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Immacolato Bonina annuncia la cessione dell'Igea Virtus ad un gruppo del Nord

Ultimo Aggiornamento: 10/03/2009 15:22
17/02/2009 00:45
 
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Patrizio
IMMACOLATO BONINA ANNUNCIA LA CESSIONE DELL’IGEA VIRTUS AD UN GRUPPO DI IMPRENDITORI DEL NORD.
La firma del preliminare per la cessione della società dovrebbe avvenire entro venti giorni.

Tratto da www.Sportisland.net
Mar 17 Feb 2009 00:17:23
di: Carmelo Amato

Clamoroso in casa Igea Virtus. Il presidente Immacolato Bonina pronto a cedere la società sin da subito ad un gruppo di imprenditori del Nord. Non solo le voci che circolano negli ambienti del calcio, ma è stato lo stesso Bonina a dare la notizia: " da qui a venti giorni -dichiara il presidente- un gruppo di imprenditori del Nord firmerà un preliminare per la cessione della società. L'accordo comprende però una clausola: se entro il 31 maggio qualche imprenditore intenzionato a salvare il calcio barcellonese si farà avanti cederò a lui la società, a titolo assolutamente gratuito".
Bonina ha dichiarato che il sindaco Candeloro Nania è stato informato della trattativa. Un incontro che dovrebbe sancire il passaggio di mano della società giallorossa. Bonina, scottato forse, ed anzi soprattutto, da una passione del pubblico giallorosso ormai sopita e dal disinteresse dell’Amministrazione, ha deciso dunque di mettere la parola fine alla sua avventura in qualità di presidente del sodalizio di Via Roma. La sua decisione è arrivata quasi immediatamente dopo la gran bella vittoria della squadra di Castellucci contro l’imbattuto Catanzaro. Visti i toni, è parsa da subito cosa seria e irrevocabile, ben diversa da precedenti esternazioni ad effetto, dettate dalla passione, ma poi riviste a mente fredda. Stavolta sembra diverso, quasi ad assistere alla fine di una storia d’amore durata anni, con le due parti che per più volte sembrano bisticciare ma poi si ritrovano insieme, in un rapporto ancora più stretto e passionale, ma alla fine si corre il rischio di arrivare alla lite decisiva che porta al divorzio. Ad accreditare la tesi che stavolta si possa trattare di qualcosa di definitivo, come si conviene alla più intricata delle soap opera d’amore, ci si è messo poi anche il terzo incomodo che sembra portare Bonina lontano dalla città del Longano. Il nome ovviamente non è quello di una donna, bensì di una squadra, il Messina, la cui presidenza sembra essere il nuovo obbiettivo del magnate barcellonese. Bonina che pare dunque avere deciso di investire in una nuova causa. Come dire...se son rose, fioriranno; e ai posteri l’ardua sentenza. Ma soprattutto per il calcio nella città del Longano, qualcuno salvi l’agonizzante Igea Virtus.
17/02/2009 00:47
 
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Patrizio
Bonina: ''Firmero' un preliminare per la cessione dell'Igea Virtus''

L'annuncio del presidente barcellonese negli studi di Antenna del Mediterraneo. "A breve raggiungerò l'accordo con una cordata che non manterrà la squadra a Barcellona. Con la clausola che se un imprenditore vorrà scongiurare il trasferimento dovrà farlo entro il 31 maggio". Le Noif consentirebbero il trasferimento del titolo a Messina.

