| | | OFFLINE | Post: 11.774 Post: 11.774 | Città: BARCELLONA POZZO DI GOTTO | Sesso: Maschile | GranDuca | |
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Trenkwalder, dramma biancorosso
- Il Resto del Carlino -
18/04/2011 08:50 - Trenkwalder
69
Rimini
70
TRENKWALDER: Bell 6 (1/1, 0/3), Robinson 19 (4/10, 1/3), Valenti 8 (4/8), Slanina 19 (2/4, 4/7), Chiacig 10 (5/7); Frassineti 6 (3/4, 0/2), Pini 1, Frosini (0/3), Veccia (0/1 da 3). N.E. germani, Cervi e Viglianisi. All. Menetti
IMMOBILIARE SPIGA RIMINI: Lollis 18 (9/13), Filloy 4 (1/7, 0/2), Vukcevic 11 (1/2, 2/4), Piazza 2 (0/1, 0/2), Roderick 16 (6/8); Tomassini 8 (2/2, 1/3), Foiera 2 (1/1), Gurini 3 (1/1), Metreveli 6 (2/2). N.E. Gasparin. All. Caja
Arbitri: Terreni, Bartoli e Paronelli
NOTE - Parziali tempi: 17-21, 29-41, 57-56. Tiri liberi: Trenkwalder 16/21, Rimini 15/20. Uscito per 5 falli Lollis al 39’04 (67-68). Tecnico a caja al 31’54 (61-58). Rimbalzi: 32-22 per Rimini. Spettatori 2861 per 23951 euro
Daniele Barilli
ABBIAMO perso le parole. E pure gli aggettivi, i congiuntivi, i verbi e buona parte delle preposizioni. Abbiamo perso tutto. Siamo rimasti senza fiato. E a bocca aperta. Increduli e distrutti. Noi come i 2861 tifosi del palasport: tutti colpiti da un pugno allo stomaco. E crollati al tappeto dopo quei 32 maledetti secondi finali. Quelli che potrebbero aver cambiato la storia della Pallacanestro Reggiana. Quelli in cui la Trenkwalder ha corso su un sottile filo che poteva condurla nel paradiso della salvezza. Perdendo l’equilibrio sull’ultimo ostacolo e sprofondando giù. Direttamente nell’inferno. Trafitta all’ultimo secondo dal giovane pivot riminese Metreveli che, carpiandosi sotto canestro, è riuscito a far entrare la palla nella retina mentre la sirena decretava la fine del match.
E LÌ, NEL momento in cui la beffa grande così è diventata realtà, la Trenkwalder ha visto materializzarsi davanti ai propri occhi quel fantasma chiamato retrocessione. Perché la contemporanea vittoria di Forlì a Ferrara, ha creato un gruppo di 4 squadre sul penultimo gradino della classifica e se il campionato si fosse concluso ieri, la compagine reggiana sarebbe retrocessa a causa della classifica avulsa. Per salvarsi, ora bisogna vincere le ultime due partite oppure sperare che una delle tre avversarie (Verona, Casalpusterlengo e Forlì) le perda entrambe: a quel punto, basterebbe un successo per tagliare il traguardo. In questo momento, però, Reggio sta peggio di tutti. Anche perché se si continuano a perdere gare così, come già era successo a Ferrara, significa che gli dei dei canestri non la stanno aiutando.
IN REALTÀ anche la Trenkwalder non è che si stia aiutando. Perché ieri ha commesso troppi errori. E’ partita male e in modo troppo molle. E’ bastata una zonetta di Rimini, per mandarla in tilt. Tolta a Robinson la possibilità di spaccare in due la difesa avversaria con le sue penetrazioni e chiuso in gabbia Chiacig, Rimini ha giocato sul velluto dominando per 20 minuti su entrambi i lati del campo. Tanto che la Trenkwalder ha conquistato, in 20 minuti, solo 6 rimbalzi contro i 20 degli ospiti e ha segnato solo 12 punti in tutto il secondo quarto. E così i romagnoli sono saliti subito sul più 8 (9-17) scappando poi via inesorabilmente (magari si poteva provare una difesa a zona, non credete?) fino al più 15 (24-39). A metà gara, insomma, l’inferno era già lì, che faceva il solletico ai piedi biancorossi.
IL BASKET, si sa, non è una scienza esatta. E così quando si ripartiva, Rimini pensava bene di restare negli spogliatoi. Tanto che una partita quasi morta e sepolta, tornava a pulsare energia vitale. Sei minuti di splendida follia biancorossa, e di bruttissima follia riminese, permettevano alla Trenkwalder di ricostruire i suoi sogni. Con un parziale di 16-2, Reggio rispuntava addirittura al comando della partita sul 45-43. I biancorossi allungavano fino al più 5 (63-58) e lì, con la partita in pugno e gli ospiti in netto calo, ecco una serie di errori fatali. Il primo era di Frassineti che regalava un facile contropiede agli ospiti da cui partiva un parziale di 7-0 (63-65). Il secondo era di Slanina che sbagliava un rigore a porta vuota che avrebbe potuto dare il più due alla Trenkwalder a 80 secondi dalla fine (67-68). Poi gli ultimi due errori, davvero devastanti, nei 32 secondi finali.
REGGIO aveva la palla in mano e un punticino di vantaggio (69-68). Robinson decideva di giocare da solo contro il resto del mondo, ma si faceva scippare il pallone dai difensori avversari allo scadere dei 24 secondi. Nessuno rientrava a proteggere il canestro e Metreveli si ritrovava tutto solo con il pallone in mano. Chiacig tentava un recupero disperato, ma il giovane pivot lasciava partire, a circa 60 centesimi dalla fine, un tiro per niente facile che entrava nel canestro proprio sul suono della sirena. Eccolo, il pugno nello stomaco per tutto il palasport. E li, abbiamo perso tutte le parole... |