Il Mercato dei Titoli...

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00lunedì 30 giugno 2008 09:25
....ma non quelli di Borsa!!!!!
Apro questo Post per cercare di riassumere la parte, diciamo più odiosa, del mercato estivo nella pallacanestro....cioè quel mercato di titoli che lascia con l'amaro in bocca tante piazze e che riporta il sorriso a molte altre...

Ebbene, i problemi economici sono sempre il primo (ed unico) motivo che spinge alla vendita di un titolo ...(i motivi politici che stanno dietro al cambio di sede, soprattutto a 40Km di distanza e con le casse a posto, non li voglio toccare...)

Dalla fine del campionato, ne stiamo sentendo - e vivendo - tanti di eventi di questo tipo...
- Patti che fa uno scambio "equo" con Barcellona (Titolo di B1 con debiti e penalizzazione in cambio di una C1 sana);
- Fabriano che cede a Roseto titolo ricco di debiti difficilmente (o faticosamente) colmabili;
- Firenze che mette in vendita il suo titolo per scarso interesse da parte dell'amministrazione comunale e provinciale, vedendo anche scappare un buono sponsor (Everlast);
- Gragnano che cede a Sarno la B2 per impossibilità economica;
- Palermo che, per l'ennesima volta, fatica a trovare soldi e risorse per far fronte ad un campionato di Basket e che mette in vendita il titolo (Ragusa in Pole...ma Catania, Viola e altre sono in agguato)...
...appunto, Catania...che solo 1 anno fa lasciava scappare via un titolo di B2 a Bernalda per pochi soldi...che stranezze!!!
- Casalpusterlengo che va a giocare a Lodi (motivi logistici dicono...mah);
- ....e tanti altri che non elenco.

Ormai, da maggio ad Agosto regna sovrana l'incertezza, ma non sui roster, bensì sui gironi.
Si fa fatica a costruire una squadra perchè non si sa nemmeno che avversario (e soprattutto dove) si andrà ad affrontare.

Comunque, questa è la realtà, buona o cattiva che sia...Accettiamola e, almeno noi, guardiamo avanti...
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00lunedì 30 giugno 2008 09:29
Palermo, un addio che sa di beffa
FONTE: RealBasket.it/Sicilia
AUTORE: Carlo Passarello
DATA:27/06/2008


Si vende. Così ha deciso la proprietà della Pallacanestro Ares Palermo dopo aver vagliato alcune ipotesi e verificato l’impossibilità di continuare nella presente situazione. Era l’estate di due anni fa quando l’allora Ares Ribera si scisse in due società, la Pall. Ares Palermo e la Pol. Ribera, Palermo ritornava così a vedere pallacanestro di alto livello con una B1 in casa e tante buone intenzioni per il futuro. Si perché il progetto Ares a Palermo aveva nella sua scaletta passi ambiziosi, puntando sulla cattedrale nel deserto del Palasport di Fondo Patti (6 mila posti) e su un tessuto economico certamente più ricco di quello riberese, per non parlare della proprietà, ovvero di Marcello Massinelli, consulente economico dell’ex presidente della Regione Cuffaro e manager di livello nazionale.

Dopo una triste quanto sfortunata retrocessione dalla B1 ed una buona stagione in B2 si conclude la parabola dell’Ares Palermo, alla finestra per l’acquisto del titolo c’è una coda di notevoli proporzioni, in un primo momento si erano fatte sotto Gela e Campobasso, ora in pole position c’è il Gad Etna Catania, seguito dall’ambizioso Ragusa. Cinque anni fa era stata proprio la Virtus Catania a chiudere la parabola del Palermo Basket, sempre in B2, acquisendone il titolo. Quella volta erano stati i problemi economici a sancire la fine dei giochi, questa volta invece la situazione è diversa. “Abbiamo chiuso il bilancio in perfetta parità, ma non possiamo andare avanti in queste condizioni, senza avere un tetto sulla nostra testa – chiosa il general manager Francesco Lima - , siamo colmi di disillusione. In due anni non siamo riusciti ad avere un reale colloquio con le istituzioni.” Ed in effetti quella dell’Ares in questi due anni era stata una vera e propria epopea cittadina, con il Palazzetto dello Sport (non leggete male, si chiama proprio così) luogo di manifestazioni canore che lo rendevano inutilizzabile per parecchie settimane e con il Palauditore già colmo, in cui era difficile anche collocare gli allenamenti della prima squadra.

Palermo perde quindi, con pieno merito delle sue istituzioni incapaci di garantire le garanzie minime di supporto per ragioni che chi scrive sinceramente ignora, la partecipazione alla prossima serie B Dilettanti (ex B2) e resta ancorata ad una sola realtà semiprofessionistica, ovvero Cefalù in C Dilettanti, anche se nello stesso centro normanno le fondamenta, questa volta economiche, paiono essere quasi di terracotta. Ci sarebbe un altro progetto, quello dell’Asdo Palermo di Maurizio Giordano che, come il nostro portale aveva anticipato, è in cerca di un titolo di serie C, per affrontare un torneo con giocatori locali e giovani promettenti, ma ancora i sondaggi non si sono concretizzati. Nel frattempo la Palermo cestistica, con la solita amarezza, saluta (e ringrazia) una Pallacanestro Ares che abbandona il capoluogo senza esser riuscita mai a sedurlo davvero.
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00lunedì 30 giugno 2008 09:33
A un anno di distanza Catania ritrova la serie B2 maschile di basket.

FONTE: La Sicilia

Dopo la cessione del titolo, la scorsa estate da parte della Virtus Catania al Bisceglie, il gruppo di giovani dirigenti dela Gad Etna (C2) intenzionato a fare un salto di qualità ha cercato, sin dal termine della stagione, un titolo di categoria superiore e dopo avri tentativi andati a vuoto, adesso pare vicinissimo all'acquisizione della B2 dell'Ares Palermo (su cui c'era forte il pressing di Ragusa che ora prova a prendere la B2 di Canicattì e Reggio Calabria). Oggi il team manager marco di stefano sarà a Palermo per portere la prima documentazione necessaria all'operazione che nero su bianco dovrebbe essere definita lunedì mattina. <>. Il Gad Etna del presidente Costantino Condorelli dunque riporta la B2 a Catania dopo i quattro anni della Virtus Catania (che anch'essa aveva comprato il titolo a Palermo) allenatore sarà Pippo Borzì come rinforzi c'è stato un contatto con il play Marco Consoli potrebbe essere utile sotto le plance anche Grasso. Ma come ha sottlineato Di Stefano, di giocatori si comincerà a parlare da lunedì. Per scaramanzia...

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00lunedì 30 giugno 2008 11:43
Il Club minaccia la chiusura fra tre giorni. Mascellani: ‘Sateriale rispetti le delibere del Consiglio Comunale’

Mascellani e Sateriale
Forte tensione fra il patron del Basket Club ed il Sindaco di Ferrara sul problema del nuovo palazzo dello sport


FONTE: Il Giornale di Ferrara
DATA: 29.06.2008. 20:05




FERRARA. Roberto Mascellani non ci sta. Il numero uno di Corso Giovecca va contro il parere del Sindaco della città, Gaetano Sateriale, che frena sulla costruzione del nuovo palazzo dello sport.

