Anche se ormai non legge e commenta quasi nessuno, per scaramanzia (visto che finora ha portato bene
), scrivo una presentazione anche per la finale.
Com'era prevedibile (dopo l'uscita di Recanati), affronteremo Cassino, una squadra che conosciamo bene, avendola già affrontata nel corso della regular season, vincendo sia all'andata che al ritorno.
I risultati del campionato sono incoraggianti (all'andata vincemmo senza Grilli, al ritorno senza Brunetti), ma, si sa, i play off sono tutta un'altra storia.
Sono state partite equilibrate (a Cassino l'hanno condotta quasi sempre loro, al Palalberti è invece stata punto a punto dall'inizio alla fine), accomunate dal fatto che, in entrambe le occasioni, abbiamo piazzato break importanti nell'ultimo quarto (straordinaria, in particolare, l'ultima frazione di gioco sciorinata a Cassino).
I nostri avversari (anche a causa di un calendario ostico) hanno iniziato male il campionato, perdendo quattro delle prime sei partite, ma da novembre in poi si sono rimessi in carreggiata, tenendo la nostra stessa andatura (da novembre a maggio hanno totalizzato uno score di 21 vittorie e 3 sconfitte).
Anche loro sono dovuti intervenire sul mercato in corso d'opera, sostituendo un giocatore importante come Biagio Sergio con l'ex Pescara Bini e cambiando l'under Di Poce con Pasquinelli.
In questi play off hanno avuto vita facile contro Matera (nonostante siano stati costretti, come noi, ad andare a gara 3), mentre hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie per avere la meglio sulla LUISS, perdendo il fattore campo in gara 2 ed arrivando sino a gara 5, dove, negli ultimi minuti, hanno rischiato seriamente di perdere.
Il coach è Luca
Vettese, ormai da diversi anni a Cassino, in queste stagioni ha svolto un ottimo lavoro anche grazie al supporto di una società molto competente e seria: la squadra laziale è infatti da tempo una realtà importante dell'intera serie B (l'anno scorso è uscita ai play off in semifinale, al termine di una serie molto combattuta contro una corazzata come Napoli).
Lo starting five è di alto livello: Panzini- Del Testa- Carrizo- Cena- Bagnoli.
Il play, Lollo
Panzini, è una nostra vecchia conoscenza ed ogni commento sulle caratteristiche tecniche sarebbe superfluo: ha maturato una grande esperienza in questa categoria e, come sappiamo, interpreta il ruolo con ordine, concretezza e grande intensità.
La guardia, Maurizio
Del Testa, è un giocatore che fa del dinamismo la sua arma migliore, buon difensore e specialista dall'arco dei tre punti.
Lo spot di ala piccola è occupato dal giocatore di maggior talento della squadra (e, forse, in quel ruolo, dell'intera serie B), cioè da Manuel
Carrizo che, nonostante l'età (va verso i 38 anni), continua ad essere molto pericoloso in fase offensiva: il suo rendimento (non a caso) è cresciuto proprio durante i play off.
Nel ruolo di ala grande gioca un altro sudamericano, Enzo
Cena, ottimo elemento, dotato di fisicità, attitudine a rimbalzo e pericolosità offensiva (soprattutto fronte a canestro).
Il centro, l'espertissimo Simone
Bagnoli (di cui i laziali hanno dovuto fare a meno nella prima fase della stagione) è uno dei più forti dell'intera serie B: l'imponente stazza fisica (difficile da contenere in questa categoria), la buona tecnica in post basso e la grinta a rimbalzo lo rendono il primo terminale offensivo, nonchè il punto di riferimento, della squadra.
Dalla panchina, gli uomini per le rotazioni sono essenzialmente tre e possono ricoprire più ruoli: l'esperta guardia-ala Niccolò
Petrucci (ottimo sesto uomo con una decina di punti nelle mani), il play-guardia under Fabrizio
De Ninno (che viene chiamato in causa per far rifiatare Panzini e Del Testa) ed il neo-acquisto Matteo Bini (dotato di una buona mano dalla media-lunga distanza, può giocare sia da ala piccola che da ala forte).
Completano il roster i giovani Riccardo
Pasquinelli (play) e Robert
Banach (ala).
Sarà una serie ovviamente difficile contro una squadra che ha tutte le carte in regola per ambire, come noi, al salto di categoria: talento, esperienza, personalità, capacità di mescolare le carte con quintetti diversi.
Il problema principale sarà limitare Bagnoli che è una tipologia di centro su cui i nostri lunghi possono fare fatica.
Considerata la presenza in quintetto di Carrizo e Cena, saranno molto importanti i contributi di De Angelis e Stefanini.
Dalla nostra parte abbiamo le giornate di riposo post Valmontone, la maggiore profondità del roster, un po' di talento in più nel settore piccoli e, soprattutto, il fattore campo.
[Modificato da Puledro Saggio84 26/05/2018 12:29]