Bologna (7-10 febbraio 2008) - PalaMalaguti
Quattro giorni da vivere coi giganti. Sabatini: "Una festa, prima di tutto"
Da domani a Casalecchio le Final Eight di Coppa senza forze dell´ordine. E la Virtus cerca di salvare la stagione
ECCO le Final Eight. Da domani pomeriggio, partendo con un interessante
Montepaschi-Scavolini alle 18.30, al PalaMalaguti si giocherà la Coppa Italia. La voglia, soprattutto quella di Sabatini, di tornare a essere il cuore dell´Italia a spicchi è tanta. I pronostici non giocano certo a favore della Fortezza, ma il patron bianconero, dopo estenuanti tira e molla per questa benedetta Tim Cup, durante la presentazione di ieri in Sala Borsa ha sfoggiato fieramente i suoi numeri, squadernando addirittura un´anteprima di bilancio. «Posso già dire che chiuderemo in attivo: tra biglietti e aziende che ci hanno sostenuto, quattromila le camere d´albergo prenotate, siamo sopra. È stata una fatica tremenda organizzare tutto in diciassette giorni, ma è andata davvero molto bene». Non ha dubbi sul successo l´organizzatore di questa e delle prossime due edizioni dell´evento, anche se la sua Virtus dovesse cedere domani sera con Roma. Uscirebbe la squadra di casa, la macchina organizzativa andrebbe avanti, biglietti compresi naturalmente. «Avellino ce ne ha chiesti mille per la prima serata, il doppio per la semifinale: sono convinti di arrivare in fondo e di riempire mezzo palazzo».
Clima di successone e di pace, tutti felici alla presentazione, dimenticati gli attriti anche recenti. Sabatini e il presidente di Lega Francesco Corrado, sorridenti fianco a fianco, hanno puntato tutto sul concetto di festa e sicurezza, ribadendo quella filosofia della diversità cestistica che aveva suscitato consensi quasi plebiscitari, prima dei litigi, delle minacce e dei dietrofront. Svaniti poi, completamente dimenticati ieri, nel giorno del giubileo della palla a spicchi a Basket City.
Magicamente, è tornato tutto come all´inizio. «Per la prima volta - ha detto Sabatini - all´interno di un palazzo non ci saranno polizia, carabinieri e guardia di finanza». A ruota Corrado. «Siamo di fronte ad una grande dimostrazione di cultura e maturità. E devo complimentarmi con Sabatini per l´idea splendida che ha avuto: coinvolgere i giovani con Basket For Life, con così tante iniziative, vuol dire mettere le basi per impostare il domani della pallacanestro». Tutti entusiasti, organizzatori ed istituzioni e la miriade di sponsor (persino la Warner con Bugs Bunny e Titty) che Sabatini ha saputo attirare e coinvolgere, in un terreno per lui sempre fertile. «Ringrazio gli amministratori del territorio e le aziende. In pochi giorni di lavoro è stato possibile realizzare tutto questo». Rimane incerto il nocciolo sportivo della questione, ovvero se lo spettacolo offerto dalle otto continuerà a essere di livello medio-basso (e quindi potenzialmente con poco richiamo, nonostante i conteggi positivi già dichiarati) ma l´argomento pare essere fuori tema di fronte alla sfilza praticamente infinita di avvenimenti, partner, iniziative, e presenze, compresa quella di Gianni Ippoliti con i ballerini (quelli veri) tra le pause delle partite, e le premiazioni. In mezzo, o forse davanti a tutto ciò, ci sarebbe anche la Virtus di Sabatini. Ma almeno fino a domani sera alle 21 sarà ben lontana dalla pole position nelle priorità del patron. «In questo momento mi sento al 95% organizzatore, tale è stato l´impegno di queste poche ma intensissime settimane. Non ho avuto letteralmente tempo: per fortuna domenica mattina mi è stata regalata un´ora e mezzo di grande serenità. Posso solo dire che siamo in ottime mani». In Sala Borsa c´era anche Renato Pasquali, cui evidentemente si riferiva il patron alludendo di sfuggita al limpido successo ottenuto dalla Fortezza a Treviso. E ovviamente Pasquali continua a lavorare e a valutare la crescita dei suoi. Con indicazioni di moderato ottimismo per Best (sottoposto a controlli e terapie dopo una botta subita al Palaverde) che domani ci sarà e anche per Blizzard, di fatto abile. Ma per Brett la faccenda è più complicata: difficile decidere quando e come rimettere nella mischia, in gare senza domani, uno fuori da così tanto.
Francesco Forni