Igea Barcellona - A.S. Junior Casale

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BARCELLONA, BONINA VUOL VEDERE BARCELLONA A CEFALù
«La gara contro Casale può darci una grande spinta, ci servirà l’appoggio del nostro pubblico»

BARCELLONA P.G. - «Il meglio deve ancora venire». Non è il brano scritto e cantato da Luciano Ligabue, ma la prima risposta del presidente Immacolato Bonina alla domanda se il presente rappresenti un sinonimo di buon auspicio in vista del prossimo futuro. Metti un pomeriggio indemoniato, fatto dei soliti via vai a braccetto col presidente, sempre alle prese con la grande mole di lavoro, ma come al solito disponibile ad aprire una parentesi sul momento della propria squadra. «Coltiviamo un sogno, per noi come per l’intera comunità – dichiara Bonina –. La vittoria di Ferentino non ha cambiato i nostri programmi e di certo non ci esaltiamo di fronte ad una vittoria contro una squadra comunque forte e che voleva a tutti i costi la vittoria». A pochi giorni dall’ultima partita in campo neutro a Cefalù, il patron giallorosso suona la carica. Non è l’avversario di turno ad incendiare il presidente, comunque consapevole che battere Casale Monferrato, a pari punti in classifica con i giallorossi, significherebbe ipotecare in parte la seconda piazza alle spalle di Pistoia: «La squadra è pronta – dichiara il presidente –. Abbiamo la maturità per affrontare un roster forte e che inoltre abbiamo già battuto in casa sua. Non nascondo che vincere a Cefalù donerebbe la spinta necessaria per affrontare un calendario alla portata fino alla gara di Pistoia (dopo la sfida con Casale, la Sigma affronterà in serie la trasferta di Imola, il doppio turno interno contro Veroli e Trieste e la trasferta di Jesi; ndr). Servirà il nostro caloroso pubblico, che vogliamo sempre più numeroso rispetto alla prima gara al “PalaTricoli”, e saranno determinanti i nostri numeri, sempre più a misura del nostro progetto. Dire che ci giochiamo mezza stagione con Casale è un azzardo, ma poco ci manca. Vogliamo un palazzetto a misura del grande cuore giallorosso, che spinga i nostri ragazzi alla vittoria». Non vuole dimenticare neanche la squalifica, e dopo una doverosa presa di coscienza e responsabilità spinge il piede sull’acceleratore: «Abbiamo fatto mea culpa, anche se continuiamo a pagare dazio di una nomea a tratti inconcepibile – risponde –. I nostri tifosi devono crescere con noi, ma oggi quello che mi aspetto, ripeto, è che facciano del loro calore la spinta necessaria alla reazione. Hanno una marcia in più ed è la passione incondizionata. A Cefalù abbiamo l’occasione di ribadire quanto siamo grandi e dimostrare di cosa il nostro tifo è capace». La sua Sigma, intanto, è reduce da una mini serie di tre vittorie consecutive, tutte lontane dal “PalAlberti”, che inoltre, dopo l’avvio a tentoni, aumentano il range del suo cammino con un ruolino fatto di 12 vittorie nelle ultime 15 partite. A donare lucentezza anche il cambio in corsa che ha portato sul Longano l’americano Jobey Thomas, subentrato a Troy Bell. Il presidente risponde in maniera esplicita, rincarando la dose dopo le polemiche a distanza delle scorse settimane: «Siamo contenti dell’innesto di Thomas e oggi dico chiaramente che la Sigma ne ha guadagnato in tutto e per tutto – afferma Bonina –. Jobey è un professionista serio e i suoi valori coincidono con quelli societari. Le dichiarazioni di Bell all’arrivo a Reggio Emilia mi hanno sorpreso, perché i problemi si affrontano di persona e non in questo modo. Il giocatore sapeva che poteva contare sulla società, ma non ha fatto presente mai niente. Comunque, non ci piace guardare indietro e il passato ha poco conto». Poi vira sul suo allenatore Giovanni Perdichizzi, deputato a coronare il sogno della città del Longano e non solo. il presidente è fiducioso e, nonostante l’enorme peso delle proprie parole, si affida persino alle congiunzioni astrali. «Perdichizzi è un Sagittario come me, vuole vincere e sa come si fa. Per lui giocare la Legadue è la normalità, gli straordinari sarebbero vincere lo scudetto», ci scherza su Bonina. Come al solito, una carica dai contorni fin troppo ottimistici, una costante che da sempre contraddistingue le parole e gli atteggiamenti del presidente. Da oggi sempre più tifoso, da oggi con una nuova e ribadita marcia in più. O si ama o si odia. Prendere o lasciare.

Fonte: Gazzetta del Sud
Autore: Mario Garofalo

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