Non usa mezzi termini, il “pres”, che dà al Sindaco solamente tre giorni per ottenere delle risposte positive, altrimenti sarà chiusura. “Cosa mi aspetto? Che Sateriale mantenga gli impegni deliberati dalla maggior parte dell'Amministrazione Comunale durante il Consiglio di lunedì scorso. Il Sindaco deve rispettare le delibere, voglio dare dignità alla città”.

In attesa, bloccato il tour americano della coppia Giorgio Valli-Alberto Morea, a dimostrazione che “non stiamo scherzando” per citare le parole del massimo dirigente bianconero, che ha incaricato ad interim come presidente il vice Paolo Bruschi in attesa che arrivi mercoledì, il giorno fatidico… .

Conferenza stampa fiume, quella indetta in sede nel tardo pomeriggio, alla presenza della moglie di Mascellani, Paola Zanardi, di Paolo Bruschi e della coppia Sandro Crovetti-Titti Castellani.

“Intendo fare delle dichiarazioni dure, pesanti – ha cominciato il “pres”. Sono allibito, come imprenditore, uomo di sport e cittadino, che un Sindaco della mia città si permetta di utilizzare uno strumento come quello da lui utilizzato ieri sera per smentire clamorosamente le delibere da lui stesso prese, dimostrando di non essere capace di fare l'amministratore”.

Camicia bianca, sguardo fermo, parole che Mascellani snocciola piano, ma con un tono sicuro. Deciso.

“Siamo qua nella veste di gestori della società sportiva e limitiamo il discorso a ciò che è successo ieri sera ed oggi. Abbiamo vinto meritatamente il campionato, siamo una società vincente di serie A, dunque meritiamo rispetto. Noi abbiamo rispetto per chi non è in serie A e noi siamo la prima società sportiva della città: meritiamo il rispetto che non ci è stato dato. Questa vicenda, a questo punto, non ci vede più come spettatori, il principio di responsabilità ed i buoni rapporti con tutta la giunta di Sateriale, ci avevano portato a segnalare da anni che c'era un problema di impianto in città. Concordammo con l'assessore Bratti di mettere a disposizione un progetto per la realizzazione del nuovo palazzo dello sport, progetto che è finito dentro ad un cassetto, prima cosa grave dell'amministrazione politica di questo signor Sindaco, che ha messo il problema nel cassetto. Quando la promozione in serie A ha fatto capire che ci voleva il nuovo palasport, siamo stati cercati dagli assessori competenti ed abbiamo mantenuto sempre la medesima linea: abbiamo fatto l'accordo con il Comune per continuare a fare sport in una città difficile come questa e continueremo forse a fare sport in questa città solo se si farà tutti assieme gioco di squadra, la Carife questo discorso l'ha capito, come gran parte del Consiglio Comunale, l'unico che non l'ha fatto è proprio il Sindaco. Nel dicembre 2005 abbiamo fatto una convenzione con il Comune, che ci ha messo a disposizione il palazzo dello sport, che abbiamo valorizzato anche con il marchio Segest, occasione di recupero di costi significativa nel nostro bilancio. Il Comune – ha continuato il “pres” -, ha fatto squadra fino adesso. Con l'Assessore allo sport abbiamo deciso che noi ci saremmo occupati della questione sportiva, le decisioni deve prenderle chi di dovere: è così che si fa squadra. Il Comune ha scelto di non ristrutturare il PalaSegest, come di non montare una tenda noleggiata nel parcheggio del PalaSegest. è stato il Comune a incaricare il proprio ufficio tecnico di redigere il progetto per la realizzazione del nuovo palazzo dello sport. O nel comune di Ferrara fanno le cose senza che il Sindaco lo sappia, cosa che non credo, oppure ieri pomeriggio il caldo ha colpito. Ci sono cose false, molto grave che un Sindaco scriva e firmi un comunicato in cui dice che conviene adattare il PalaSegest con 500 posti aggiuntivi quando il 27 maggio ha deliberato un dispositivo che diceva l'esatto opposto: inaccettabile per i cittadini di Ferrara che una lettera decida di smentire degli atti. Bisogna imparare a fare il Sindaco. Delibera seguita dalla giunta del 17 giugno, dove è stato approvato un progetto. Il 23 giugno c'è stata la delibera che conoscono tutti: quando il Sindaco dice che ritorneremo a discutere in Consiglio Comunale alla ricerca di un consenso maggiore, dico che io non ci sto. Sono allibito. Delibera approvata con tre voti contrari non ha bisogno di un consenso maggiore. Nella mia esperienza di cittadino non ho visto molte delibere dove l'opposizione si sia astenuta in maniera positiva. I cittadini ferraresi non possono sopportare ulteriormente comportamenti di questo genere. Questa delibera non può subire un'affermazione che riguarda la ricerca dei privati come è stata scritta da questo signore che non sa fare il Sindaco. Delibera che impegna l'amministrazione, il Sindaco non può raccontare il contrario. Il Consiglio Comunale può solamente revocare il tutto. Da tangentopoli in poi la politica si occupa dei programmi ed i dirigenti della messa in pratica dei programmi. Dire ciò che ha detto Sateriale è grave, il Sindaco non può fare della demagogia. Non può dire se si trova un privato disposto a partecipare significativamente alla costruzione del nuovo impianto ed ai suoi costi di gestione è un reato penale che si chiama turbativa d'asta: l'unica procedura possibile è quella della gara pubblica, secondo il principio della concorrenza. Non ci stiamo a giocarci un'annata sportiva in questo modo. Come ho ringraziato Polastri e Stabellini invito Sateriale a ritirare le deleghe dei due assessori se è coerente con ciò che ha scritto. Cose gravi, questa è una manovra: o lui ha il coraggio di dire che questa cosa non la vuole fare più, o va avanti secondo il percorso che si è delineato. Non si cambia idea con una lettera sul giornale”.

“Come società sportiva non siamo disposti a mettere un euro sul palasport, nè ora, nè mai – le affermazioni del numero uno bianconero -. Questo non vuol dire che ci tiriamo indietro, impegnandoci con un budget biennale di sette milioni di euro nei confronti della società, per mantenerla in serie A. Non stiamo scherzando, siamo di fronte ad un'iscrizione complicata, basti pensare che siamo iscritti a giocare a Forlì. Se si innesca ciò che dice Sateriale, da Forlì non torniamo indietro ed io non sono interessato a fare basket a Forlì, perché gli impegni li ho presi a Ferrara”.

“Do tre giorni al Sindaco e, se entro tre giorni non avrò risposte positive, andrò da Santini (il presidente della Cassa di Risparmio di Ferrara; n.d.r.) e gli restituirò ciò che il 16 giugno 1999 mi ha dato, cioè l'incarico di gestire basket a Ferrara”.

Chiusura davvero dura, a testimonianza della gravità del momento. Il basket ferrarese è appeso ad un filo. La parola passa al Sindaco Sateriale
Exsottosopra
00lunedì 30 giugno 2008 12:23
Re: Il Club minaccia la chiusura fra tre giorni. Mascellani: ‘Sateriale rispetti le delibere del Consiglio Comunale’
Show_, 30/06/2008 11.43:


Mascellani e Sateriale
Forte tensione fra il patron del Basket Club ed il Sindaco di Ferrara sul problema del nuovo palazzo dello sport


FONTE: Il Giornale di Ferrara
DATA: 29.06.2008. 20:05




FERRARA. Roberto Mascellani non ci sta. Il numero uno di Corso Giovecca va contro il parere del Sindaco della città, Gaetano Sateriale, che frena sulla costruzione del nuovo palazzo dello sport.