Tratto da www.messinasportiva.it
Autore: Francesco Straface

Un gruppo di imprenditori del Nord Italia è pronto a rilevare la proprietà dell'Igea Virtus. La squadra dopo oltre un decennio di attività lascerebbe Barcellona. Ad annunciarlo è stato il presidente Immacolato Bonina, negli studi di Antenna del Mediterraneo, l'emittente che ha sede a Capo d'Orlando, ospite della trasmissione "La Tribuna Sportiva", condotta da Salvatore Pintaudi e Benedetto Orti Tullo.
Il patron della formazione barcellonese ha illustrato i dettagli dell'operazione: "Entro due settimane firmerò un contratto preliminare con una cordata che però non manterrebbe l'attività nella città del Longano. L'accordo - ha sottolineato Bonina - comprende però una clausola: se entro il 31 maggio qualche imprenditore intenzionato a salvare il calcio barcellonese si farà avanti cederò a lui la società, a titolo assolutamente gratuito". In questo caso il massimo dirigente dell'Igea Virtus sarebbe pronto anche a rinunciare alla sostanziosa offerta degli imprenditori, che per acquisire il pacchetto azionario avrebbero messo sul piatto quasi un milione di euro.
La cordata interessata al titolo sportivo di Seconda Divisione non manterrebbe la squadra a Barcellona Pozzo di Gotto dal momento che il centro negli ultimi anni ha mostrato un interesse sempre più scarno nei confronti del calcio. "Nella pallacanestro Barcellona risponde in modo entusiastico. Il mio obiettivo è quello di conquistare la serie A1 entro tre o quattro anni. Nel calcio invece - ha rimarcato Bonina - mancano gli stimoli anche perché non abbiamo ottenuto alcun supporto ed il D'Alcontres resta costantemente vuoto, nonostante buoni risultati". Il patron dell'Igea Virtus ha annunciato di aver già informato dell'evolversi dell'operazione il primo cittadino barcellonese Candeloro Nania.
I risvolti potrebbero essere clamorosi e scompaginare gli attuali assetti calcistici. Le attuali normative consentono lo spostamento di un titolo all'interno della stessa Provincia, mentre un trasferimento in differente località richiede tempi più lunghi. Il comma 5 dell'articolo 18 delle Noif della Figc prevede infatti che "la società deve trasferirsi in Comune confinante, fatti salvi comprovati motivi di eccezionalità". L'annuncio di Bonina potrebbe peraltro avere ripercussioni anche sulla cessione del ramo d'azienda sportivo del FC Messina, nella quale confidano i tifosi peloritani, scottati dagli anni della presidenza Franza e dal recente declassamento in serie D dopo i fasti delle precedenti stagioni. Le indiscrezioni più fantasiose riguardano addirittura un'eventuale partecipazione all'asta dello stesso Bonina. Si profilerebbe così uno scambio di titoli con la Seconda Divisione a Messina e la serie D a Barcellona, che non resterebbe totalmente senza calcio.
Già l'estate scorsa il presidente dell'Igea Virtus aveva annunciato il proprio disimpegno a favore del gruppo Piraino. L'inconsistenza, principalmente economica, della cordata originò però il dietrofront. La squadra, pur allestita in evidente ritardo rispetto al resto delle contendenti, adesso si sta ben disimpegnando e sembra destinata ad ottenere la salvezza evitando anche la lotteria dei play-out.



20/02/2009 16:05
 
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Patrizio
L'Igea Virtus a Messina. Ma la citta' vuole questo?
Quale futuro per il calcio nella città dello Stretto? L'impressione è che l'ipotesi Bonina sia più reale di quella di legata all'asta per l'assegnazione del titolo sportivo del FC. Ma Messina vuole davvero fare un tuffo nel recente passato?

Tratto da www.messinasportiva.it
Autore: Pippo Midili

Cosa si sta muovendo attorno al FC Messina? Dalla Provincia rimbalza la notizia che il presidente dell'Igea Virtus Immacolato Bonina, dopo averci provato già nella scorsa estate, tenta nuovamente la vendita della società. Parla di imprenditori del Nord e specifica che potrebbe anche non uscire dalla società. Per tentare un salto in alto con ambizioni che portano addirittura in serie B.
Come sono lontani i tempi in cui, ogni estate il presidente Bonina attendeva di pianificare tutto con i vertici del FC Messina che dell'Igea Virtus deteneva il 30% delle quote e forniva anche giocatori. Ma probabilmente questo passaggio è saltato dalla mente del massimo dirigente dell'Igea che oggi detta regole e condizioni.
Una strategia calcistica di ampio respiro che ricorda quella messa in atto anni fa nella città dello Stretto da persone che poi divennero dirigenti del FC Messina. Insomma cambiano i tempi ma le persone potrebbero essere le stesse. I legami di amicizia ci sono, quelli commerciali lo scopriremo.
E tutto questo si innesta in una vigilia dell'asta per l'acquisizione del ramo sportivo del FC Messina che presenta molti lati oscuri. Su tutti uno. I debiti sportivi a quanto ammontano e soprattutto chi li dovrà eventualmente pagare? Il curatore ha rassicurato tutti che tali debiti verranno pagati dalla curatela, ma solo molto probabilmente.
Immaginate chi sulla base delle ipotesi possa essere interessato ad un titolo che potrebbe, a fine giugno, presentare talmente tanti debiti da non consentire l'iscrizione al campionato successivo.
Altro che domanda di ripescaggio... La semplicità con la quale si fanno uscire le parole a volte è imbarazzante. Che nel passato recente molti hanno dato l'impressione di essere stupidi potrebbe anche essere. Ma perseverare in atteggiamenti simili è veramente diabolico.
20/02/2009 16:06
 
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Il Comitato Zanclon attacca Bonina: ''Nessuno osi irretire i tifosi''

Diffuso un comunicato stampa nel quale viene evidenziato che l'annuncio del patron dell'Igea Virtus (definito una "caduta di stile") potrebbe condizionare l'esito della vendita fallimentare del FC Messina. Sarà presentato un dettagliato esposto alla Procura della Repubblica, affinché venga valutato se siano configurabili gli estremi della turbativa d'asta.

