g8231] [SM=g8231]

Comunque quoto anche le virgole di quanto scritto dal nuovo utente. [SM=g8864]
ladymarian.
00sabato 17 gennaio 2009 13:25
Cosa significa il detto?
taratat
00sabato 17 gennaio 2009 14:13
Re:
ladymarian., 17/01/2009 13.25:

Cosa significa il detto?




Cercalo su google [SM=g7869]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 20:21.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com