Non usa mezzi termini, il “pres”, che dà al Sindaco solamente tre giorni per ottenere delle risposte positive, altrimenti sarà chiusura. “Cosa mi aspetto? Che Sateriale mantenga gli impegni deliberati dalla maggior parte dell'Amministrazione Comunale durante il Consiglio di lunedì scorso. Il Sindaco deve rispettare le delibere, voglio dare dignità alla città”.

In attesa, bloccato il tour americano della coppia Giorgio Valli-Alberto Morea, a dimostrazione che “non stiamo scherzando” per citare le parole del massimo dirigente bianconero, che ha incaricato ad interim come presidente il vice Paolo Bruschi in attesa che arrivi mercoledì, il giorno fatidico… .

Conferenza stampa fiume, quella indetta in sede nel tardo pomeriggio, alla presenza della moglie di Mascellani, Paola Zanardi, di Paolo Bruschi e della coppia Sandro Crovetti-Titti Castellani.

“Intendo fare delle dichiarazioni dure, pesanti – ha cominciato il “pres”. Sono allibito, come imprenditore, uomo di sport e cittadino, che un Sindaco della mia città si permetta di utilizzare uno strumento come quello da lui utilizzato ieri sera per smentire clamorosamente le delibere da lui stesso prese, dimostrando di non essere capace di fare l'amministratore”.

Camicia bianca, sguardo fermo, parole che Mascellani snocciola piano, ma con un tono sicuro. Deciso.

“Siamo qua nella veste di gestori della società sportiva e limitiamo il discorso a ciò che è successo ieri sera ed oggi. Abbiamo vinto meritatamente il campionato, siamo una società vincente di serie A, dunque meritiamo rispetto. Noi abbiamo rispetto per chi non è in serie A e noi siamo la prima società sportiva della città: meritiamo il rispetto che non ci è stato dato. Questa vicenda, a questo punto, non ci vede più come spettatori, il principio di responsabilità ed i buoni rapporti con tutta la giunta di Sateriale, ci avevano portato a segnalare da anni che c'era un problema di impianto in città. Concordammo con l'assessore Bratti di mettere a disposizione un progetto per la realizzazione del nuovo palazzo dello sport, progetto che è finito dentro ad un cassetto, prima cosa grave dell'amministrazione politica di questo signor Sindaco, che ha messo il problema nel cassetto. Quando la promozione in serie A ha fatto capire che ci voleva il nuovo palasport, siamo stati cercati dagli assessori competenti ed abbiamo mantenuto sempre la medesima linea: abbiamo fatto l'accordo con il Comune per continuare a fare sport in una città difficile come questa e continueremo forse a fare sport in questa città solo se si farà tutti assieme gioco di squadra, la Carife questo discorso l'ha capito, come gran parte del Consiglio Comunale, l'unico che non l'ha fatto è proprio il Sindaco. Nel dicembre 2005 abbiamo fatto una convenzione con il Comune, che ci ha messo a disposizione il palazzo dello sport, che abbiamo valorizzato anche con il marchio Segest, occasione di recupero di costi significativa nel nostro bilancio. Il Comune – ha continuato il “pres” -, ha fatto squadra fino adesso. Con l'Assessore allo sport abbiamo deciso che noi ci saremmo occupati della questione sportiva, le decisioni deve prenderle chi di dovere: è così che si fa squadra. Il Comune ha scelto di non ristrutturare il PalaSegest, come di non montare una tenda noleggiata nel parcheggio del PalaSegest. è stato il Comune a incaricare il proprio ufficio tecnico di redigere il progetto per la realizzazione del nuovo palazzo dello sport. O nel comune di Ferrara fanno le cose senza che il Sindaco lo sappia, cosa che non credo, oppure ieri pomeriggio il caldo ha colpito. Ci sono cose false, molto grave che un Sindaco scriva e firmi un comunicato in cui dice che conviene adattare il PalaSegest con 500 posti aggiuntivi quando il 27 maggio ha deliberato un dispositivo che diceva l'esatto opposto: inaccettabile per i cittadini di Ferrara che una lettera decida di smentire degli atti. Bisogna imparare a fare il Sindaco. Delibera seguita dalla giunta del 17 giugno, dove è stato approvato un progetto. Il 23 giugno c'è stata la delibera che conoscono tutti: quando il Sindaco dice che ritorneremo a discutere in Consiglio Comunale alla ricerca di un consenso maggiore, dico che io non ci sto. Sono allibito. Delibera approvata con tre voti contrari non ha bisogno di un consenso maggiore. Nella mia esperienza di cittadino non ho visto molte delibere dove l'opposizione si sia astenuta in maniera positiva. I cittadini ferraresi non possono sopportare ulteriormente comportamenti di questo genere. Questa delibera non può subire un'affermazione che riguarda la ricerca dei privati come è stata scritta da questo signore che non sa fare il Sindaco. Delibera che impegna l'amministrazione, il Sindaco non può raccontare il contrario. Il Consiglio Comunale può solamente revocare il tutto. Da tangentopoli in poi la politica si occupa dei programmi ed i dirigenti della messa in pratica dei programmi. Dire ciò che ha detto Sateriale è grave, il Sindaco non può fare della demagogia. Non può dire se si trova un privato disposto a partecipare significativamente alla costruzione del nuovo impianto ed ai suoi costi di gestione è un reato penale che si chiama turbativa d'asta: l'unica procedura possibile è quella della gara pubblica, secondo il principio della concorrenza. Non ci stiamo a giocarci un'annata sportiva in questo modo. Come ho ringraziato Polastri e Stabellini invito Sateriale a ritirare le deleghe dei due assessori se è coerente con ciò che ha scritto. Cose gravi, questa è una manovra: o lui ha il coraggio di dire che questa cosa non la vuole fare più, o va avanti secondo il percorso che si è delineato. Non si cambia idea con una lettera sul giornale”.

“Come società sportiva non siamo disposti a mettere un euro sul palasport, nè ora, nè mai – le affermazioni del numero uno bianconero -. Questo non vuol dire che ci tiriamo indietro, impegnandoci con un budget biennale di sette milioni di euro nei confronti della società, per mantenerla in serie A. Non stiamo scherzando, siamo di fronte ad un'iscrizione complicata, basti pensare che siamo iscritti a giocare a Forlì. Se si innesca ciò che dice Sateriale, da Forlì non torniamo indietro ed io non sono interessato a fare basket a Forlì, perché gli impegni li ho presi a Ferrara”.

“Do tre giorni al Sindaco e, se entro tre giorni non avrò risposte positive, andrò da Santini (il presidente della Cassa di Risparmio di Ferrara; n.d.r.) e gli restituirò ciò che il 16 giugno 1999 mi ha dato, cioè l'incarico di gestire basket a Ferrara”.

