Criniti fa dietrofront. Senza adeguati supporti e' pronto a lasciare
L'imprenditore calabrese, da quattro giorni presidente dell'Igea Virtus, è pronto ad un clamoroso passo indietro, dal momento che i soci che avrebbero dovuto sostenerlo sembrano destinati a farsi da parte. Già in passato si era defilato dopo gli iniziali proclami.
Tratto da
www.messinasportiva.it
Autore: Francesco Straface
I continui rinvii che avevano ripetutamente posticipato l'accordo con Immacolato Bonina non avevano deposto a suo favore. Le sue precedenti esperienze calcistiche neppure. Ed anche a Barcellona Giuseppe Criniti sembra non smentirsi. L'imprenditore calabrese ha annunciato infatti che se non otterrà gli aiuti sperati è pronto a lasciare l'Igea Virtus, società di cui ha formalmente acquisito il 70% del pacchetto azionario appena quattro giorni fa.
Un dietrofront clamoroso che pone seri interrogativi sulle possibilità di iscrizione della squadra al prossimo campionato di Seconda Divisione. Nelle ultime ore Mario Corti e Pietro Madonia, designati come vice-presidente e direttore generale, non avrebbero versato le loro quote e rispettato gli accordi precedenti con Criniti, che così è rimasto spiazzato.
A questo punto sembrano davvero avventati i proclami delle ultime settimane, nelle quali l'imprenditore calabrese ha avviato contatti con dirigenti, staff e calciatori, annunciato l'intenzione di siglare esclusivamente contratti biennali con raddoppio dell'ingaggio per i giocatori che già facevano parte dell'organico barcellonese. Dichiarato di essere pronto a rilevare il restante 30% delle quote in mano al curatore del FC Messina, indicato i play-off come obiettivo minimo e richiesto al sindaco Nania la concessione della gestione dello stadio "D'Alcontres".
Il curriculum di Criniti, dicevamo, parla chiaro. Nell'ottobre 2005 divenne co-presidente della Sorianese, la squadra di Soriano nel Cimino, località della provincia di Viterbo. Ma nel gennaio 2006, dopo appena quattro mesi, lasciò il Lazio. Lo stesso avvenne a Potenza, dove Criniti firmò un pre-contratto con il presidente Calluori, in un'operazione assimilabile a quella avviata a Barcellona. Ma anche in quella occasione non se ne fece nulla. Il 23 marzo scorso l'imprenditore calabrese ha partecipato all'asta per l'aggiudicazione del ramo d'azienda sportivo del FC Messina, acquisito dalla cordata capeggiata da Alfredo Di Lullo, che ha creato il nuovo ACR. Ed infine l'11 giugno scorso, ovvero cinque giorni prima di definire l'accordo con Bonina, un emissario di Criniti ha incontrato il sindaco di Trapani, annunciando di essere pronto a rilevare la società che milita in serie D. Svariate poi le squadre contattate in questi anni sempre con l'intenzione di acquisirne la proprietà. Un comportamento che di certo non fa rima con programmazione. Quella che adesso sembra mancare totalmente a Barcellona ed origina seri dubbi sul futuro del calcio nella città del Longano.