Messina in trionfo, il Cska è campione d'Europa
FONTE: Il Sole 24 Ore
AUTORE: Flavio Suardi
Inutile negarlo: dopo l'eliminazione della Montepaschi Siena in semifinale, tutto il tifo italiano si è concentrato sul Cska di Ettore Messina. E lui, ancora una volta, non ha tradito le aspettative, nel finale di stagione forse più difficile della sua carriera. Il Cska è Campione d'Europa per la sesta volta nella sua storia, la seconda (in tre anni) sotto la guida del tecnico italiano.
Momenti delicati – Dal punto di vista personale, per Messina è stato un periodo durissimo. La scomparsa del fratello al termine di una lunga ed estenuante malattia ha certamente giocato un ruolo pesante nell'animo di un allenatore così lontano da casa. In più, cestisticamente parlando, Messina doveva far fronte ad un possibile (fino ad un certo momento addirittura probabile) divorzio dal Cska per approdare al Barcellona. Tutto falso, o per lo meno tutto rinviato, visto che Messina rimarrà alla guida dell'Armata Rossa ancora per la prossima stagione, con opzione per quella successiva. Una decisione dettata dalla volontà della società moscovita di tentare ancora di rimanere al massimo livello europeo, sancita prima della finale di ieri con le firme dei big in scadenza, Smodis compreso. Tutto questo ha convinto il coach italiano a rimanere in Russia ancora per almeno una stagione, in quella che lui stesso ha sempre definito la "famiglia Cska".
La partita – Si era parlato fin dalla presentazione di questa finale come dello scontro tra un attacco spesso spumeggiante e dinamico come quello israeliano e la difesa di ferro che solo le squadre di Messina sanno mettere in campo nei momenti caldi. Senza contare l'indiscusso talento degli uomini in rosso, a partire da Langdon. Proprio "l'assassino dell'Alaska" è stato il grande protagonista della prima parte di gara, con 14 punti e percorso netto dalla linea dei 6.25 (4/4), firmando il primo allungo sul 38-31 per il Cska. La squadra di Sherf, terza finale in carriera a 19 anni di distanza dall'ultima disputata, si aggrappa alle giocate in campo aperto di Will Bynum, che ricuce praticamente da solo lo strappo per il 42-41 dell'intervallo lungo, con il supporto della meteora Nba Batista e del 19enne Casspi, che con le sue lunghe leve emargina Siskauskas dal gioco.
Ripresa in stile messiniano – Si ricomincia con due triple di Holden, richiamato costantemente dal suo allenatore a tenere il ritmo della partita molto basso, ma è uno sprazzo di grande intensità di Andersen a scavare il solco che si rivelerà decisivo per il 52-43. Il Cska fa valere al propria superiorità fisica e di approccio mentale e il solo Bynum è poco per reggere l'urto moscovita, ma il folletto di Chicago prova a mettere comunque paura ai soldati di Messina (63-57 al 30'). A questo punto sale in cattedra Smodis, che realizza 10 punti di fila per l'allungo davvero decisivo del 73-57 quando mancano ancora sei minuti alla sirena finale. Da lì in poi è solo l'estenuante attesa della fine a tenere banco, con l'abbraccio commovente di Messina a tutta la sua famiglia riunita a Madrid. Quando tutti ormai pensavano ad un addio, il coach italiano non solo ha deciso di non lasciare, ma di rilanciare la nuova sfida.
Siena chiude al terzo posto – Vincendo la finalina per il terzo posto, inutile ai fini della festa finale, la Montepaschi Siena si è comunque guadagnata il ruolo di testa di serie per la prossima edizione dell'Eurolega. Gli uomini di Pianigiani hanno dovuto lottare fino al termine di un tempo supplementare, per portare in porto la gara. Decisivo, ancora una volta, Terrel McIntyre, votato come miglior guardia d'Europa. Sedici punti per il play Usa e 19 per il solito Lavrinovic, partito anche questa volta dalla panchina. 97-93 il finale per i toscani, che hanno onorato fino alla fine la loro partecipazione a questa Final Four. Il rammarico resta, visto che il Maccabi non è sembrato assolutamente squadra fuori dalla portata dei toscani.
Dopo la vetrina europea, la Montepaschi si prepara ora ad affrontare i playoff per il campionato, per andare alla caccia di un titolo che ai più sembra scontato. Il primo avversario, però, è di quelli insidiosi: la Fortitudo Bologna approdata alla post season all'ultima giornata.