Chiusura davvero dura, a testimonianza della gravità del momento. Il basket ferrarese è appeso ad un filo. La parola passa al Sindaco Sateriale



Dopo anni e anni di sacrifici hanno raggiunto la serie A1 ed ora sul più bello minacciano di chiudere, ormai non mi sorprende più niente. [SM=g8237]


Show_
00lunedì 30 giugno 2008 12:28
Re: Re: Il Club minaccia la chiusura fra tre giorni. Mascellani: ‘Sateriale rispetti le delibere del Consiglio Comunale’
Exsottosopra, 30/06/2008 12.23:



Dopo anni e anni di sacrifici hanno raggiunto la serie A1 ed ora sul più bello minacciano di chiudere, ormai non mi sorprende più niente. [SM=g8237]





Cosa c'è da stupirsi?

Se hai in mano uno strumento così potente, è ovvio che lo usi a scopo politico.

Credo che ne sappiamo qualcosa anche noi, e certe cose fanno girare i cosiddetti alla gente....


Exsottosopra
00lunedì 30 giugno 2008 12:48
Re: Re: Re: Il Club minaccia la chiusura fra tre giorni. Mascellani: ‘Sateriale rispetti le delibere del Consiglio Comunale’
Show_, 30/06/2008 12.28:



Cosa c'è da stupirsi?

Se hai in mano uno strumento così potente, è ovvio che lo usi a scopo politico.

Credo che ne sappiamo qualcosa anche noi, e certe cose fanno girare i cosiddetti alla gente....







L'unica cosa che fa andare tutti daccordo è sicuramente il detto... [SM=g9361] [SM=g9361] [SM=g9361] [SM=g8428]

crazy boys
00lunedì 30 giugno 2008 13:36

L'unica cosa che fa andare tutti daccordo è sicuramente il detto...




se stà per w la fortitudo non sono assolutamente d'accordo..in caso contrario... [SM=g7869] [SM=g7869] [SM=g7869] [SM=g7869] [SM=g8930] [SM=g7792] [SM=g9538]
Show_
00lunedì 30 giugno 2008 14:48
Re:
crazy boys, 30/06/2008 13.36:


L'unica cosa che fa andare tutti daccordo è sicuramente il detto...




se stà per w la fortitudo non sono assolutamente d'accordo..in caso contrario... [SM=g7869] [SM=g7869] [SM=g7869] [SM=g7869] [SM=g8930] [SM=g7792] [SM=g9538]



Certo, sta anche per quello, ovvio! manco devi chiederle certe cose, sono scontate.... [SM=g7574] [SM=g7574] [SM=g7574] [SM=g7574]


Exsottosopra
00lunedì 30 giugno 2008 15:27
Re: Re:
Show_, 30/06/2008 14.48:



Certo, sta anche per quello, ovvio! manco devi chiederle certe cose, sono scontate.... [SM=g7574] [SM=g7574] [SM=g7574] [SM=g7574]





W.L.F. sta x in volgare detto...

Wi La puttastu a passeggiu Figghioli... [SM=g8930] [SM=g8930] [SM=g8930]



Show_
00lunedì 7 luglio 2008 15:59
E la stampa nazionale ride di Ferrara

«Paradosso italiano». L’assessore torinese Montabone: «Torino è disponibile»

FONTE: La Nuova Ferrara
DATA: 07/07/2008


FERRARA. «Ferrara è il paradosso del basket italiano». Inizia così un articolo del “Corriere dello Sport” in merito alla situazione del Basket Club, che ha vinto il campionato ma che tuttora non ha un campo di gioco. Mascellani domenica scorsa l’aveva detto: «Ci stiamo coprendo di ridicolo». E in effetti è così: la clamorosa retromarcia di Sateriale sul nuovo palasport - e gli imbarazzi per l’adeguamento del vecchio - stanno salendo sulla ribalta della stampa nazionale. E non è esattamente una bella figura quella che sta facendo la città. Insomma, altrove ridono.
Il Corriere così spiega il paradosso di Ferrara: «La Carife ha dominato il campionato di Legadue, centrando la promozione come prima classificata nella regular season, ma rischia di non poter prendere parte alla serie A se, in tempi ormai brevissimi, il palasport non verrà ampliato». Per ora, nella domanda d’iscrizione, il Club ha indicato Forlì come campo di gioco ma faceva parte di un percorso legato alla costruzione del nuovo impianto. Era una strada formale, che prevedeva una deroga di “ritorno”: indico Forlì in Lega, ma ottengo la deroga per giocare a Ferrara finché non è pronto il palasport nuovo. Ora è tutto carta straccia. Se il PalaSegest sarà messo a norma entro settembre non ci sarà bisogno di indicare nessun terreno alternativo.

INCONTRO A TORINO. È che, in questo momento, non c’è esattamente il sole dalle parti di Ferrara. Per ora promesse, pure vaghe. Così, al di là dell’immagine cittadina compromessa, un altro aspetto è ben più serio: Mascellani sta concretamente pensando di spostare l’attività del Basket Club. Hanno sondato Cagliari e Verona, ma è Torino la città che sta facendo molto - molto - sul serio. Tanto è vero che a metà della settimana è fissato un incontro tra gli amministratori del capoluogo piemontese con Mascellani e il giemme bianconero Crovetti. Se domani la Giunta di Ferrara farà flop, il basket scomparirà dalla terra estense. A quel punto al PalaSegest rimarrà solo la polvere, posto che nessun’altra squadra partecipa a tornei nazionali che ne richiedono l’utilizzo. La pallamano ha il PalaBoschetto.
Torino spinge, si diceva. Lo ammette anche l’assessore allo sport Renato Montabone: «Disponibilità assoluta a collaborare, l’importante è che ci sia un progetto pluriennale e con basi solide». Della vicenda se ne è ovviamente occupato anche “Tuttosport”, quotidiano nazionale con sede a Torino. Ieri un articolo d’apertura “apriva” all’ipotesi trasloco: “Torino ha voglia di grande basket, così non è a Ferrara” scrive l’articolista. Che poi aggiunge: “Il Club è ideale, perché società seria e che ha già nove dodicesimi della squadra che disputerà la serie A”.
Curioso, non è vero? Ferrara ha un’eccellenza, ma l’amministrazione non se ne è accorta. Per giunta una realtà economicamente solida. Una bella responsabilità sulle spalle di Sateriale.
Show_
00martedì 8 luglio 2008 09:49
Ferrara, qualcosa si muove

FONTE: RealBasket.it
AUTORE: Federico Bettuzzi
DATA: 07/07/2008


Qualcosa si muove a Ferrara: per la gioia e sollievo dei tanti appassionati estensi della pallacanestro, non è il titolo sportivo del Basket Club, ma è il management dello stesso che decide di rimboccarsi le maniche e di darsi da fare per dare corpo a quel sogno, chiamato Serie A, concretizzatosi sul campo alcuni mesi fa, con il rischio però di tramutarsi in un incubo nelle ultime settimane.

