Il Club minaccia la chiusura fra tre giorni. Mascellani: ‘Sateriale rispetti le delibere del Consiglio Comunale’
Mascellani e Sateriale
Forte tensione fra il patron del Basket Club ed il Sindaco di Ferrara sul problema del nuovo palazzo dello sport
FONTE: Il Giornale di Ferrara
DATA: 29.06.2008. 20:05
FERRARA. Roberto Mascellani non ci sta. Il numero uno di Corso Giovecca va contro il parere del Sindaco della città, Gaetano Sateriale, che frena sulla costruzione del nuovo palazzo dello sport.
Non usa mezzi termini, il “pres”, che dà al Sindaco solamente tre giorni per ottenere delle risposte positive, altrimenti sarà chiusura. “Cosa mi aspetto? Che Sateriale mantenga gli impegni deliberati dalla maggior parte dell'Amministrazione Comunale durante il Consiglio di lunedì scorso. Il Sindaco deve rispettare le delibere, voglio dare dignità alla città”.
In attesa, bloccato il tour americano della coppia Giorgio Valli-Alberto Morea, a dimostrazione che “non stiamo scherzando” per citare le parole del massimo dirigente bianconero, che ha incaricato ad interim come presidente il vice Paolo Bruschi in attesa che arrivi mercoledì, il giorno fatidico… .
Conferenza stampa fiume, quella indetta in sede nel tardo pomeriggio, alla presenza della moglie di Mascellani, Paola Zanardi, di Paolo Bruschi e della coppia Sandro Crovetti-Titti Castellani.
“Intendo fare delle dichiarazioni dure, pesanti – ha cominciato il “pres”. Sono allibito, come imprenditore, uomo di sport e cittadino, che un Sindaco della mia città si permetta di utilizzare uno strumento come quello da lui utilizzato ieri sera per smentire clamorosamente le delibere da lui stesso prese, dimostrando di non essere capace di fare l'amministratore”.
Camicia bianca, sguardo fermo, parole che Mascellani snocciola piano, ma con un tono sicuro. Deciso.
“Siamo qua nella veste di gestori della società sportiva e limitiamo il discorso a ciò che è successo ieri sera ed oggi. Abbiamo vinto meritatamente il campionato, siamo una società vincente di serie A, dunque meritiamo rispetto. Noi abbiamo rispetto per chi non è in serie A e noi siamo la prima società sportiva della città: meritiamo il rispetto che non ci è stato dato. Questa vicenda, a questo punto, non ci vede più come spettatori, il principio di responsabilità ed i buoni rapporti con tutta la giunta di Sateriale, ci avevano portato a segnalare da anni che c'era un problema di impianto in città. Concordammo con l'assessore Bratti di mettere a disposizione un progetto per la realizzazione del nuovo palazzo dello sport, progetto che è finito dentro ad un cassetto, prima cosa grave dell'amministrazione politica di questo signor Sindaco, che ha messo il problema nel cassetto. Quando la promozione in serie A ha fatto capire che ci voleva il nuovo palasport, siamo stati cercati dagli assessori competenti ed abbiamo mantenuto sempre la medesima linea: abbiamo fatto l'accordo con il Comune per continuare a fare sport in una città difficile come questa e continueremo forse a fare sport in questa città solo se si farà tutti assieme gioco di squadra, la Carife questo discorso l'ha capito, come gran parte del Consiglio Comunale, l'unico che non l'ha fatto è proprio il Sindaco. Nel dicembre 2005 abbiamo fatto una convenzione con il Comune, che ci ha messo a disposizione il palazzo dello sport, che abbiamo valorizzato anche con il marchio Segest, occasione di recupero di costi significativa nel nostro bilancio. Il Comune – ha continuato il “pres” -, ha fatto squadra fino adesso. Con l'Assessore allo sport abbiamo deciso che noi ci saremmo occupati della questione sportiva, le decisioni deve prenderle chi di dovere: è così che si fa squadra. Il Comune ha scelto di non ristrutturare il PalaSegest, come di non montare una tenda noleggiata nel parcheggio del PalaSegest. è stato il Comune a incaricare il proprio ufficio tecnico di redigere il progetto per la realizzazione del nuovo palazzo dello sport. O nel comune di Ferrara fanno le cose senza che il Sindaco lo sappia, cosa che non credo, oppure ieri pomeriggio il caldo ha colpito. Ci sono cose false, molto grave che un Sindaco scriva e firmi un comunicato in cui dice che conviene adattare il PalaSegest con 500 posti aggiuntivi quando il 27 maggio ha deliberato un dispositivo che diceva l'esatto opposto: inaccettabile per i cittadini di Ferrara che una lettera decida di smentire degli atti. Bisogna imparare a fare il Sindaco. Delibera seguita dalla giunta del 17 giugno, dove è stato approvato un progetto. Il 23 giugno c'è stata la delibera che conoscono tutti: quando il Sindaco dice che ritorneremo a discutere in Consiglio Comunale alla ricerca di un consenso maggiore, dico che io non ci sto. Sono allibito. Delibera approvata con tre voti contrari non ha bisogno di un consenso maggiore. Nella mia esperienza di cittadino non ho visto molte delibere dove l'opposizione si sia astenuta in maniera positiva. I cittadini ferraresi non possono sopportare ulteriormente comportamenti di questo genere. Questa delibera non può subire un'affermazione che riguarda la ricerca dei privati come è stata scritta da questo signore che non sa fare il Sindaco. Delibera che impegna l'amministrazione, il Sindaco non può raccontare il contrario. Il Consiglio Comunale può solamente revocare il tutto. Da tangentopoli in poi la politica si occupa dei programmi ed i dirigenti della messa in pratica dei programmi. Dire ciò che ha detto Sateriale è grave, il Sindaco non può fare della demagogia. Non può dire se si trova un privato disposto a partecipare significativamente alla costruzione del nuovo impianto ed ai suoi costi di gestione è un reato penale che si chiama turbativa d'asta: l'unica procedura possibile è quella della gara pubblica, secondo il principio della concorrenza. Non ci stiamo a giocarci un'annata sportiva in questo modo. Come ho ringraziato Polastri e Stabellini invito Sateriale a ritirare le deleghe dei due assessori se è coerente con ciò che ha scritto. Cose gravi, questa è una manovra: o lui ha il coraggio di dire che questa cosa non la vuole fare più, o va avanti secondo il percorso che si è delineato. Non si cambia idea con una lettera sul giornale”.
“Come società sportiva non siamo disposti a mettere un euro sul palasport, nè ora, nè mai – le affermazioni del numero uno bianconero -. Questo non vuol dire che ci tiriamo indietro, impegnandoci con un budget biennale di sette milioni di euro nei confronti della società, per mantenerla in serie A. Non stiamo scherzando, siamo di fronte ad un'iscrizione complicata, basti pensare che siamo iscritti a giocare a Forlì. Se si innesca ciò che dice Sateriale, da Forlì non torniamo indietro ed io non sono interessato a fare basket a Forlì, perché gli impegni li ho presi a Ferrara”.
“Do tre giorni al Sindaco e, se entro tre giorni non avrò risposte positive, andrò da Santini (il presidente della Cassa di Risparmio di Ferrara; n.d.r.) e gli restituirò ciò che il 16 giugno 1999 mi ha dato, cioè l'incarico di gestire basket a Ferrara”.
Chiusura davvero dura, a testimonianza della gravità del momento. Il basket ferrarese è appeso ad un filo. La parola passa al Sindaco Sateriale