Ferentino – Barcellona, la sala stampa: Perdichizzi, Pierich e Gramenzi
Si presenta in sala stampa un coach Perdichizzi scuro in volto, che analizza così la gara: “Conoscevamo le difficoltà di giocare a Ferentino oggi che avevano l’obbligo di vincere. La loro energia ha fatto la differenza, siamo stati lì per 20 minuti tornando a contatto dopo l’inizio, cosa che non ci è riuscita nel terzo quarto. Le palle perse sono state decisive per il break con cui hanno indirizzato la partita, dobbiamo cambiare il nostro atteggiamento fuori casa difendendo meglio e avendo una energia differente quando ruotiamo dalla panchina.”
Poi il coach analizza la brutta prestazione della sua panchina:“ Sappiamo che la panchina deve darci punti ma anche altre cose. Avrei voluto usare Spizzichini ma i falli lo hanno limitato, gli altri devono maturare, dobbiamo camuffare i nostri limiti ed esaltare i nostri pregi.”
“Nel primo tempo abbiamo giocato alla pari con una delle squadre migliori della lega, poi nel terzo quarto Ferentino è cresciuta ma abbiamo commesso ingenuità.”
Il commento sull‘arbitraggio:“ I nostri errori sono stati amplificati da alcune chiamate arbitrali, non ho mai visto 4 falli fischiati sul tiro da tre. Nei momenti decisivi ci sono state chiamate discutibili che un po’ ci hanno sfavorito, senza nulla togliere a Ferentino, diciamo che preferisco ricordarle come ingenuità dei giocatori.”
Alla domanda sulla situazione dell‘ambiente barcellonese e su Immacolato Bonina, l’allentore risponde così:“ C’è sempre stato entusiasmo, Bonina è il nostro sponsor e quando può ci segue, Barcellona si è ridimensionata in termini di budget ma ha mantenuto una struttura tale per ben figurare anche se il nostro primo obiettivo deve essere salvarci il prima possibile.”
Arriva in sala stampa anche l’ala della Fmc Ferentino Simone Pierich.
“Siamo partiti 13-0, poi loro sono rientrati e siamo stati bravi a stare lì. Abbiamo subito un po’ a rimbalzo con Shepherd, poi dopo l’intervallo abbiamo iniziato a difendere insieme e ci siamo scrollati di dosso la paura. Giocando di squadra possiamo fare bene, a tratti abbiamo messo in mostra un basket di altissimo livello.”
La risposta alla domanda sul presunto “fattore PonteGrande”, alludendo alle difficoltà a vincere in casa:“ Il campionato è molto equilibrato, forse in passato abbiamo sbagliato un po’ in casa ma non c’è il fattore PonteGrande in negativo, c’è in positivo.”
Poi a Pierich viene chiesta un’opione su Markel Starks: “Starks è un rookie, sappiamo tutti quali problemi si possono avere, abbiamo visto che quando si è sbloccato nel terzo quarto ha fatto bene. Hickman, ad esempio, volevano tagliarlo, poi è stato mvp del campionato e ha vinto l’Eurolega, bisogna avere pazienza. I risultati si raggiungono di squadra, Starks è un bravo ragazzo e si impegna.”
Invece su Omar Thomas: “E’ un giocatore di energia, non bisogna aspettarsi che faccia 30 punti dal palleggio e anche stasera ha fatto canestri importanti.”
Una battuta sulla prossima trasferta a Mantova:“ Domenica prossima sarà una bella partita, a Mantova c’è entusiasmo e sarà difficile, dovremo giocare insieme. Poi andremo a Jesi, è un bel calendario ma se stiamo lì con la testa possiamo fare buoni risultati.”
Per ultimo si presenta davanti ai cronisti l’allenatore amaranto Franco Gramenzi.
“Siamo arrivati stanchi, soprattutto il viaggio di ritorno dopo una partita dura a Biella è stato faticoso, oggi non era facile. Buonissima partenza per noi, poi col ritmo abbassato ci siamo esposti al loro contropiede che temevamo. Nei momenti difficili ci siamo compattati, usando anche la panchina. La reazione del terzo quarto è stata positiva e tornare così dagli spogliatoi è decisivo.”
L’allenatore parla poi di Paul Biligha:“ Sono contento per la prestazione di Biligha, lo voglio citare perché lo merita. A Napoli e con Trapani ha fatto fatica, nelle ultime due partite è stato quello che pensavamo. Ci segue, vuole migliorare, ha un atletismo impressionante, se acquisisce una doppia dimensione vicino e lontano dal canestro può fare cose importanti.”
Gramenzi viene poi interrogato su Markel Starks:“ E’ un giovane, l’impatto è difficilissimo per un ragazzo di 22 anni che arriva in un contesto nuovo, occorre tempo. Anche altri miei colleghi dicono che coi rookie bisogna avere pazienza, i canestri col tempo arriveranno, oggi all’inizio ha fatto buone scelte senza segnare. L’aspetto che deve migliorare sono le scelte sbagliate, potrà farlo col tempo ma è un giocatore di grande talento. A volte pretendiamo tanto e subito, fortunatamente ci sono molti giocatori esperti che gli danno una mano.
Un commento sulla panchina nel secondo quarto per Thomas:“ E’ stato fuori per tutto il secondo periodo per problemi di falli, non volevo facesse il terzo perché contro Da Ros o Shepherd si possono avere problemi e non volevo che fosse condizionato. Chiaramente se la partita avesse avuto un andamento diverso lo avrei rimesso.”
Gli viene poi chiesto un bilancio sull’inizio di stagione: “E’ presto per trarre conclusioni, spesso chi parta male poi cresce a novembre e dicembre come ci è successo negli scorsi anni, questa sembra una squadra compatta perché si unisce nelle difficoltà, come contro Trapani quando non segnavamo oppure a Biella dove siamo rientrati dopo essere stati a -18. Sono convinto che lavorando insieme potremo centrare i playoff e poi dire la nostra.”
Arriva poi una domanda su presunte voci che volevano OT vicino a Scafati:“ Sarei un folle a volermi disfare di Thomas, è stato determinante a Napoli, ha fatto molto bene con Trapani, la sua solidità fisica si è vista anche a Biella, la domanda su Thomas a Scafati mi fa ridere.”
Successivamente gli viene chiesta una presentazione della prossima gara:“ Le trasferte sono sempre difficili, per noi anche in casa (ride, ndc), comunque credo che Mantova sia una buonissima squadra. Fultz, Rullo e Moraschini hanno esperienza, Jefferson mi ha fatto una bella impressione, non esistono partite semplici in questo campionato.”
Infine un’opinione sulle dimissioni del presidente di Veroli, Massimo Uccioli:“ Mi dispiace che a Veroli ci siano ancora problemi, forse sarebbe stato meglio fare un passo indietro e ripartire dal piano di sotto. Lo dissi anche a Teramo nell’anno prima della scomparsa, a volta basta ripartire da una serie inferiore e provare a rimettere a posto i bilanci, la cosa più brutta è non onorare gli impegni durante l’anno. Mi auguro che tutto stia stato fatto per scutere l’ambiente a andare avanti.”