Andiamo con ordine: il club del presidente Mascellani, dopo il trionfo in quel di Fabriano, inizia a programmare dietro le scrivanie per dare un futuro solido al balzo verso la serie superiore. L'ostacolo più grande si chiama PalaSegest: il palazzetto è vecchio e soprattutto non rispetta il minimo di capienza obbligatoria fissato dalla Legabasket in 3500 posti a sedere. Urge dunque un piano per far sì che la squadra e la città possano avere un impianto degno ed a norma per il nuovo campionato. Da qui partono sia le ipotesi che i problemi: si parla di ampliare il palazzo, spostandosi momentaneamente a Forlì fino a lavori ultimati; si ipotizza un pallone geodetico da impiantare nel parcheggio del PalaSegest, mentre questo verrebbe demolito; l'ultima ipotesi in ordine temporale arriva dal sindaco e prevederebbe l'installazione di circa 300 seggiolini (rimossi durante una precedente ristrutturazione) per raggiungere la capienza minima.

Le chiacchere si sprecano, il tempo corre: tra fine giugno ed inizio luglio la situazione si fa preoccupante. A nulla serve una conferenza stampa che dovrebbe rasserenare gli animi, specie dei tifosi, ma che in realtà può ben poco visto che l'amministrazione comunale non fa seguire i fatti alle tante, belle parole. Iniziano ad accumularsi dense nubi su Ferrara: c'è chi sussurra di altre città (Torino, Trieste, Palermo, Verona) disposte a mettere sul piatto impegno, soldi ed impianti pronto-uso per convincere il BC a cambiare sede...

Le nubi paiono diradarsi oggi, con i comunicati emessi dalla società bianconera: Mascellani non molla, nè intende portare altrove la sua creatura. La rabbia per quel che sta succedendo è tanta, ma più di ogni cosa è forte in lui l'amore per il basket e per la città estense. Ecco dunque che il Basket Club decide di proseguire sulla strada tracciata della programazione. Valli ed il suo vice Morea partono in queste ore per gli States, dove visioneranno giocatori si spera utili a completare il roster della Carife 2008/'09, mentre al Comune verrà richiesto il varo definitivo del piano di ampliamento del Segest, conseguentemente ad un impianto in cui svolgere gli allenamenti di precampionato, che inizieranno il 10 agosto.

Ferrara dunque è viva: un bel segnale, in attesa che anche i politici diano una mano a chi, per passione, ha sposato un progetto che ha portato i fans bianconeri a sognare.
Show_
00martedì 8 luglio 2008 11:42
Con la rinuncia di Modena e Novara alla A dil., si liberano 2 posti nel girone A.

Questo potrebbe provocare, indirettamente, anche un cambiamento nel girone B, in quanto 2 tra le squadre di Firenze, Siena, Fossombrone, Montecatini che potrebbero passare nel girone Nord poichè le prime nella lista delle papabili ripescate sarebbero logistivamente collocate nel girone Sud.

Anche la B dil. avrà forti sconvolgimenti e a questo punto, se Barcellona fosse rimasta in C dil. avrebbe potuto usufruire dell'eventuale ripescaggio.

Credo più difficoltoso il "doppio" salto di categoria di Sarno che ha acquistato Gragnano che è la prima nella lista delle ripescabili in A Dil.

Entro il 16 luglio si saprà la composizione finale dei gironi.
Show_
00venerdì 11 luglio 2008 10:06
Ferrara accettata senza una casa

FONTE: RealBasket.it
AUTORE: Ica Arkel
DATA: 10/07/2008


Ferrara - Si è svolta ieri la prima assemblea della Lega Basket quella che, per intenderci, ratifica le partecipanti e il calendario della nuova stagione agonistica.

La notizia è che alla Carife è stata concessa una deroga per il Palasegest fino al 31 dicembre 2008, data ultima in cui il Palazzo ferrarese dovrà essere necessariamente pronto per essere conforme alle regole che vogliono 3500 posti a sedere nei palazzetti di Serie A.

Ferrara perciò avrà una possibilità in più per mantenere la propria società tra le mura cittadine, scongiurando così il possibile esodo a Forlì, indicato nell'iscrizione come campo di gioco, o peggio il trasferimento a Torino che ha mezzi e strutture funzionali ma che non ha ancora trovato investitori seri per un progetto serio che porti la prima capitale d'Italia ad avere una squadra di basket di serie A.

Il presidente Mascellani, tuttavia, sembra non aver ancora sciolto le riserve nei confronti del sindaco di Ferrara, con il quale ha avuto delle divergenze di vedute proprio sulla questione palazzetto.

I tifosi della Carife possono comunque tirare un sospiro di sollievo, la loro squadra è ormai ufficialmente appartenente al lotto della prima serie nazionale.

Exsottosopra
00martedì 5 maggio 2009 16:59
A Dil./B - Trapani con un punto interrogativo

Fonte: www.realbasket.it
Data: 05/05/2009
Autore: Fabrizio Gianquinto


Per appassionati di basket siciliani, per i trapanesi attaccati a quella maglia granata per la quale hanno fatto sacrifici e trasferte, sembra essersi concluso ben più del semplice campionato di A Dilettanti. Con la sconfitta di Osimo e la poco onorevole uscita dai playoffs al primo turno, uscita comunque giusta per come si è svolto il cammino in regular season di Banca Nuova Trapani, evidentemente si è chiuso un ciclo, quello dell’era Magaddino. Perché non c’è tempo di fare bilanci né di riprogrammare attraverso il roster e i quadri societari. All’indomani della sconfitta succitata il team manager Burghy, al secolo Andrea Burgarella, si è trovato già sul posto di lavoro a fare i conti con un problema abbastanza serio e che compromette il proseguio dell’avventura, il Palailio dichiarato inagibile che necessita di interventi di manutenzione straordinaria. Come se non bastasse una stagione fatta di errori e sfortuna ci si mettono anche le questioni di ordine burocratico. L’inagibilità del palazzetto è una tegola pesantissima per la società del Presidente Magaddino visto che l’intervento straordinario al tetto costringerebbe giocoforza la società a scegliere per buona parte della prossima stagione un’alternativa. E alternative, altri campi vicini, non ce ne sono. Si dovrebbe giocare a Palermo o addirittura più lontano, compromettendo di fatto le ambizioni societarie. Questo lo scenario che si è presentato immediatamente dopo la fine delle ostilità stagionali. E Magaddino non intende continuare l’avventura se non ha solide garanzie sulla fine dei lavori al Palailio. Lavori che, a beneficio di cronaca, non sono stati ancora appaltati e che vantano solamente il progetto di massima lasciando preventivare tempi lunghi. I vertici societari hanno incontrato il sindaco di Trapani che nei prossimi giorni dovrà esprimersi su questa spinosa questione, dovrà decidere se concedere un’eventuale proroga all’agibilità o se appaltare i lavori in urgenza. I tifosi stanno alla finestra con apprensione. Si sono susseguiti gli incontri tra gli stessi e Burgarella il quale ha sottolineato che senza adeguate alternative, la società sarà costretta a vendere il titolo. E come ogni fine stagione che si rispetti, c’è il valzer dei titoli; per quello granata c’è stata l’offerta di Ruvo di Puglia e di altre entità ma nessuna locale, pronte a rilevare una società fortemente indebitata visto il crollo degli incassi della passata stagione e la vera e propria dilapidazione di capitale con l’acquisto di giocatori super che alla fine non ha portato nulla di buono. La disaffezione del pubblico è continuata e con le 3 giornate di squalifica del Palailio, scontate al Pala Fantozzi di Capo d’Orlando è venuta a mancare liquidità attraverso mancati incassi per cifre importanti.
I giocatori sono stati lasciati liberi di scegliere la destinazione che più gli aggrada. Gli stessi vantano emolumenti arretrati che solo un’eventuale garanzia da parte delle istituzioni sul Palailio e un allargamento dei cordoni della borsa da parte degli sponsor può coprire.
Chi l’avrebbe mai detto? A inizio stagione Banca Nuova Trapani era data per sicura ammazza campionato, per una corazzata che si è inesorabilmente arenata al primo turno dei playoffs con le vicissitudini d’ogni sorta che vi abbiamo raccontato in queste pagine. E oltre il danno, arriva la beffa come un fulmine a ciel sereno: il futuro del basket a Trapani adesso è appeso ad un filo o forse ad una firma, quella per eventuali lavori da espletarsi d’urgenza visto che in città non ci sono palazzetti che possono offrire valide alternative. Uno scenario drammatico e surreale ci porta alla fine del basket a Trapani con un palazzetto totalmente rinnovato e ristrutturato. Buono per i concerti e nulla più. Nelle prossime ore sapremo sicuramente se i tifosi possono continuare a sperare e a divertirsi la domenica o se devono utilizzare il giorno di festa per passeggiate o shopping. Si è chiusa un’era?