Tratto da www.messinasportiva.it
di Francesco Straface (19 Febbraio 2009)

Pubblichiamo integralmente il comunicato stampa diffuso dal "Comitato Zanclon":
Il Comitato "Zanclon" prende atto della tempistica con la quale il presidente della società Igea Virtus ha reso noto il proprio intendimento di lasciare la direzione dell'unica società professionistica della nostra provincia. Ne prende atto, con relativa sorpresa, ma con grande preoccupazione, ove si consideri che la società FC Messina (o meglio: la Curatela del fallimento del FC Messina) pare sia tuttora titolare di una rilevante quota (30%) del sodalizio barcellonese.
Certo è che, giusto alla vigilia del momento topico dell'asta fallimentare che si terrà il prossimo 4 marzo, la presa di posizione del Signor Bonina è qualificabile, a voler essere benevoli, come una caduta di stile. Non vogliamo mettere il carro davanti ai buoi, ma è lecito chiedersi se non fosse stato il caso di attendere un momento successivo alla presentazione delle offerte, prima di comunicare al mondo intero la volontà di vendere il pacchetto di maggioranza della sua società alla "solita cordata di imprenditori milanesi" ponendo persino l'accento, stranamente, sulla loro intenzione di trasferire la sede della società lontano dalla cittadina del Longano.
Dopo le vicissitudini degli ultimi tempi, residuano ben poche certezze circa la bontà delle nostre azioni e sulla fermezza della nostra fede sportiva. Sia chiaro a tutti, però, che noi, come ogni vero tifoso del Messina, allo stato dei fatti, abbiamo un'unica, incrollabile convinzione: non accetteremo scorciatoie a buon mercato, non sviliremo ulteriormente la nostra integrità, non parteciperemo succubi ed inermi all'ennesima profanazione della nostra passione.
Sappiano le cordate ("milanesi e non") interessate a far ripartire il calcio in questa città, che è nostra ferma intenzione proseguire nel solco della continuità e che soltanto partecipando alla vendita fallimentare e proseguendo sulla via maestra tracciata dal Presidente Aliotta, sarà possibile ravvivare il fuoco di una tifoseria offesa ma indomita e pronta ad esplodere nuovamente.
Nessuno osi irretire i tifosi con l'ennesima pagliacciata, certamente degna dei protagonisti del recente passato e dell'attuale scena politica.
Ci siamo turati il naso una decina d'anni anni fa, una volta basta ed avanza.
Per quanto riguarda l'aspetto meramente giuridico della vicenda denunciata, il nostro Comitato è risoluto nel voler andare a fondo e sarà prontamente presentato un dettagliato esposto alla Procura della Repubblica, affinché venga valutato se siano configurabili gli estremi della turbativa d'asta o di altro reato.
Allo stesso tempo, attendiamo fiduciosi che alle manifestazioni di interesse susseguitesi in questi mesi facciano seguito fatti concreti.
I termini della questione sono chiari: c'è la possibilità di ricostruire un sogno, partendo con grande umiltà ma immutata dignità sin dal prossimo anno, auspicabilmente dalla medesima categoria dilettantistica nella quale ci ritroviamo (forse da quella inferiore, certamente non da quella superiore ottenuta con mezzucci).
La tifoseria è pronta. Confida in un progetto chiaro, che ci veda protagonisti di una pronta risalita sotto la medesima bandiera e gli stessi colori, frutto di un comune sentire e non del mero calcolo di personaggi che, neppure troppo velatamente, mirano soltanto a finire di spolpare un osso cui è rimasta attaccata ben poca polpa.
Polpa che i membri di questo Comitato sono intenzionati a difendere con la stessa foga e la medesima determinazione con la quale difendemmo la serie A nell'estate 2005.
Giù le mani!



di Francesco Straface (19 Febbraio 2009)
10/03/2009 15:22
 
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De Domenico: 'Non compro il Messina'

MESSINA - L'imprenditore milanese, ma di origini messinesi, Pasquale De Domenico, che sarebbe l'unico interessato a rilevare il Messina calcio nell'asta fallimentare di venerdì prossimo, spiega in un documento i motivi del proprio disimpegno. "Al fine di evitare incomprensioni e chiarire definitivamente la mia posizione - dice - confermo di non poter partecipare all'asta del 13 marzo per mancanza di reali e consistenti garanzie (in particolare richiesta di fidejussioni bancarie) sui debiti sportivi contratti nelle gestioni precedenti, che ammontano a 3 milioni e 500 mila euro".

"Ribadisco la mia disponibilità - aggiunge - a depositare il 13 marzo la mia offerta nei modi e tempi richiesti dal bando di gara (240 mila euro). Colgo anche l'occasione per smentire le voci su un mio accordo sottobanco con Immacolato Bonina, per trasferire il titolo sportivo della Igea Virtus di Barcellona Pozzo di Gotto a Messina. Non conosco né ho mai visto Bonina e sinceramente non credo ci sia bisogno di un mio intervento in tal senso. Credo ci siano interlocutori che abbiano molto più contatti e interessi del sottoscritto a far trasferire il titolo dell'Igea Virtus a Messina e magari sono gli stessi che mettono in giro certe voci".
Fonte
www.lasiciliaweb.it/index.php?id=18345&template=lasi...
10/03/2009
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Nonostante tutto sogno ancora...

Matur0
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