CONOSCIAMO COACH PERDICHIZZI
FONTE: Basketnet
AUTORE: Dan Peterson
21/01/2008
La Nuova Generazione di Alleantori Italiani: Giovanni Perdichizzi, Classe 1960. Come non si può includere uno che ha il sopranome "Lo Sceriffo"? Io sono onorato, felice e orgoglioso se uno mi chiama "Coach." Ma vogliamo paragonare "Coach" con "Sceriffo"? 100-0 per Perdichizzi! Ma non è nella nostra lista per il nickname colorito. E' qui perchè ha vinto qualcosa davvero importante nella sua carriera, la promozione dalla Legadue alla Serie A nel 2004-05, con il primo posto nella stagione regolare. Ha anche fatto qualcosa: Coach of the Year in Legadue per lo stesso 2004-05. Un en plein.
Capo d'Orlando. E' la città più piccola, forse, nella storia della Serie A. Qualcuno dice 13.000 abitanti. Ho appena guardato sull'Internet e dice 11.000 anime. Facciamo la metà: 12.000 persone. Mi ricordo quando ci meravgliavamo di Cantù, con 35.000 abitanti, e ciò che hanno fatto in Italia, l'Europa e nel Mondo. Fare risultati in centri così piccoli è difficilissimo. Non c'è una grande base di pubblico per fare incasso, nè altre cose che possono fruttare introiti dagli azionisti, sponsor, ecc. Quindi, questo colpo dello "Sceriffo" va messo in un contesto di grandissima difficoltà, un'impresa complessa alla milionesima potenza.
Carriera. Sia chiaro, la carriera di Giovanni Perdichizzi ha avuto qualche difficoltà. Ma lo "Sceriffo,"
nato a Trieste , ha trovato maniera di riagire sempre, operando sempre nella Sicilia. Nel 1999-00, ha fatto la finalissima dei Playoffs dell'A-2 con Barcellona, sempre nella Sicilia. Ha poi fatto capo a Messina, 2000-04, andando in finale playoffs Legadue nel 2002-03. Poi, pescati per la Serie A (quindi, un'altra promozione, perchè la squadra era messa in condizioni di classifica di essere pescati) nel 2003-04, un'esperienza amara, esonerato dopo 8 partite, con una sola vittoria. Ha pagato il salto troppo in alto e troppo in fretta.
Nuova partenza. Giovanni Perdichizzi non si dispera. Si rituffa, di nuovo, nella Legadue, nel 2004-05, con Capo d'Orlando, come detto, un record di 27-3 e promozione subito in Serie A. Questa volta, lui, squadra e società sono pronto per il grande salto di livello. Appena. Nel 2005-06, Capo d'Orlando rimane attacca alla Serie A con le unghie: 10-24 come record, 16° come posto in classifica, qualche sorpresa in campo. Hanno sfiorato la retrocessione per un pelo: pari merito con Avellino, salvati per differenza canestri. Vuol dire avere fatto il massimo -- non il minimo -- per salvarsi, un mini-capolavoro.
2006-07. Per lungo tempo, Capo d'Orlando era una delle squadre sorprese della Serie A. Dopo l'andata, erano 9-8, quasi qualificati per la Coppa Italia, con qualche vittoria in trasferta, tipo a Treviso. Poi, hanno pagato il fatto di non avere avuto una squadra 'profonda,' con 12 elementi, per poeter superare qualche infortunio, per avere benzina nel serbatoio per 40' di gioco oppure 34 partite del campionato. Il risultato finale: 13-21 (tre vittorie in più rispetto all'anno precedente), stesso record della Climamio Bologna, 13° posto, salvi non per quoziente canestri questa volta ma per avuto 2 punti in più di quelle retrocesse.
2007-08. Ora lo 'Sceriffo,' almeno per il momento, si trova senza panchina. E' chiaro che nessuno sa cosa verrà nel futuro. Ma, prima o poi, Giovanni Perdichizzi troverà una nuova panchina e farà tesoro delle esperienze già avute. Un mio grande maestro, James 'Barney' Oldfield, nostro capo a McKendree College, disse: "Un coach diventa più bravo mentre diventa più vecchio." Non è che 47 anni siano tanti, ma lo 'Sceriffo' ha già messo in bacheca qualche trofeo, raccolto qualche onore, imparato diverse lezioni. Quindi, è navigato e esperto nonchè giovane. E' sempre la miscela vincente.