Show_
00martedì 5 maggio 2009 17:20

Da quello che mi hanno raccontato loro...non ci sono tante speranze.

Piuttosto, metti anche l'articolo relativo ai napoletani...ehm, ai sant'antimesi [SM=g7869] [SM=g7869] che, come volevasi dimostrare e come predicato da quasi tutta Italia, si spostano a Napoli
Exsottosopra
00martedì 5 maggio 2009 17:25
Re:
Show_, 05/05/2009 17.20:


Da quello che mi hanno raccontato loro...non ci sono tante speranze.

Piuttosto, metti anche l'articolo relativo ai napoletani...ehm, ai sant'antimesi [SM=g7869] [SM=g7869] che, come volevasi dimostrare e come predicato da quasi tutta Italia, si spostano a Napoli



Si Padrone... [SM=g8564]

BASKET. IL PRESIDENTE CESARO RILANCIA IN SERIE A DILETTANTI
«Porto il Sant’Antimo a Napoli»


Il progetto
Evitata la retrocessione l’Igea ora pensa al futuro «Pronti per la metropoli»


CARMELO PRESTISIMONE Aniello Cesaro, il presidente dell’Igea Sant’Antimo, è soddisfatto per la salvezza in A dilettanti conquistata dal suo team che ha sudato sette camicie in gara5 vincendo 69-68 contro Fossombrone in campo neutro ad Ariano Irpino. Ora però vuole rilanciare per la prossima stagione non escludendo un possibile trasferimento a Napoli: «La nostra società è aperta al dialogo - spiega Cesaro -; giocare a Napoli significherebbe probabilmente riuscire a portare con maggiore disinvoltura nella nostra squadra i migliori giocatori che a quel punto sarebbero galvanizzati dall’idea di vestire la canotta di una squadra prestigiosa che rappresenterebbe nel circuito della palla a spicchi la terza città d’Italia. Aspettiamo un confronto più concreto con i rappresentati delle istituzioni». Del possibile passaggio di Sant’Antimo a Napoli si è parlato tanto nei mesi precedenti ma l’operazione si è arenata. Eppure la volontà di Cesaro è quella di dare a Napoli una squadra di basket: «Mi hanno invitato a discutere su questa idea. Ormai sono sei mesi che se ne parla. Da parte nostra c’è la massima disponibilità. Siamo in attesa di aggiornamenti sulla vicenda». Dieci anni fa fu Pozzuoli che si trasferì nel capoluogo quando il presidente del Serapide Biagio Lubrano cedette la società a Mario Maione che cambiò la denominazione in Basket Napoli e che ottenne la promozione dall’A2 alla serie A nel 2001-2002 con la Di Nola di Dontae Jones e John Turner che superò Reggio Emilia. Inizialmente si giocò a Monteruscello nel Pala Trincone poi il campo di gioco fu il PalaBarbuto. I programmi dell’Igea sono ambiziosi ma si scontrano con una realtà durissima fatta di grandi sacrifici per portare avanti un discorso sportivo importante: «La serie A per Sant’Antimo? Sarebbe un sogno. Ci accontentiamo per ora della A dilettanti che comporta grande impegno. Dobbiamo essere realisti perché il traguardo della massima serie non è semplice da raggiungere. Abbiamo più volte provato a coinvolgere alcuni imprenditori ma senza successo». Nei prossimi giorni Cesaro con il gm Liguori e il coach Ponticiello disegneranno gli obiettivi dell’Igea e i rinforzi da ingaggiare per essere ancor più competitivi:«Sia Ponticiello che Liguori sono dei validissimi professionisti. Sono entrambi confermati per quanto mi riguarda se loro naturalmente lo vorranno». La domenica è stata felice non solo per l’Igea ma anche per Pozzuoli che ha battuto in gara1 il Catanzaro al Pala Errico nell’ultima e decisiva serie, al meglio dei cinque incontri, per la salvezza (83-70) in B dilettanti. I ragazzi di Pepe domani scenderanno sul parquet calabrese per confermare la buona prova vista in casa. Domenica si giocherà gara3 al Pala Errico. Una buona prova quella dei puteolani che hanno agilmente governato la gara pur senza Cossiga e Del Brocco, entrambi infortunati. Sotto canestro il giovane Errico, solo 19 anni figlio e nipote d’arte, ha dato un contributo fondamentale recuperando 7 rimbalzi e realizzando 12 punti.

Show_
00martedì 5 maggio 2009 17:29
Re: Re:
Exsottosopra, 05/05/2009 17.25:



Si Padrone... [SM=g8564]




Bravo. Ora fai il cagnolino... [SM=g7869] [SM=g7869] [SM=g7869] [SM=g7869] [SM=g7869]

L'ho chiesto a te perchè so che sapevi dove prenderlo... [SM=g8113] [SM=g8113]

Comunque, quest'estate, tra cessioni titoli, rinunce a campionati, radiazioni, ecc acc, e con Sindoni all'opera, ne vedremo delle belle.

Spero solo che Roseto rimanga. Sarebbe bellissimo andare li e ricevere gli amici rosetani

Exsottosopra
00martedì 5 maggio 2009 17:36
Re: Re: Re:
Show_, 05/05/2009 17.29:



Bravo. Ora fai il cagnolino... [SM=g7869] [SM=g7869] [SM=g7869] [SM=g7869] [SM=g7869]

L'ho chiesto a te perchè so che sapevi dove prenderlo... [SM=g8113] [SM=g8113]

Comunque, quest'estate, tra cessioni titoli, rinunce a campionati, radiazioni, ecc acc, e con Sindoni all'opera, ne vedremo delle belle.

