Fortitudo, sei di nuovo grande
Sofferta vittoria in volata 94-91 contro Capo d'Orlando dell'ex Pozzecco
FONTE: Corriere di Bologna
AUTORE: Daniele Labanti
La faccia tetra di Mazzon, imboccando il tunnel che dà sul campo, era il tangibile segno che sarebbe stata una serata di sudore, drammi, sofferenze. Sono valsi, almeno, per una vittoria pesantissima e il tecnico li ha sfogati tutti in 2", fra l'errore di Slay e la schiacciata in contropiede di Thomas che sigilla la contesa sul 94-89. A suon di cazzotti dati e mancati, Fortitudo e Orlandina sono arrivate alla volata: a 3'03" Diener si sblocca, 86-84, Jenkins segna l'88-84, Calabria scaglia sul ferro una tripla, ancora Diener per l'88-87 a 1'18" prima del sorpasso dalla lunetta di Slay, 88-89. Palpitazioni, serve uno che segni ed ecco Orazio dalla lunetta, 90-89, Diener sbaglia da tre in faccia a Thomas. Gioia. Lì la Pierrel salta un giro, Jenkins 2/2 a 24", 92-89, il ferro sputerà il tiro di Slay. Vinta.
Il preview è un lungo retroscena, nell'attesa di capire se Nelson, rotto, possa almeno spendere qualche minuto. Il giocatore si cambia, prova, in campo, ma bastano un paio di sforzi per capire che il muscolo della coscia sinistra non tiene. Vorrebbe giocare, sapendo che la sua presenza o meno, in ottica futura, significa restare o partire. I tifosi lo vedono e si sparge la voce che l'ala ci sarà ma non è così, perché già da tre giorni la situazione era chiara: Nelson non ha recuperato dall'infortunio di fine agosto, non gestito bene se, fornita prima una versione dolce – «dieci giorni di stop» – e una successiva ottimista anche al tecnico – «salta la prima ma è guarito e gioca dalla seconda » – il giocatore è tuttora fuori. Ora, la Fortitudo è in una non semplice situazione: qualcuno dovrà rendere conto ma la priorità è puntellare il roster, dove ci sono tre centri e nessun quattro, ma ogni strada, da Iturbe a Radulovic, è in salita.
Così avvolta da incomprensioni, l'Upim si scalda tardi, lasciando il proscenio a Slay, 21 nel primo tempo con cesti ai limiti delle capacità umane, e, giocando con lo scacchiere preferito da Sacchetti, Wojcik impallina subito tre triple davanti alla non-difesa di Thomas e Bagaric. Capo d'Orlando, che al corri e tira vince spesso ma dietro apre interessanti praterie, sbaglia la bomba del +10 (19-26, errore di Slay, all' 8') e non riesce a mettere in partita Diener, 1/6 al thè e bella gabbia Effe, e Poz, emozionato e carico ma disordinato (3 perse). L'Aquila, in cerca d'un assetto che non trova, shakerata dagli urlacci di Mazzon – mitico uno a Bagaric, alla quarta persa in 4' – trascinata dal pubblico, è un incessante motorino di cesti, boiate, palle lanciate in tribuna (8 dopo 10', 15 all'intervallo), triple, grida. C'è di tutto, insomma, i salti a zona – prima Sacchetti, poi Mazzon – non spostano molto nel piano, perché dopo aver ispirato un primo sprint per tornare a contatto (25-26), è sempre Jenkins ad animare l'attacco avviando, con Torres, il 22-10 che spedisce i biancoblù sul 52-44.
I duelli son tracciati. Jenkins-Poz, col nostro a far benone e la Mosca a inseguirlo, Mancio- Slay, dominio di Tamar che dietro, però, soffre la notte da Nba di Oscarito, lunghi Capo d'Orlando versus chi volete, e qui l'Aquila veramente è tenera. La contesa è uno show dei reparti offensivi, come direbbero i calciofili, e star dietro alle folate è dura. L'Upim, fatta la rimonta, non piazza il colpo da ko, Poz ci mette del suo con un terzo periodo elettrizzante da 11 punti. È stato, quello, il momento migliore dell'Aquila, guarda caso solo 4 perse e dominio in area (+21 il saldo dei rimbalzi), ma appena s'allenta la concentrazione l'Orlandina torna a contatto (81-79, 5' al gong, Jenkins a sedere da troppo tempo). Non è stata sempre una bella Fortitudo, ma basta, e avanza, così.
Upim Bologna-Pierrel Capo d'Orlando 94-91 (23-26, 52-46, 73-68)
Fortitudo: Jenkins 24, Mancinelli 11, Cittadini 7, Torres 18, Lamma 3, Bagaric 4, Janicenoks 10, Kesicki ne, Sanguinetti ne, Thomas 13, Calabria 4, Cortese ne. All: Mazzon.
Capo d'Orlando: Pozzecco 25, Orsini ne, Bruttini 1, Howell 3, Ndoja 5, Mazeika ne, Fabi, Slay 29, Diener 7, Wallace 9, Wojcik 12, Gugliotta. All: Sacchetti.
Arbitri: Cerebuch, Seghetti, Materdomini.
Totale tiro: Bol 36/68 (10/30 da tre), CdO 30/61 (9/27 da tre). Tiri liberi: Bol 12/18, CdO 22/32. Rimbalzi: Bol 45, CdO 26. Assist: Bol 13, CdO 12. Spettatori: 4861.