Spero solo che Roseto rimanga. Sarebbe bellissimo andare li e ricevere gli amici rosetani




E' molto difficile ma spero che Agrigento c'è la faccia a salire sai che vorrebbe dire giocare un altro derby il prossimo anno?
Il prossimo sarà sicuramente un campionato scoppiettante sono certo che con questi movimenti che si andranno a delineare la geografia del basket meridionale subirà profondi scossoni e per noi che chiaramente faremo una squadra per centrare il salto di categoria ne vedremo delle belle. Tra retrocesse di Serie A2 e le promosse in A dilettanti per non parlare di Napoli ed eventualmente con il ritorno di Capo d'Orlando e perchè no magari anche un inserimento della Viola che pare voglia ripartire sarà una gran campionato. A proposito della salvezza tifo per Fossombrone ma a livello logistico quella nel materano sarebbe un'altra trasferta relativamente vicina... [SM=g8079]


Show_
00martedì 5 maggio 2009 17:41
Re: Re: Re: Re:
Exsottosopra, 05/05/2009 17.36:



E' molto difficile ma spero che Agrigento c'è la faccia a salire sai che vorrebbe dire giocare un altro derby il prossimo anno?
Il prossimo sarà sicuramente un campionato scoppiettante sono certo che con questi movimenti che si andranno a delineare la geografia del basket meridionale subirà profondi scossoni e per noi che chiaramente faremo una squadra per centrare il salto di categoria ne vedremo delle belle. Tra retrocesse di Serie A2 e le promosse in A dilettanti per non parlare di Napoli ed eventualmente con il ritorno di Capo d'Orlando e perchè no magari anche un inserimento della Viola che pare voglia ripartire sarà una gran campionato. A proposito della salvezza tifo per Fossombrone ma a livello logistico quella nel materano sarebbe un'altra trasferta relativamente vicina... [SM=g8079]




Esatto, la geografia potrebbe cambiare.
Io credo che Agrigento non ce la faccia (lasciando stare altri discorsi).
Sarebbe bello andare a Corato o a San Severo, 2 piazze davvero belle e dove il Basket è sentito tanto quanto da noi.
Corato è nelle possibilità di farcela per me.
Anche io tifo Fossombrone, e spero che si salvi.
Sulla Viola so di interessamenti, ma credo che finisca come sempre in un buco nell'acqua.

Ti immagini la partita Barcellona - Viola? Ma Sandro, per chi tiferebbe...?? [SM=g7869] [SM=g7869]

Imola potrebbe essere ripescata, ma dipende dalla fine che farà Rieti che, salvandosi o no, libererebbe un posto in A2 se non riuscisse a colmare i debiti.

Spero vivamente che Trapani rimanga viva... [SM=g7574]

Exsottosopra
00martedì 5 maggio 2009 17:45
Re: Re: Re: Re: Re:
Show_, 05/05/2009 17.41:



Esatto, la geografia potrebbe cambiare.
Io credo che Agrigento non ce la faccia (lasciando stare altri discorsi).
Sarebbe bello andare a Corato o a San Severo, 2 piazze davvero belle e dove il Basket è sentito tanto quanto da noi.
Corato è nelle possibilità di farcela per me.
Anche io tifo Fossombrone, e spero che si salvi.
Sulla Viola so di interessamenti, ma credo che finisca come sempre in un buco nell'acqua.

Ti immagini la partita Barcellona - Viola? Ma Sandro, per chi tiferebbe...?? [SM=g7869] [SM=g7869]

Imola potrebbe essere ripescata, ma dipende dalla fine che farà Rieti che, salvandosi o no, libererebbe un posto in A2 se non riuscisse a colmare i debiti.

Spero vivamente che Trapani rimanga viva... [SM=g7574]





Se ci fosse il derby con la Viola Sandro si dimette... [SM=g7869] [SM=g7869] [SM=g7869]

Corato e San Severo sono piazze calde con palazzetti o meglio palestre al limite della capienza, non so se otterebbero l'omologazione x la A dilettanti.
Io spero vivamente di poter riabbracciare i fratelli rosetani, anche se 10 anni fa non ho avuto il piacere di conoscerli mi farebbe piacere rinnovare il gemelaggio con loro...su Trapani basta che non vende a Ruvo di Puglia mi accontenterei di andare nuovamente a Capo d'Orlando per rigiocare con loro... [SM=g8079] [SM=g8079] [SM=g8079] [SM=g8079] [SM=g8079] [SM=g8079]
Show_
00martedì 5 maggio 2009 17:54
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Exsottosopra, 05/05/2009 17.45:




Se ci fosse il derby con la Viola Sandro si dimette... [SM=g7869] [SM=g7869] [SM=g7869]

Corato e San Severo sono piazze calde con palazzetti o meglio palestre al limite della capienza, non so se otterebbero l'omologazione x la A dilettanti.
Io spero vivamente di poter riabbracciare i fratelli rosetani, anche se 10 anni fa non ho avuto il piacere di conoscerli mi farebbe piacere rinnovare il gemelaggio con loro...su Trapani basta che non vende a Ruvo di Puglia mi accontenterei di andare nuovamente a Capo d'Orlando per rigiocare con loro... [SM=g8079] [SM=g8079] [SM=g8079] [SM=g8079] [SM=g8079] [SM=g8079]



Su Corato sono d'accordo sulla palestra.

San Severo ha abbastanza capienza, è un palazzetto con le due tribune di fronte.
Loro sostengono che per Gara 1 c'erano 4000 persone. Per me ce ne stanno 2500 massimo...




Show_
00mercoledì 6 maggio 2009 11:38
Intanto, tra i tanti movimenti possibili, si fa sempre più consistente l'ipotesi di cessione del titolo di Udine, dopo l'addio definitivo di Edi Snaidero.

Possibile un passaggio di consegne con Verona (attualmente in B2) che garantirebbe la sopravvivenza di Udine in un campionato a basso costo (rispetto alla LegaDue e che potrebbe appetire possibili soci nuovi per una rinascita.

Verona, dal canto suo, sta cercando prepotentemente da qualche tempo di ritornare a far risaltare il suo nome in ben altri palcoscenici, memori della famosa Muller Verona di Romba, Conley, Albano, ecc ecc (come mi esaltava Albano ai tempi... [SM=g8231] [SM=g8231] ).

Rieti, invece, ancora attaccata al treno salvezza sul campo, deve fare i conti con i pesanti debiti accumulati che, onestamente, sfido chiunque a colmare. Si parla di cifre assurde che tutto fanno pensare meno che un acquisto del titolo. L'ipotesi attualmente più plausibile è che potrebbe scomparire e far scattare una reazione a catena sui ripescaggi...
crazy boys
00mercoledì 6 maggio 2009 14:59

Su Corato sono d'accordo sulla palestra.




corato un altr'anno ha il palazzetto nuovo...
gerrod23
00giovedì 7 maggio 2009 12:27
riparazioni palalberti
si sà qualcosa riguardo tutte le defezione che ha il palazzetto!!o si penserà a settembre al ridosso del campionato......... [SM=g8911] [SM=g8911] [SM=g8911]
zlatan8@.
00giovedì 7 maggio 2009 15:30
Questo sport ormai da tempo ci ha abituato a sconvolgimenti di gironi cambi repentini di piazze (ahimè) sogni infranti e sogni che si fanno realtà. Tutto ciò stranamente avviene solo nel mondo del basket anche perchè a mente non ricordo passaggi da una città all'altra di squadre di calcio o di altri sport collettivi molto seguiti. A tutto c'è una spiegazione ed anche a questo: facoltosi imprenditori si gettano nello sport e nel basket per acquisire fiducia e stima da parte di sindaci presidenti di provincia o di regione e i sacrifici che fanno non sono volti al conseguimento di obiettivi collettivi ma personali, infatti, leggendo parecchie storie attuali e sulla base di alcune passate mi accorgo che questi presidenti usano il loro miracolo sportivo come credito e come biglietto da visita per ottenere favori personali ad ogni livello, burocratico o economico che sia e, nel momento in cui si vedono come risposta un due di picche cedono al miglior offerente realizzando in molti casi dei profitti o comunque senza perdere rilevanti somme di denaro, insomma il tutto assume le vesti di un investimento che come tutti sanno può andare benissimo, meno bene o malissimo. Sarebbe ora che si ponesse un vincolo a questo scambio osceno di città, titoli e titoletti anche se ciò è molto difficile in quanto la società sportiva è un bene privato e come tale liberamente alienabile. Rimane solo appellarsi a tutti coloro che intendono il basket come un investimento per fini personali o oligarchici di cambiare mercato perchè una società sportiva in molti casi è seguita da gente appassionata che va in trasferta, che soffre per le sconfitte e si esalta per le vittorie e, onestamente, vedere crollare tutto come un castello di sabbia al primo soffio di vento fa allontanare tutti da uno degli sport più sani d'Italia e del mondo, come me che quando baffo nero ha ceduto il titolo a Messina non volevo più vedere un pallone a spicchi e quando in tv c'era qualche partita di basket cambiavo canale, era come rivedere una ex che ti ha fatto soffrire tanto o qualcosa che te la ricorda, ma questi imprenditori purtroppo sono senza cuore e possono solo star male perchè l'investimento è andato a male. Ci tengo a precisare che non penso questo del grande presidente Bonina che da anni finanzia da SOLO l'igea calcio mantenendola tra i professionisti ed è un presidente-tifoso come pochi in Italia, sono certo che non ci deluderà e che ci farà tornare grandi.
igeanodoc
00giovedì 7 maggio 2009 18:59
LUMEZZANE.Tutti a casa” è anche il messaggio che la Sil Lumezzane ha mandato ai suoi atleti. Lo spauracchio che i valgobbini potessero chiudere la “baracca” si sta lentamente trasformando in dura (da accettare) realtà: sul finire della settimana scorsa gli incontri della dirigenza biancoblu con Nicola Minessi e coach Simone Morandi per preannunciare il “rompete le righe” che di fatto deve aver gelato entrambi, vista la lunga militanza in canotta biancoblu e la fedeltà dimostrata; le richieste di aiuto da parte della famiglia Saleri, annualmente puntuali sul finire di stagione, quest’anno si sono tramutate in un cartello di cessazione attività. A questo punto però ci si interroga sul futuro del basket bresciano e del titolo lumezzanese: che fine farà? Verrà ceduto a qualche società di serie minore o verrà utilizzato per un nuovo progetto di sviluppo in terra bresciana? Ad oggi l’ipotesi più plausibile sembra la prima. Non sembra interessata la società del presidente Saleri alla possibilità di spostare il titolo della propria squadra in città. Si mormora anche che lo stesso sodalizio valgobbino abbia ricevuto diverse offerte dal sud Italia e che un procuratore stia facendo da tramite in questa operazione. “Tutti a casa”: questa volta (purtroppo) per davvero.
carpediem8
00giovedì 7 maggio 2009 19:27
Re:
zlatan8@., 07/05/2009 15.30:

Questo sport ormai da tempo ci ha abituato a sconvolgimenti di gironi cambi repentini di piazze (ahimè) sogni infranti e sogni che si fanno realtà. Tutto ciò stranamente avviene solo nel mondo del basket anche perchè a mente non ricordo passaggi da una città all'altra di squadre di calcio o di altri sport collettivi molto seguiti. A tutto c'è una spiegazione ed anche a questo: facoltosi imprenditori si gettano nello sport e nel basket per acquisire fiducia e stima da parte di sindaci presidenti di provincia o di regione e i sacrifici che fanno non sono volti al conseguimento di obiettivi collettivi ma personali, infatti, leggendo parecchie storie attuali e sulla base di alcune passate mi accorgo che questi presidenti usano il loro miracolo sportivo come credito e come biglietto da visita per ottenere favori personali ad ogni livello, burocratico o economico che sia e, nel momento in cui si vedono come risposta un due di picche cedono al miglior offerente realizzando in molti casi dei profitti o comunque senza perdere rilevanti somme di denaro, insomma il tutto assume le vesti di un investimento che come tutti sanno può andare benissimo, meno bene o malissimo. Sarebbe ora che si ponesse un vincolo a questo scambio osceno di città, titoli e titoletti anche se ciò è molto difficile in quanto la società sportiva è un bene privato e come tale liberamente alienabile. Rimane solo appellarsi a tutti coloro che intendono il basket come un investimento per fini personali o oligarchici di cambiare mercato perchè una società sportiva in molti casi è seguita da gente appassionata che va in trasferta, che soffre per le sconfitte e si esalta per le vittorie e, onestamente, vedere crollare tutto come un castello di sabbia al primo soffio di vento fa allontanare tutti da uno degli sport più sani d'Italia e del mondo, come me che quando baffo nero ha ceduto il titolo a Messina non volevo più vedere un pallone a spicchi e quando in tv c'era qualche partita di basket cambiavo canale, era come rivedere una ex che ti ha fatto soffrire tanto o qualcosa che te la ricorda, ma questi imprenditori purtroppo sono senza cuore e possono solo star male perchè l'investimento è andato a male. Ci tengo a precisare che non penso questo del grande presidente Bonina che da anni finanzia da SOLO l'igea calcio mantenendola tra i professionisti ed è un presidente-tifoso come pochi in Italia, sono certo che non ci deluderà e che ci farà tornare grandi.




in linea generale sento di dover appoggiare il tuo discorso... purtroppo ci sono molti ke vivono di illusioni... OGNI presidente se si mette in gioco anke nello sport è innegabile caro zlatan ke lo faccia prma di tutto x il suo tornaconto..quindi nn si scopre certo l'acqua calda se si fanno qste considerazioni... nessuno spende, investe, perde tempo x nulla... e qsto mi sembra anke giusto... sul baffo nero ke tu tanto critiki, dimentiki o forse nn sai ke fu obbligato a vendere il titolo a Messina x cause di forza maggiore, oltre ke x una piu ke innegabile convenienza economica... purtroppo la realtà è questa... possiamo solo augurarci di nn vivere un'altra delusione come qlla gia vissuta...
Show_
00venerdì 8 maggio 2009 11:59
Secondo me questo è un gesto di estrema maturità e di voglia di non perdere irrimediabilmente un patrimonio sportivo.

Appoggio ciò che ha fatto l'Associazione Trapanesi Granata.

Lettera Aperta ai Trapanesi

Associazione Trapanesi Granata
zlatan8@.
00venerdì 8 maggio 2009 12:03
Si è vero ciò che dici ma quello che mi augurerei è solo che ci fossero meno progetti subdoli dietro una squadra di basket... tutto qui... poi è ovvio che nessuno butta soldi solo per far divertire la gente è ovvio che si cerca quantomeno di coprire le spese e di ottenere introiti però da qui ad usare una creatura cestistica x altri fini ce ne passa... ed è questo il nucleo del mio discorso precedente.
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